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Origone: “Il vecchio funziona sempre…”. Greggio: “Il record si potrebbe migliorare, ma in condizioni eccezionali”

Dopo la vittoria della Coppa del mondo di sci di velocità, parlano i campioni azzurri.
Le parole di Simone Origone
“Il vecchio funziona sempre – apre così Simone Origone, alla sedicesima Coppa del mondo conquistata in una carriera lunghissima -. Ogni anno riesco a trovare qualcosina da migliorare e cresco sempre un po’. E gli altri lasciamo che inseguano…
“Mediamente nelle manche che contano difficilmente sbaglio. Oggi, ad esempio, nell’ultima manche ho fatto un errore sono arrivato secondo. Però non è la norma. Anche se faccio fatica a dormire prima delle gare, perché ripenso se quello che ho preparato è giusto, poi però, al momento giusto, riesco a performare. Ed è così da anni. Questo crea pressione psicologica sui miei avversari, che devono proprio beccarmi in una giornata no”.
“Ci potrebbe essere margine per ritoccare ancora le velocità massime, su questa pista, ma bisognerebbe riuscire a fare un lavoro aerodinamico importante. Mi piacerebbe fare qualcosa con Pininfarina, come è già successo in passato. Io ho già un buon coefficiente di penetrazione all’aria, ma qualcosina si può ancora migliorare. Basterebbe arrivare a 255,6 km/h per il nuovo record… I miglioramenti importanti potrebbero avvenire solo con cambi nel regolamento”.
“Da metà settimana prossima si potrebbe provare a tentare il nuovo record di velocità, ma con la neve nuova che è caduta e cadrà, e con la neve mai trattata nella parte alta della pista, la vedo davvero difficile. Bisogna che la pista sia un biliardo, e quest’anno c’è molta neve mossa…”
“Quest’anno, la Coppa mi ha emozionato un sacco, perché ci hanno consegnato quella grande. Come la generale della Brignone! La dedica va a mia moglie Florence e a mio figlio Dominik. Ma non c’è stata gara, in cui non abbia pensato a Jean Daniel (Jean Daniel Pession, 28 anni, faceva sci velocità ed era guida alpina, come Origone. E’ morto, con la fidanzata Elisa Arlian, precipitando dalla cresta del Monte Zerbion. ndr)
Le parole di Valentina Greggio
“Sono molto orgogliosa della Coppa, perché è la prima volta che viene data in questo formato e ce l’ha l’Italia – ha detto Valentina Greggio -“.
“Non ci sono segreti per le mie vittorie, ci sono anni di esperienza, duro lavoro, allenamento, studio dei materiali. La collaborazione che ho con Dallara ha portato i suoi frutti. Ho avuto i miei anni di down, ma adesso sono tornata ad essere veloce e ad avere voglia di vincere”.
“Sicuramente ho delle doti naturali, scorrevolezza, sensibilità nei piedi. Riesco ad assecondare il terreno meglio di come fanno le altre. Ma tutto questo, da solo non basta per vincere”.
“Voglio dedicare la Coppa alla mia famiglia e a mio papà, che non la potrà vedere (Il padre, Sergio, è scomparso lo scorso anno ndr).
“Sono d’accordo con Simone che si possa sempre crescere. Oggi ho più esperienza, ma passano anche gli anni. Io sono pragmatica, istintiva. Mi fido delle persone con cui lavoro. Negli anni ho fatto molti progressi. Il record si potrebbe migliorare, ma solo in condizioni eccezionali su questa pista. Tanto è vero che il mio dura dal 2016”.
“E’ vero che sono riuscita ad andare come gli uomini – ha chiuso Valentina -, ma il record assoluto, per una donna, non è raggiungibile. Si può avvicinare, ma non battere”.

Origone: “Il vecchio funziona sempre…”. Greggio: “Il record si potrebbe migliorare, ma in condizioni eccezionali”
Dopo la vittoria della Coppa del mondo di sci di velocità, parlano i campioni azzurri.
Le parole di Simone Origone
“Il vecchio funziona sempre – apre così Simone Origone, alla sedicesima Coppa del mondo conquistata in una carriera lunghissima -. Ogni anno riesco a trovare qualcosina da migliorare e cresco sempre un po’. E gli altri lasciamo che inseguano…
“Mediamente nelle manche che contano difficilmente sbaglio. Oggi, ad esempio, nell’ultima manche ho fatto un errore sono arrivato secondo. Però non è la norma. Anche se faccio fatica a dormire prima delle gare, perché ripenso se quello che ho preparato è giusto, poi però, al momento giusto, riesco a performare. Ed è così da anni. Questo crea pressione psicologica sui miei avversari, che devono proprio beccarmi in una giornata no”.
“Ci potrebbe essere margine per ritoccare ancora le velocità massime, su questa pista, ma bisognerebbe riuscire a fare un lavoro aerodinamico importante. Mi piacerebbe fare qualcosa con Pininfarina, come è già successo in passato. Io ho già un buon coefficiente di penetrazione all’aria, ma qualcosina si può ancora migliorare. Basterebbe arrivare a 255,6 km/h per il nuovo record… I miglioramenti importanti potrebbero avvenire solo con cambi nel regolamento”.
“Da metà settimana prossima si potrebbe provare a tentare il nuovo record di velocità, ma con la neve nuova che è caduta e cadrà, e con la neve mai trattata nella parte alta della pista, la vedo davvero difficile. Bisogna che la pista sia un biliardo, e quest’anno c’è molta neve mossa…”
“Quest’anno, la Coppa mi ha emozionato un sacco, perché ci hanno consegnato quella grande. Come la generale della Brignone! La dedica va a mia moglie Florence e a mio figlio Dominik. Ma non c’è stata gara, in cui non abbia pensato a Jean Daniel (Jean Daniel Pession, 28 anni, faceva sci velocità ed era guida alpina, come Origone. E’ morto, con la fidanzata Elisa Arlian, precipitando dalla cresta del Monte Zerbion. ndr)
Le parole di Valentina Greggio
“Sono molto orgogliosa della Coppa, perché è la prima volta che viene data in questo formato e ce l’ha l’Italia – ha detto Valentina Greggio -“.
“Non ci sono segreti per le mie vittorie, ci sono anni di esperienza, duro lavoro, allenamento, studio dei materiali. La collaborazione che ho con Dallara ha portato i suoi frutti. Ho avuto i miei anni di down, ma adesso sono tornata ad essere veloce e ad avere voglia di vincere”.
“Sicuramente ho delle doti naturali, scorrevolezza, sensibilità nei piedi. Riesco ad assecondare il terreno meglio di come fanno le altre. Ma tutto questo, da solo non basta per vincere”.
“Voglio dedicare la Coppa alla mia famiglia e a mio papà, che non la potrà vedere (Il padre, Sergio, è scomparso lo scorso anno ndr).
“Sono d’accordo con Simone che si possa sempre crescere. Oggi ho più esperienza, ma passano anche gli anni. Io sono pragmatica, istintiva. Mi fido delle persone con cui lavoro. Negli anni ho fatto molti progressi. Il record si potrebbe migliorare, ma solo in condizioni eccezionali su questa pista. Tanto è vero che il mio dura dal 2016”.
“E’ vero che sono riuscita ad andare come gli uomini – ha chiuso Valentina -, ma il record assoluto, per una donna, non è raggiungibile. Si può avvicinare, ma non battere”.