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Innerhofer decimo nell’ultima combinata maschile: “L’unico ad averle disputate tutte”. Oro a Strolz
Johannes Strolz ha vinto la medaglia d’oro nella gara di combinata alpina alle Olimpiadi di Pechino 2022. L’austriaco, già vincitore in questa stagione dello slalom di Adelboden in Coppa del mondo, si è laureato campione olimpico, 34 anni dopo l’oro di papà Hubert a Calgary 1988, nella stessa disciplina. Strolz ha vinto con il tempo complessivo di 2’31″43, mettendosi alle spalle il velocista norvegese Alekasnder Aamodt Kilde, a 59 centesimi, che aggiunge un argento al bronzo ottenuto nel superg. Terza posizione per il canadese James Crawford, a solamente un centesimo dal norvegese.
Christof Innerhofer è stato l’unico rappresentante azzurro iscritto in gara: il 37enne altoatesino di Gais si è assestato in decima posizione, a 4″37 dal leader austriaco. Innerhofer è l’unico atleta al mondo ad avere disputato tutte le gare di combinata: dalla prima nel 2007 a Reiteralm dove fece i suoi primi punti di Coppa del mondo fino ad oggi.
“A me piace fare slalom in allenamento, però in gara mi manca la confidenza di buttare giù le punte, così becco qualche centesimo ad ogni porta. È sempre difficile, ho fatto anche la discesa, non ho mai paura di tirarmi indietro perché non ho paura di perdere. Sciare è la mia passione, quindi dico se ho la possibilità di far la combinata perché non farla? Anche se sono uscito due gare di fila, e all’Olimpiade fa male, può succedere, è successo a tanti è successo anche ai migliori. Capita arrivare decimo all’Olimpiade e uscire è la stressa cosa. Spiace per la discesa, perché vedevo anche qualche possibilità di medaglia; invece, nel superg era già più difficile, mentre in combinata era impossibile. Riesco ancora a fare delle curve veloci, l’ho dimostrato a Wengen e a Kitzbuhel e anche nella prima prova qui. Questo mi da motivazione e fiducia per continuare, perché posso fare ancora bene. Mi sento un atleta fortunatissimo, che ha potuto fare quattro Olimpiadi, tante medaglie e spero ancora di poter continuare e a vivere questa passione ancora per un po’ di anni. Sarà sempre più difficile vincere, ne son consapevole, ma a me interessa molto anche divertirmi con l’obiettivo sempre di vincere o salire sul podio. Apprezzo di essere ancora qui alla mia età a dimostrare qualcosa”
Innerhofer decimo nell’ultima combinata maschile: “L’unico ad averle disputate tutte”. Oro a Strolz
Johannes Strolz ha vinto la medaglia d’oro nella gara di combinata alpina alle Olimpiadi di Pechino 2022. L’austriaco, già vincitore in questa stagione dello slalom di Adelboden in Coppa del mondo, si è laureato campione olimpico, 34 anni dopo l’oro di papà Hubert a Calgary 1988, nella stessa disciplina. Strolz ha vinto con il tempo complessivo di 2’31″43, mettendosi alle spalle il velocista norvegese Alekasnder Aamodt Kilde, a 59 centesimi, che aggiunge un argento al bronzo ottenuto nel superg. Terza posizione per il canadese James Crawford, a solamente un centesimo dal norvegese.
Christof Innerhofer è stato l’unico rappresentante azzurro iscritto in gara: il 37enne altoatesino di Gais si è assestato in decima posizione, a 4″37 dal leader austriaco. Innerhofer è l’unico atleta al mondo ad avere disputato tutte le gare di combinata: dalla prima nel 2007 a Reiteralm dove fece i suoi primi punti di Coppa del mondo fino ad oggi.
“A me piace fare slalom in allenamento, però in gara mi manca la confidenza di buttare giù le punte, così becco qualche centesimo ad ogni porta. È sempre difficile, ho fatto anche la discesa, non ho mai paura di tirarmi indietro perché non ho paura di perdere. Sciare è la mia passione, quindi dico se ho la possibilità di far la combinata perché non farla? Anche se sono uscito due gare di fila, e all’Olimpiade fa male, può succedere, è successo a tanti è successo anche ai migliori. Capita arrivare decimo all’Olimpiade e uscire è la stressa cosa. Spiace per la discesa, perché vedevo anche qualche possibilità di medaglia; invece, nel superg era già più difficile, mentre in combinata era impossibile. Riesco ancora a fare delle curve veloci, l’ho dimostrato a Wengen e a Kitzbuhel e anche nella prima prova qui. Questo mi da motivazione e fiducia per continuare, perché posso fare ancora bene. Mi sento un atleta fortunatissimo, che ha potuto fare quattro Olimpiadi, tante medaglie e spero ancora di poter continuare e a vivere questa passione ancora per un po’ di anni. Sarà sempre più difficile vincere, ne son consapevole, ma a me interessa molto anche divertirmi con l’obiettivo sempre di vincere o salire sul podio. Apprezzo di essere ancora qui alla mia età a dimostrare qualcosa”