Pellegrino: “Dedicato alla squadra”. Chenetti: “Spero sia l’episodio della svolta”

21 Dicembre 2014

Federico Pellegrino corre ad abbracciare il padre Enrico, lo zio e tutti gli amici di Nus che sono accorsi fiduciosi a Davos per tifare il loro familiare e amico. Il ventiquattrenne poliziotto ha finalmente rotto il ghiaccio nella sprint di Davos dopo avere accarezzato in passato per cinque volte il sogno della vittoria, con un carriera giovanile che lasciava intendere un futuro roseo (oro ai mondiali under 23 di Liberec nel 2013, bronzo a Hinterzarten fra gli juniores nel 2010, sempre nella sprint). Oggi l’ultimo passo è compiuto nel momento in cui la squadra italiana è alle prese con un inizio di stagione lontano in termini di prestazioni e risultati dai fasti del passato.

 

“Ho voluto questa vittoria con tutte le mie forze – racconta al traguardo -. Questa vittoria arriva in un periodo non positivo per la nostra squadra, spero che possa servire a risollevarci. Sono felicissimo perchè non avevo ancora vinto niente e stavolta ce l’ho fatta. Dedico il successo a tutti coloro che mi hanno seguito fin da piccolo: allenatori, skimen e fisioterapisti e a tutti coloro che mi sono stati vicini, compresa la mia fidanzata Greta Laurent a cui manca un pizzico di fiducia in questo periodo. Spero che sia di buon auspicio, l’insegmaneto di oggi è che se ce l’ho fatta io, ce la possono fare pure i miei copagn di squadra. Spero sia il primo di una lunga serie di trionfi”.    

giusedppe Chenetti, allenatore responsabile della Coppa del mondo, traccia un bilancio della prima parte di stagione quando arriva il primo periodo di riposo, in attesa del Tour de Ski. “Purtroppo una rondine non fa primavera – racconta il tecnico trentino . Diciamo che abbiamo compiuto un primo passo verso la rinascita, non è il caso di montarsi la testa però dobbiamo essere contenti. Il nsotro obiettivo è quello di elevare il livello generale e questo risultato ci può aiutare a farlo. Abbiamo molti alti e bassi, oggi il morale è un po’ più alto, grazie anche alle vittorie odierne in Alpen Cup, dove le nostre ragazze Debertolis e De Martin hanno battuto Justyna Kowalczyk, e non è una cosa di tutti i giorni. Spero sia il segnale che la condizione è in crescita, adesso ci mettiamo alle spalle questa prima parte dove abbiamo faticato e pensiamo al futuro”.

Pellegrino: “Dedicato alla squadra”. Chenetti: “Spero sia l’episodio della svolta”

21 Dicembre 2014

Federico Pellegrino corre ad abbracciare il padre Enrico, lo zio e tutti gli amici di Nus che sono accorsi fiduciosi a Davos per tifare il loro familiare e amico. Il ventiquattrenne poliziotto ha finalmente rotto il ghiaccio nella sprint di Davos dopo avere accarezzato in passato per cinque volte il sogno della vittoria, con un carriera giovanile che lasciava intendere un futuro roseo (oro ai mondiali under 23 di Liberec nel 2013, bronzo a Hinterzarten fra gli juniores nel 2010, sempre nella sprint). Oggi l’ultimo passo è compiuto nel momento in cui la squadra italiana è alle prese con un inizio di stagione lontano in termini di prestazioni e risultati dai fasti del passato.

 

“Ho voluto questa vittoria con tutte le mie forze – racconta al traguardo -. Questa vittoria arriva in un periodo non positivo per la nostra squadra, spero che possa servire a risollevarci. Sono felicissimo perchè non avevo ancora vinto niente e stavolta ce l’ho fatta. Dedico il successo a tutti coloro che mi hanno seguito fin da piccolo: allenatori, skimen e fisioterapisti e a tutti coloro che mi sono stati vicini, compresa la mia fidanzata Greta Laurent a cui manca un pizzico di fiducia in questo periodo. Spero che sia di buon auspicio, l’insegmaneto di oggi è che se ce l’ho fatta io, ce la possono fare pure i miei copagn di squadra. Spero sia il primo di una lunga serie di trionfi”.    

giusedppe Chenetti, allenatore responsabile della Coppa del mondo, traccia un bilancio della prima parte di stagione quando arriva il primo periodo di riposo, in attesa del Tour de Ski. “Purtroppo una rondine non fa primavera – racconta il tecnico trentino . Diciamo che abbiamo compiuto un primo passo verso la rinascita, non è il caso di montarsi la testa però dobbiamo essere contenti. Il nsotro obiettivo è quello di elevare il livello generale e questo risultato ci può aiutare a farlo. Abbiamo molti alti e bassi, oggi il morale è un po’ più alto, grazie anche alle vittorie odierne in Alpen Cup, dove le nostre ragazze Debertolis e De Martin hanno battuto Justyna Kowalczyk, e non è una cosa di tutti i giorni. Spero sia il segnale che la condizione è in crescita, adesso ci mettiamo alle spalle questa prima parte dove abbiamo faticato e pensiamo al futuro”.