Pellegrino: “Ho dovuto sparare tutto in semifinale, ma sono contento di questo quarto posto”

20 Febbraio 2016

Federico Pellegrino racconta il suo quarto posto nella sprint di Lahti, stretto nella morsa dello squadrone norvegese che nella finale a sei schierava ben cinque propri rappresentanti. “Oggi era troppo importante arrivare in finale, per cui sono stao costretto a giocare la mia carta vincente in semifinale – racconta il poliziotto di Nus -. I norvegesi hanno visto come mi ero comportato e in finale hanno messo un uomo davanti impedendomi di fare il mio gioco. A complicare le cose è stato il fatto che ho dovuto disputare la seconda semifinale e non mi era rimasto molto tempo per recuperare energie. Inoltre nella discesa finale c’era vento contrario e se pattinavo avrei rallentato, sono stato costretto a stare chiuso gli sci hanno funzionato come sempre a dovere in pattinato”. Il margine di 97 punti nei confronti di Petter Northug rimane comunque rassicurante, quando mancano tre sprint alla conclusione che si concluderanno nel tour canadese e assegneranno soltanto 50 punti al vincitore di ogni singola tappa. Un ulteriore aiuto per Pellegrino, a cui basteranno 53 punti per mettere le mani sulla tanto agognata coppa di specialità. “Adesso si va in Canada con fiducia – continua -, la condizione è ancora buona, di solito in passato avevo dei cali, quest’anno la situazione è diversa. Sono convinto di fare altri buoni risultati”.

Pellegrino: “Ho dovuto sparare tutto in semifinale, ma sono contento di questo quarto posto”

20 Febbraio 2016

Federico Pellegrino racconta il suo quarto posto nella sprint di Lahti, stretto nella morsa dello squadrone norvegese che nella finale a sei schierava ben cinque propri rappresentanti. “Oggi era troppo importante arrivare in finale, per cui sono stao costretto a giocare la mia carta vincente in semifinale – racconta il poliziotto di Nus -. I norvegesi hanno visto come mi ero comportato e in finale hanno messo un uomo davanti impedendomi di fare il mio gioco. A complicare le cose è stato il fatto che ho dovuto disputare la seconda semifinale e non mi era rimasto molto tempo per recuperare energie. Inoltre nella discesa finale c’era vento contrario e se pattinavo avrei rallentato, sono stato costretto a stare chiuso gli sci hanno funzionato come sempre a dovere in pattinato”. Il margine di 97 punti nei confronti di Petter Northug rimane comunque rassicurante, quando mancano tre sprint alla conclusione che si concluderanno nel tour canadese e assegneranno soltanto 50 punti al vincitore di ogni singola tappa. Un ulteriore aiuto per Pellegrino, a cui basteranno 53 punti per mettere le mani sulla tanto agognata coppa di specialità. “Adesso si va in Canada con fiducia – continua -, la condizione è ancora buona, di solito in passato avevo dei cali, quest’anno la situazione è diversa. Sono convinto di fare altri buoni risultati”.