Pellegrino: “Il fondo è la mia vita. Contento per tutto il movimento italiano”

19 Dicembre 2015

“Aspettavo questa gara soprattutto perché si svolgeva su una pista non propriamente adatta alle mie caratteristiche – ha detto Pellegrino, che ha vinto in Coppa del mondo cinque delle ultime sei sprint disputate in tecnica libera – e invece mi sono sentito benissimo sin dalle qualificazioni. Ho superato i quarti e la semifinale con relativa facilità. Sono arrivato alla finale sapendo di essere molto forte. Qualche avversario ha sbagliato, tipo Krogh, ma credo che con la condizione di oggi l’avrei battuto lo stesso. Conservo il pettorale di leader, ma non cambia molto nella mia testa. Voglio continuare ad allenarmi e ha fare sci di fondo come sto facendo in questo momento. Il fondo è la mia vita e quando si può fare al meglio il lavoro che più ti piace, ci si sente al settimo cielo”.

“Sono molto contento per tutto il movimento del fondo italiano e per lo staff della Nazionale, dagli ski-men ai capi allenatori: tutti diamo il 110% per raggiungere i risultati più importanti. Domani non gareggerò nella 15 km, preferisco tornare a casa ad allenarmi. Sono sicuro che avrei potuto fare bene anche domani, ma la stagione è lunga e non mancheranno le occasioni. Ho concluso la scorsa stagione con un bottino importante, in estate con lo staff tecnico abbiamo deciso di alzare l’asticella e lavorare sulla resistenza, perchè non ti puoi permettere di fare una sprint senza le energie necessarie per fare quattro manches comprese le qualificazioni a tutta e i frutti si stanno vedendo”.

Pellegrino: “Il fondo è la mia vita. Contento per tutto il movimento italiano”

19 Dicembre 2015

“Aspettavo questa gara soprattutto perché si svolgeva su una pista non propriamente adatta alle mie caratteristiche – ha detto Pellegrino, che ha vinto in Coppa del mondo cinque delle ultime sei sprint disputate in tecnica libera – e invece mi sono sentito benissimo sin dalle qualificazioni. Ho superato i quarti e la semifinale con relativa facilità. Sono arrivato alla finale sapendo di essere molto forte. Qualche avversario ha sbagliato, tipo Krogh, ma credo che con la condizione di oggi l’avrei battuto lo stesso. Conservo il pettorale di leader, ma non cambia molto nella mia testa. Voglio continuare ad allenarmi e ha fare sci di fondo come sto facendo in questo momento. Il fondo è la mia vita e quando si può fare al meglio il lavoro che più ti piace, ci si sente al settimo cielo”.

“Sono molto contento per tutto il movimento del fondo italiano e per lo staff della Nazionale, dagli ski-men ai capi allenatori: tutti diamo il 110% per raggiungere i risultati più importanti. Domani non gareggerò nella 15 km, preferisco tornare a casa ad allenarmi. Sono sicuro che avrei potuto fare bene anche domani, ma la stagione è lunga e non mancheranno le occasioni. Ho concluso la scorsa stagione con un bottino importante, in estate con lo staff tecnico abbiamo deciso di alzare l’asticella e lavorare sulla resistenza, perchè non ti puoi permettere di fare una sprint senza le energie necessarie per fare quattro manches comprese le qualificazioni a tutta e i frutti si stanno vedendo”.