Pellegrino in fiducia: “Ho amministrato le forze nel modo migliore, adesso punto diritto verso il Tour de Ski”

19 Dicembre 2020

Le parole di Federico Pellegrino, vincitore della sprint in tecnica libera di Dresda, deove si era già imposto in altre due occasione (una nella prova individuale e una nella team sprint): “Ho rischiato un po’ nei quarti di finale a rimanere un po’ indietro perchè c’era un avversario pericolo come Chavanat che poteva creare dei problemi, in semifinale invece ho fatto gara di testa perchè non volevo rischiare di fare la fine dell’anno scorso e due anni fa, quando partii in ritardo in entrambe le occasioni, con il risultato di essere squalificato una volta ed essere spinto per terra l’altra. Così ho preferito rimanere davanti, sapendo che ben quattro finalisti arrivavano dalla seconda semifinale ed erano un po’ stanchi. Ho gestito bene le forze e sono arrivato davanti a tutti. Mantenere il pettorale di leader della specialità mi inorgoglisce, adesso il mio pensiero va al Tour de Ski dove ho un’altra bella chance a Val Mustair nella sprint e poi voglio riscattare la sprint in Val di Fiemme dello scorso anno,  quando venni eliminato nei quarti. L’obietivo è arrivare fino a quel punto, ma sappiamo che un Tour de Ski è sempre un appuntamento difficile da programmare e che bisogna vivere giorno per giorno”.

Pellegrino in fiducia: “Ho amministrato le forze nel modo migliore, adesso punto diritto verso il Tour de Ski”

19 Dicembre 2020

Le parole di Federico Pellegrino, vincitore della sprint in tecnica libera di Dresda, deove si era già imposto in altre due occasione (una nella prova individuale e una nella team sprint): “Ho rischiato un po’ nei quarti di finale a rimanere un po’ indietro perchè c’era un avversario pericolo come Chavanat che poteva creare dei problemi, in semifinale invece ho fatto gara di testa perchè non volevo rischiare di fare la fine dell’anno scorso e due anni fa, quando partii in ritardo in entrambe le occasioni, con il risultato di essere squalificato una volta ed essere spinto per terra l’altra. Così ho preferito rimanere davanti, sapendo che ben quattro finalisti arrivavano dalla seconda semifinale ed erano un po’ stanchi. Ho gestito bene le forze e sono arrivato davanti a tutti. Mantenere il pettorale di leader della specialità mi inorgoglisce, adesso il mio pensiero va al Tour de Ski dove ho un’altra bella chance a Val Mustair nella sprint e poi voglio riscattare la sprint in Val di Fiemme dello scorso anno,  quando venni eliminato nei quarti. L’obietivo è arrivare fino a quel punto, ma sappiamo che un Tour de Ski è sempre un appuntamento difficile da programmare e che bisogna vivere giorno per giorno”.