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Pellegrino: “Imbottigliato in semifinale, ma segnali positivi”. Selle: “Bene ma poteva andare meglio”. Scardoni: “Oggi ci ho creduto”
Le dichiarazioni di Federico Pellegrino al termine della prima sprint stagionale di Coppa del mondo sulla pista di Ruka. “Sin dalla scelta della batteria nei quarti puntavo alla finale, per cui ho scelto il percorso solito, abbastanza rischioso nei quarti ma che mi avrebbe garantito maggiori energie in caso di qualificazione alla finale. L’anno scorso qui mi trovavo nella parte bassa del tabellone ed ero arrivato in finale senza energie, stavolta avevo optato per una scelta diversa. Avevo buone sensazioni in qualifica, ho sempre chiesto agli skimen sci che garantissero una tenuta in salita a discapito della velocità in piano, però in semifinale rispetto agli avversari ero un po’ troppo indietro all’imbocco della salita e ho trovato traffico nel momento della risalita. Sono nuovamente nella top-ten della specialità e fiducioso per quando si tornerà ben presto nelle sprint a tecnica libera, come piacciono a me. Voglio fare i complimenti alle nostre ragazze che hanno fatto delle gran belle cose, il primo bilancio a livello di squadra non può che essere positivo”.
Lucia Scardoni, ottima settima: “Sapevo di stare bene perchè nell’ultimo raduno di Davos avevo avuto indicazioni positive, però in gara le cose cambiano e non sai mai cosa puoi combinare. In qualifica ci ho creduto sin dai primi metri, e nei quarti ho visto che ero competitiva. Una volta arrivata in semifinale sono rimasta un pochino chiusa in curva, mi sono staccata di qualche metro dalle prime posizioni, poi ho recuperato in salita fino a chiudere terza la manche. Se non avessi rimediato qualche metro di troppo, forse avrei potuto giocarmela meglio. Sono comunque molto contenta del piazzamento, alla vigilia avrei firmato per un piazzamento del genere. Adesso non devo perdere la concentrazione e pensare alla 10 km di domenica”.
Soddisfatto anche il direttore tecnico Marco Selle: “Buona la prima ma poteva andare anche meglio. Ero convinto che le ragazze arrivassero a qualificarsi e speravo pure in una finale. Scardoni se andava tutto dritto poteva farcela, ma ha dimostrato di essere cresciuta. Qualche rammarico per Laurent, che si è spenta nell’ultima parte ma ha raggiunto il risultato a cui puntava in questa occasione. Pellegrino ha scelto di avere sci con ottima tenuta a scapito della scorrevolezza. Ha speso molto nell’ultima semifinale dove è rimasto imbottigliato, sapeva che un risultato del genere ci poteva stare. A livello di squadra sono soddisfatto: su cinque ragazzi iscritti, tre si sono qualificati e due sono rimasti fuori per 1”. Rispetto alla sprint, nelle gare distance di domenica 25 novembre si aggiungeranno ai tre uomini di oggi sia Dietmar Noeckler che Giandomenico Salvadori, mentre la sola Scardoni parteciperà fra le donne.
Pellegrino: “Imbottigliato in semifinale, ma segnali positivi”. Selle: “Bene ma poteva andare meglio”. Scardoni: “Oggi ci ho creduto”
Le dichiarazioni di Federico Pellegrino al termine della prima sprint stagionale di Coppa del mondo sulla pista di Ruka. “Sin dalla scelta della batteria nei quarti puntavo alla finale, per cui ho scelto il percorso solito, abbastanza rischioso nei quarti ma che mi avrebbe garantito maggiori energie in caso di qualificazione alla finale. L’anno scorso qui mi trovavo nella parte bassa del tabellone ed ero arrivato in finale senza energie, stavolta avevo optato per una scelta diversa. Avevo buone sensazioni in qualifica, ho sempre chiesto agli skimen sci che garantissero una tenuta in salita a discapito della velocità in piano, però in semifinale rispetto agli avversari ero un po’ troppo indietro all’imbocco della salita e ho trovato traffico nel momento della risalita. Sono nuovamente nella top-ten della specialità e fiducioso per quando si tornerà ben presto nelle sprint a tecnica libera, come piacciono a me. Voglio fare i complimenti alle nostre ragazze che hanno fatto delle gran belle cose, il primo bilancio a livello di squadra non può che essere positivo”.
Lucia Scardoni, ottima settima: “Sapevo di stare bene perchè nell’ultimo raduno di Davos avevo avuto indicazioni positive, però in gara le cose cambiano e non sai mai cosa puoi combinare. In qualifica ci ho creduto sin dai primi metri, e nei quarti ho visto che ero competitiva. Una volta arrivata in semifinale sono rimasta un pochino chiusa in curva, mi sono staccata di qualche metro dalle prime posizioni, poi ho recuperato in salita fino a chiudere terza la manche. Se non avessi rimediato qualche metro di troppo, forse avrei potuto giocarmela meglio. Sono comunque molto contenta del piazzamento, alla vigilia avrei firmato per un piazzamento del genere. Adesso non devo perdere la concentrazione e pensare alla 10 km di domenica”.
Soddisfatto anche il direttore tecnico Marco Selle: “Buona la prima ma poteva andare anche meglio. Ero convinto che le ragazze arrivassero a qualificarsi e speravo pure in una finale. Scardoni se andava tutto dritto poteva farcela, ma ha dimostrato di essere cresciuta. Qualche rammarico per Laurent, che si è spenta nell’ultima parte ma ha raggiunto il risultato a cui puntava in questa occasione. Pellegrino ha scelto di avere sci con ottima tenuta a scapito della scorrevolezza. Ha speso molto nell’ultima semifinale dove è rimasto imbottigliato, sapeva che un risultato del genere ci poteva stare. A livello di squadra sono soddisfatto: su cinque ragazzi iscritti, tre si sono qualificati e due sono rimasti fuori per 1”. Rispetto alla sprint, nelle gare distance di domenica 25 novembre si aggiungeranno ai tre uomini di oggi sia Dietmar Noeckler che Giandomenico Salvadori, mentre la sola Scardoni parteciperà fra le donne.