Pellegrino: “Oggi mi sono sentito come Pac-Man per la rimonta in finale. Onore a Klaebo che è il più forte, ma a fine stagione penserò a come batterlo”

16 Marzo 2018

Federico Pellegrino commenta il secondo posto arrivato nella sprint di apertura del minitour di Falun che chiude la stagione di Coppa del mondo. “E’ stata una gara positiva – spiega il poliziotto valdostano, vicecampione olimpico della specialità ma in tecnica classica -, perchè ho portato a casa il massimo risultato disponibile. Ho fatto il mio anche se le sensazioni non erano al top, forse arrivato a fine stagione comincio a essere un po’ scarico, anche se poteva essere un’altra buona occasione per mettermi alle spalle tutti. Klaebo ha letto al meglio tatticamente la finale, mi ha confidato che non voleva arrivare in volata con me e finire battuto come nell’ultima occasione, io non sono riuscito a recuperare tutte le energie dopo una semifinale in cui siamo andati veramente forte, tanto da realizzare con il forcing di Bolshunov un tempo più basso rispetto alle qualificazioni. Nella seconda parte della finale sono riuscito a fare come pacman, recuperare su Petterson e Chanaval e finire sul podio per l’ennesima volta in stagione, dove abbiamo avuto la conferma della superiorità di un giovane atleta come Klaebo che è più forte di me. Se l’anno scorso potevo recriminare nei miei confronti di me stesso per qualche prestazione al di sotto della attese, stavolta non posso lamentarmi. Onore  a lui, spero non continui a migliorare anche nelle prossime stagioni, perchè diventerà praticamente impossibile batterlo. Finita la stagione penserò a come batterlo, adesso voglio finire bene le due gare che mancano, non sarà facile ma cercherò di tenere duro di testa e portare a casa buoni riscontri”.

Pellegrino: “Oggi mi sono sentito come Pac-Man per la rimonta in finale. Onore a Klaebo che è il più forte, ma a fine stagione penserò a come batterlo”

16 Marzo 2018

Federico Pellegrino commenta il secondo posto arrivato nella sprint di apertura del minitour di Falun che chiude la stagione di Coppa del mondo. “E’ stata una gara positiva – spiega il poliziotto valdostano, vicecampione olimpico della specialità ma in tecnica classica -, perchè ho portato a casa il massimo risultato disponibile. Ho fatto il mio anche se le sensazioni non erano al top, forse arrivato a fine stagione comincio a essere un po’ scarico, anche se poteva essere un’altra buona occasione per mettermi alle spalle tutti. Klaebo ha letto al meglio tatticamente la finale, mi ha confidato che non voleva arrivare in volata con me e finire battuto come nell’ultima occasione, io non sono riuscito a recuperare tutte le energie dopo una semifinale in cui siamo andati veramente forte, tanto da realizzare con il forcing di Bolshunov un tempo più basso rispetto alle qualificazioni. Nella seconda parte della finale sono riuscito a fare come pacman, recuperare su Petterson e Chanaval e finire sul podio per l’ennesima volta in stagione, dove abbiamo avuto la conferma della superiorità di un giovane atleta come Klaebo che è più forte di me. Se l’anno scorso potevo recriminare nei miei confronti di me stesso per qualche prestazione al di sotto della attese, stavolta non posso lamentarmi. Onore  a lui, spero non continui a migliorare anche nelle prossime stagioni, perchè diventerà praticamente impossibile batterlo. Finita la stagione penserò a come batterlo, adesso voglio finire bene le due gare che mancano, non sarà facile ma cercherò di tenere duro di testa e portare a casa buoni riscontri”.