Pellegrino: “Se arrivo in testa al rettilineo finale, nessuno mi batte. Ma è ancora presto per festeggiare, non montiamoci la testa”

01 Gennaio 2016

Pettorale di leader del Tour de Ski (è la prima volta per un italiano) e maglia di leader della classifica sprint. La decima edizione della gara a tappe più famosa degli sci stretti sarà da ricordare per Federico Pellegrino, che analizza con grande lucidità il nuovo trionfo nella sprint di Lenzerheide. “E’ stata un’altra bella giornata per la nostra squadra spiega -, vivo uno stato di forma nel quale se arrivo al rettilineo finale in prima posizione, nessuno mi puo battere. Ma attenzione: bisogna tenere sempre i piedi per terra, perchè in questo format di gare può succedere sempre di tutto, come è successo in semifinale dove ho rischiato di uscire perchè Ustiugov mi si è messo davanti e sono rimasto un po’ troppo chiuso. Raggiungere un campione come Piller Cottrer nelle vittorie in coppa è sicuramente un fatto che mi rende orgoglioso, tuttavia penso che il valore di un atleta vada stabilito anche in base alle medaglie vinte fra Olimpiadi e Mondiali, per cui devo fare tanta strada. Diciamo che in una staigone come questa dove la Coppa del mondo è l’unico obiettivo, ho l’opportunità di compiere un bel cammino. Ho consolidato la vetta nella classifica sprint, non mi rimane che sfruttare al melgio il resto dela stagione e continuare a lavorare in futuro per diventare semrpe più forte e spostare gli obiettivi. Sono curioso di vedere come andrò in classico nella sprint di Oberstdorf di martedì 5 gennaio, la condizione è ottima come ha confermato la qualifica. Nella prima tappa di coppa a Ruka non sono partito psicologicamente al meglio, adesso sto molto meglio perchè arrivo da tre vittorie, sarà un bel test e vorrò dire la mia. Northug non sta prendendo bene queste sconfitte, in classico rimane il migliroe e ci terrà a prendersi la rivincita. La coppa sprint si vincerà con 600 punti, siamo ben lontani dall’arrivarci, pensiamo solo a fare il massimo ad ogni manche, basta mezza disattenzione e sei fuori dai trenta. Finora nella Coppa del mondo maschile solo Norvegia e Italia hanno vinto, deve essere un motivo di orgoglio per il nostro team perchè facciamo un lavoro pazzesco in termini di preparazione dei materiali, tecnica e allenamento rispetto a loro, che dispongono di un budget infinitamente più alto del nostro”.

Pellegrino: “Se arrivo in testa al rettilineo finale, nessuno mi batte. Ma è ancora presto per festeggiare, non montiamoci la testa”

01 Gennaio 2016

Pettorale di leader del Tour de Ski (è la prima volta per un italiano) e maglia di leader della classifica sprint. La decima edizione della gara a tappe più famosa degli sci stretti sarà da ricordare per Federico Pellegrino, che analizza con grande lucidità il nuovo trionfo nella sprint di Lenzerheide. “E’ stata un’altra bella giornata per la nostra squadra spiega -, vivo uno stato di forma nel quale se arrivo al rettilineo finale in prima posizione, nessuno mi puo battere. Ma attenzione: bisogna tenere sempre i piedi per terra, perchè in questo format di gare può succedere sempre di tutto, come è successo in semifinale dove ho rischiato di uscire perchè Ustiugov mi si è messo davanti e sono rimasto un po’ troppo chiuso. Raggiungere un campione come Piller Cottrer nelle vittorie in coppa è sicuramente un fatto che mi rende orgoglioso, tuttavia penso che il valore di un atleta vada stabilito anche in base alle medaglie vinte fra Olimpiadi e Mondiali, per cui devo fare tanta strada. Diciamo che in una staigone come questa dove la Coppa del mondo è l’unico obiettivo, ho l’opportunità di compiere un bel cammino. Ho consolidato la vetta nella classifica sprint, non mi rimane che sfruttare al melgio il resto dela stagione e continuare a lavorare in futuro per diventare semrpe più forte e spostare gli obiettivi. Sono curioso di vedere come andrò in classico nella sprint di Oberstdorf di martedì 5 gennaio, la condizione è ottima come ha confermato la qualifica. Nella prima tappa di coppa a Ruka non sono partito psicologicamente al meglio, adesso sto molto meglio perchè arrivo da tre vittorie, sarà un bel test e vorrò dire la mia. Northug non sta prendendo bene queste sconfitte, in classico rimane il migliroe e ci terrà a prendersi la rivincita. La coppa sprint si vincerà con 600 punti, siamo ben lontani dall’arrivarci, pensiamo solo a fare il massimo ad ogni manche, basta mezza disattenzione e sei fuori dai trenta. Finora nella Coppa del mondo maschile solo Norvegia e Italia hanno vinto, deve essere un motivo di orgoglio per il nostro team perchè facciamo un lavoro pazzesco in termini di preparazione dei materiali, tecnica e allenamento rispetto a loro, che dispongono di un budget infinitamente più alto del nostro”.