Pellegrino: “Sono cambiate le condizioni della neve fra qualifiche e finali. Northug l’avversario più pericoloso per la coppa”

03 Febbraio 2016

L’insidiosa pista di Drammen si conferma ancora una volta indigesta per Federico Pellegrino. Il poliziotto valdostano, leader della classifica di specialità in Coppa del mondo, per la settima volta in carriera in altrettante partecipazioni non è riuscito a superare lo scoglio dei quarti di finale. “Ho avuto un piccolo problema di materiali – spiega a fine gara -. Il sole presente durante le qualificazioni è andato via con la partenza delle batterie, con l’ombra la neve è diventata più ghiacciata. La sciolina che avevamo scelto a quel punto non andava più bene. Peccato, può succedere in queste condizioni, sono episodi che fanno parte del gioco. Comunque sia fisicamente mi sento bene, il settimo tempo di qualifica con questo livello di partecipanti è un chiaro segnale che la forma è buona. In classifica non cambia tantissimo, se non che Northug si è dimostrato una volta l’avversario più pericoloso in chiave futura, credo sarà  una bella sfida per la conquista della coppa. Nell’ultima sprint a tecnica classica di mercoledì prossimo a Stoccolma punto a recuperare i punti perduti oggi, poi ce la giocheremo fra Lahti e il Canada”.

Pellegrino: “Sono cambiate le condizioni della neve fra qualifiche e finali. Northug l’avversario più pericoloso per la coppa”

03 Febbraio 2016

L’insidiosa pista di Drammen si conferma ancora una volta indigesta per Federico Pellegrino. Il poliziotto valdostano, leader della classifica di specialità in Coppa del mondo, per la settima volta in carriera in altrettante partecipazioni non è riuscito a superare lo scoglio dei quarti di finale. “Ho avuto un piccolo problema di materiali – spiega a fine gara -. Il sole presente durante le qualificazioni è andato via con la partenza delle batterie, con l’ombra la neve è diventata più ghiacciata. La sciolina che avevamo scelto a quel punto non andava più bene. Peccato, può succedere in queste condizioni, sono episodi che fanno parte del gioco. Comunque sia fisicamente mi sento bene, il settimo tempo di qualifica con questo livello di partecipanti è un chiaro segnale che la forma è buona. In classifica non cambia tantissimo, se non che Northug si è dimostrato una volta l’avversario più pericoloso in chiave futura, credo sarà  una bella sfida per la conquista della coppa. Nell’ultima sprint a tecnica classica di mercoledì prossimo a Stoccolma punto a recuperare i punti perduti oggi, poi ce la giocheremo fra Lahti e il Canada”.