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Pellegrino sulla pista magica di Davos: “Esalta le mie qualità, ma che spavento nei giorni scorsi…”
Federico Pellegrino rientra sul circuito dopo avere saltato la tappa di Coppa del mondo di Beitostolen. Il valdostano è pronto alla sfida sulla magica pista di Davos, alla quale è particolarmente legato. “Siamo in inverno pieno, ci sono una quarantina di centimetri di neve fresca e la pista è pronta. Sono molto carico e concentrato, questa sarà la mia decima partecipazione, qui nel 2010 esordii in Coppa del mondo, facendo registrare per la prima volta il miglior tempo in qualifica. Qui ho vinto due volte e fatto altri due podi, sono sempre arrivato fra i primi dodici, nei prossimi giorni la temperatura dovrebbe calare e rendere la neve più compatta e adattarsi alla mia esplosività”.
La preparazione della tappa svizzera ha vissuto un fuoriprogramma nei giorni scorsi a Livigno, dove il vicecampione olimpico era impegnato in allenamento. “Al termine di una sessione stavo per risalire in macchina, non mi sono accorto di una lastra di ghiaccio e sono scivolato, picchiando pesantemente la parte bassa della schiena per terra. Lì per lì sembrava una cosa di poco conto, invece la mattina seguente in palestra mi sono letteralmente bloccato, faticavo addirittura a stare seduto e a muovere la gamba sinistra. Le successive verifiche del caso hanno evidenziato un edema, causato dalla caduta, che ha attivato in un meccanismo di compensazione lungo tutta la catena posteriore, mandando in tilt una parte della muscolatura. Un banale colpo di frusta che però mi ha fatto prendere uno spavento per niente banale. Fortunatamente a Livigno era presente il massaggiatore Claudio Saba che adesso segue le squadre giovanili, il quale ha contribuito in maniera decisiva a far rientrare il problema, spero ormai in via di risoluzione”.
Pellegrino sulla pista magica di Davos: “Esalta le mie qualità, ma che spavento nei giorni scorsi…”
Federico Pellegrino rientra sul circuito dopo avere saltato la tappa di Coppa del mondo di Beitostolen. Il valdostano è pronto alla sfida sulla magica pista di Davos, alla quale è particolarmente legato. “Siamo in inverno pieno, ci sono una quarantina di centimetri di neve fresca e la pista è pronta. Sono molto carico e concentrato, questa sarà la mia decima partecipazione, qui nel 2010 esordii in Coppa del mondo, facendo registrare per la prima volta il miglior tempo in qualifica. Qui ho vinto due volte e fatto altri due podi, sono sempre arrivato fra i primi dodici, nei prossimi giorni la temperatura dovrebbe calare e rendere la neve più compatta e adattarsi alla mia esplosività”.
La preparazione della tappa svizzera ha vissuto un fuoriprogramma nei giorni scorsi a Livigno, dove il vicecampione olimpico era impegnato in allenamento. “Al termine di una sessione stavo per risalire in macchina, non mi sono accorto di una lastra di ghiaccio e sono scivolato, picchiando pesantemente la parte bassa della schiena per terra. Lì per lì sembrava una cosa di poco conto, invece la mattina seguente in palestra mi sono letteralmente bloccato, faticavo addirittura a stare seduto e a muovere la gamba sinistra. Le successive verifiche del caso hanno evidenziato un edema, causato dalla caduta, che ha attivato in un meccanismo di compensazione lungo tutta la catena posteriore, mandando in tilt una parte della muscolatura. Un banale colpo di frusta che però mi ha fatto prendere uno spavento per niente banale. Fortunatamente a Livigno era presente il massaggiatore Claudio Saba che adesso segue le squadre giovanili, il quale ha contribuito in maniera decisiva a far rientrare il problema, spero ormai in via di risoluzione”.