Pitin e la voglia di tornare: “Adesso ancora fisioterapia, a luglio gli sci”

23 Maggio 2012

Sono passati due mesi e mezzo dall’infortunio alla spalla sinistra per Alessandro Pittin ed è tanta la voglia di tornare. “La caduta di Klingenthal è ormai un ricordo lontano – dice Pittin -, però si fa ancora sentire a livello fisico: non ho ancora ripreso completamente la mobilità della spalla e quindi sto ancora facendo molta fisioterapia e riabilitazione. I movimenti della parte superiore non ci sono ancora, ma sto lavorando molto”.

C’è ancora da lavorare per poter stabilizzare l’arto, ma il campione di Cercivento non perde tempo e continua il lavoro tecnico e di forza almeno sulle gambe.

“Per tre settimane sono dovuto rimanere completamente fermo – spiega il carnico – e questo mi ha fatto perdere un po’ di tono muscolare, però l’ho presa con filosofia, mi sono anche riposato. Il 5 giugno avrò una visita di controllo a Milano e mi auguro che poi ci sia la possibilità di forzare un po’ di più anche con la fisioterapia. I dottori mi dicono comunque che sono nei tempi previsti. Purtroppo, per questo tipo di infortuni, i tempi di recupero sono nell’ordine dei 4 mesi e quindi sono a poco più di metà dell’opera”.

Per rimettere gli sci ai piedi bisognerà aspettare l’inizio di luglio, forse un po’ meno per fare skiroll. Basterà il tempo successivo per rivedere il Pittin di Chaux-Neuve? “Penso che nel fondo non ci saranno grossi problemi – spiega Pittin -. Sono sempre stato uno dei più veloci e non penso di perdere molto. Nel salto, un paio di mesi ci vorranno, ma il punto vero è che dovrò comunque cercare di migliorare la mia tecnica. Si parla di modifiche alle tute del salto, di renderle più aderenti e quindi con meno portanza in volo: questo comporterà probabilmente una modifica nella tecnica di volo. Staremo a vedere”.

Il campione di Cercivento porta pazienza, ma la voglia di tornare sugli sci è tanta: “Ho fatto tutto senza fretta e penso sia giusto così, ora però, dopo due mesi e mezzo, cominciano a mancarmi gli sci e non vedo l’ora di tornare a saltare e a sciare”.

Pitin e la voglia di tornare: “Adesso ancora fisioterapia, a luglio gli sci”

23 Maggio 2012

Sono passati due mesi e mezzo dall’infortunio alla spalla sinistra per Alessandro Pittin ed è tanta la voglia di tornare. “La caduta di Klingenthal è ormai un ricordo lontano – dice Pittin -, però si fa ancora sentire a livello fisico: non ho ancora ripreso completamente la mobilità della spalla e quindi sto ancora facendo molta fisioterapia e riabilitazione. I movimenti della parte superiore non ci sono ancora, ma sto lavorando molto”.

C’è ancora da lavorare per poter stabilizzare l’arto, ma il campione di Cercivento non perde tempo e continua il lavoro tecnico e di forza almeno sulle gambe.

“Per tre settimane sono dovuto rimanere completamente fermo – spiega il carnico – e questo mi ha fatto perdere un po’ di tono muscolare, però l’ho presa con filosofia, mi sono anche riposato. Il 5 giugno avrò una visita di controllo a Milano e mi auguro che poi ci sia la possibilità di forzare un po’ di più anche con la fisioterapia. I dottori mi dicono comunque che sono nei tempi previsti. Purtroppo, per questo tipo di infortuni, i tempi di recupero sono nell’ordine dei 4 mesi e quindi sono a poco più di metà dell’opera”.

Per rimettere gli sci ai piedi bisognerà aspettare l’inizio di luglio, forse un po’ meno per fare skiroll. Basterà il tempo successivo per rivedere il Pittin di Chaux-Neuve? “Penso che nel fondo non ci saranno grossi problemi – spiega Pittin -. Sono sempre stato uno dei più veloci e non penso di perdere molto. Nel salto, un paio di mesi ci vorranno, ma il punto vero è che dovrò comunque cercare di migliorare la mia tecnica. Si parla di modifiche alle tute del salto, di renderle più aderenti e quindi con meno portanza in volo: questo comporterà probabilmente una modifica nella tecnica di volo. Staremo a vedere”.

Il campione di Cercivento porta pazienza, ma la voglia di tornare sugli sci è tanta: “Ho fatto tutto senza fretta e penso sia giusto così, ora però, dopo due mesi e mezzo, cominciano a mancarmi gli sci e non vedo l’ora di tornare a saltare e a sciare”.