Pittin: “Che gioia il primo podio in Italia”. Costa: “Ho ancora margine nel salto”. Bernardi: “Era importante salire sul podio”

14 Gennaio 2017

“Siamo molto soddifatti per il risultato – dice Samuel Costa – era ora che arrivasse questo podio. Lo scorso anno io avevo un po’ di problemi nel fondo, dopo l’infortunio al ginocchio, e Alessandro ne aveva nel salto. Oggi tutto è migliorato ed è stato sufficiente per il podio. Conoscendo la forza di Ale nel fondo si poteva sperare anche in qualcosa di più nel finale, ma nei primi due giri abbiamo davvero investito tanto per chiudere il buco e gli altri avevano sicuramente le gambe più fresche. Io penso di avere ancora margine nel salto: faccio dei buoni salti, ma mi manca ancora qualcosa per effettuare il salto ottimale e strappare così ancora qualche secondo agli avversari per il fondo”.

“Era un podio che mancava come team da tre anni, ma anche a me personalmente da due, ed è un risultato molto positivo che fa bene per il morale – dice Alessandro Pittin -. E’ anche il primo podio che riusciamo a fare in Italia e ci tenevamo molto a farlo in questo centro della Val di Fiemme dove lavoriamo tutto l’anno e i nostri tecnici fanno un gran lavoro sui materiali. Il distacco non era indifferente, dopo il salto, e la scelta è stata quella di forzare subito per chiuderlo al più presto. Io nel secondo giro ho forzato tantissimo e forse ho pagato un po’ nel finale. JMi dispiace un po’ per lo sprint di chiusura, perché probabilmente si poteva fare anche qualcosa di meglio, ma penso che ci si possa accontentare del terzo posto: è un segnale importante per me e per tutta la squadra. Ora devo lavorare ancora sul salto dal trampolino grande e ritrovare le migliori sensazioni con le velocità alte. Dal piccolo invece le cose vanno molto meglio e riesco a fare quello che devo”.

“I ragazzi hanno gestito il fondo al meglio e sono arrivati alla conclusione ancora con le sufficienti energie per prendere il podio – dice Paolo Bernardi, responsabile tecnico della combinata nordica – ed è andata bene. Certo, l’appetito vien mangiando, e all’ultimo giro abbiamo sperato di riuscire a fare anche meglio. Però avevamo 50 secondi di fatica in più degli altri nelle gambe e l’importante era prendere il podio. Il morale è già alto per Samuel e ora anche Alessandro sta tornando. L’ispirazione deve servire a tutta la squadra per crescere di risultati”.

Pittin: “Che gioia il primo podio in Italia”. Costa: “Ho ancora margine nel salto”. Bernardi: “Era importante salire sul podio”

14 Gennaio 2017

“Siamo molto soddifatti per il risultato – dice Samuel Costa – era ora che arrivasse questo podio. Lo scorso anno io avevo un po’ di problemi nel fondo, dopo l’infortunio al ginocchio, e Alessandro ne aveva nel salto. Oggi tutto è migliorato ed è stato sufficiente per il podio. Conoscendo la forza di Ale nel fondo si poteva sperare anche in qualcosa di più nel finale, ma nei primi due giri abbiamo davvero investito tanto per chiudere il buco e gli altri avevano sicuramente le gambe più fresche. Io penso di avere ancora margine nel salto: faccio dei buoni salti, ma mi manca ancora qualcosa per effettuare il salto ottimale e strappare così ancora qualche secondo agli avversari per il fondo”.

“Era un podio che mancava come team da tre anni, ma anche a me personalmente da due, ed è un risultato molto positivo che fa bene per il morale – dice Alessandro Pittin -. E’ anche il primo podio che riusciamo a fare in Italia e ci tenevamo molto a farlo in questo centro della Val di Fiemme dove lavoriamo tutto l’anno e i nostri tecnici fanno un gran lavoro sui materiali. Il distacco non era indifferente, dopo il salto, e la scelta è stata quella di forzare subito per chiuderlo al più presto. Io nel secondo giro ho forzato tantissimo e forse ho pagato un po’ nel finale. JMi dispiace un po’ per lo sprint di chiusura, perché probabilmente si poteva fare anche qualcosa di meglio, ma penso che ci si possa accontentare del terzo posto: è un segnale importante per me e per tutta la squadra. Ora devo lavorare ancora sul salto dal trampolino grande e ritrovare le migliori sensazioni con le velocità alte. Dal piccolo invece le cose vanno molto meglio e riesco a fare quello che devo”.

“I ragazzi hanno gestito il fondo al meglio e sono arrivati alla conclusione ancora con le sufficienti energie per prendere il podio – dice Paolo Bernardi, responsabile tecnico della combinata nordica – ed è andata bene. Certo, l’appetito vien mangiando, e all’ultimo giro abbiamo sperato di riuscire a fare anche meglio. Però avevamo 50 secondi di fatica in più degli altri nelle gambe e l’importante era prendere il podio. Il morale è già alto per Samuel e ora anche Alessandro sta tornando. L’ispirazione deve servire a tutta la squadra per crescere di risultati”.