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Presentato il progetto “Quando la Neve fa Scuola”: FISI, Ministero dell’Istruzione, Ministero dello Sport e CONI insieme per avvicinare i ragazzi alla montagna
La Federazione Italiana Sport Invernali coltiva un sogno. Quello di avvicinare alla montagna e agli sport invernali tutti i ragazzi delle scuole italiane. Si tratta di un sogno che si fonda sulle ricerche scientifiche, le quali attestano che, per un opportuno sviluppo motorio e cognitivo nell’età giovanile, è importante che ogni ragazzo sperimenti lo scivolamento in un ambiente naturale, quale è quello montano. Ecco perché la Federazione ha lanciato una nuova edizione di “Quando la Neve fa Scuola”: un progetto rinnovato nelle modalità e nei numeri, che si rivolge agli studenti della scuola secondaria di primo grado di tutto il territorio nazionale, realizzato con il patrocinio del Ministero per lo Sport e del Coni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, e grazie al supporto delle realtà operanti nel comparto montano e dei Gruppi sportivi militari. Il progetto è stato rpesentato a Milano alla presenza del Ministro per lo Sport, Luca Lotti, del Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, del Presidente della FISI, Flavio Roda e del Presidente del CONI, Giovanni Malagò.
L’obiettivo, per la stagione 2017/2018, è quello di portare in montagna circa 10.000 ragazzi, provenienti da tutte le regioni italiane, mediante un semplicissimo concorso fotografico da svolgere in classe. Sarà infatti sufficiente inviare una foto collettiva, sui temi cari alla Federazione (la montagna, lo sport, la preparazione fisica, la prevenzione, l’alimentazione, le Olimpiadi, i valori dell’Olimpismo) per potersi aggiudicare una giornata in montagna, grazie al coordinamento della struttura territoriale della FISI (18 Comitati regionali, 72 comitati/delegazioni provinciali e oltre 1.200 sci club operanti in tutta Italia).
Ma il progetto non termina qui. La FISI intende portare nelle classi la cultura della montagna e lo farà grazie ad una serie di incontri, tramite i quali gli esperti si recheranno presso le scuole per incontrare allievi, genitori, insegnanti, dirigenti. Sarà un “roadshow” che precederà le uscite in montagna, in modo che i ragazzi possano affrontare con una base cognitiva le esperienze che andranno a fare in un ambito ad alta sostenibilità ambientale e con un ecosistema da rispettare.
Agli insegnanti di educazione fisica, sarà rivolta una terza parte del progetto, denominata “Ski-Stage”. Gli insegnanti saranno condotti in montagna dai tecnici della Scuola Tecnici Federali, che – sempre con il supporto di impiantisti, scuole di sci, aziende del settore, e grazie alle basi logistiche dei Gruppi sportivi militari – potranno implementare la loro conoscenza degli sport invernali e praticarli fino ad acquisire il titolo di “Animatore degli Sport Invernali”. Un titolo che consentirà loro di essere gli interlocutori privilegiati per le future, e auspicabili, uscite in montagna degli allievi. Il progetto “Quando la Neve fa Scuola”, prenderà il via da ottobre con le iscrizioni on line (su www.fisi.org tutte le indicazioni necessarie) e terminerà a marzo. Non resta che partecipare.
Le dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli: “L’allargamento di questo progetto è una buona notizia per la scuola e per il Paese: perché questo vuol dire inclusione, pari opportunità, superamento di differenze geografiche e territoriali. Costruzione di cittadinanza sana e giusta. Lo sport è, infatti, l’occasione per fare scuola oltre la scuola, è una componente fondamentale nella formazione e nella crescita di ciascun individuo, è voglia di incontro, spirito di confronto. Attraverso progetti di questo tipo stiamo attivando un percorso di qualificazione dei contenuti forniti dai nostri istituti, utili per accrescere le competenze e le conoscenze delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Per molto tempo si è avuta l’idea, sbagliata, che lo sport fosse solo esercizio fisico e non contenuto educativo. Avvicinare le nostre ragazze e i nostri ragazzi all’attività motoria e sportiva sin dall’infanzia – voglio dire chiaramente che tutti gli sport devono entrare già dalla scuola primaria e devono essere aperti a ragazze e ragazzi, senza alcun tipo di discriminazione – significa insegnare loro valori e stili di vita, perché lo sport insegna molte cose: a stare in gruppo, a conoscere regole e valori importanti nelle relazioni, a rispettare e accettare gli altri, ad adottare uno stile di vita di cui lo sport e il movimento fisico sono parte integrante”.
Sulla stessa linea il Ministro dello Sport Luca Lotti: “E’ un primo importante passo e speriamo di poter ampliare sempre più questo progetto nel corso degli anni. La montagna è una grande scuola di vita e di sport, la faremo conoscere e praticare a quanti più ragazzi possiamo. Perché ognuno di loro che sarà conquistato dallo sci, dalle arrampicate, dal trekking, dalle vacanze in alta quota (e saranno tanti), sarà per noi una bella vittoria. Per loro, sarà un patrimonio di salute e passione che durerà tutta la vita. Malagò ha sottolineato l’importanza del progetto: “Il connubio tra sport e scuola rappresenta un punto nevralgico di sviluppo, non solo per il nostro movimento, ma per la società e per le future generazioni. Complimenti alla FISI e ai Ministeri che lo supportano, creando una sinergia virtuosa che può regalarci tante soddisfazioni. Questa iniziativa certifica lo straordinario ruolo rivestito dalle Federazioni e della DSA nell’ambito della promozione del movimento”.
Anche il presidente del CONI Malagò ha sottolineato l’importanza del progetto: “Il connubio tra sport e scuola rappresenta un punto nevralgico di sviluppo, non solo per il nostro movimento, ma per la società e per le future generazioni. Complimenti alla FISI e ai Ministeri che lo supportano, creando una sinergia virtuosa che può regalarci tante soddisfazioni. Questa iniziativa certifica lo straordinario ruolo rivestito dalle Federazioni e della DSA nell’ambito della promozione del movimento”.
Emozionato il Presidente Flavio Roda: “La cosa importante di questo progetto è il sistema montagna perchè coinvolge tutti gli organi e le strutture che operano in questo mondo. L’obiettivo è quello di portare 10000 ragazzi in montanga e rappresenta un primo passo importante.La scuola reciterà un passo determinante, il binomio con lo sport è vincente. Ringrazio i Ministri Lotti e Fedeli e il Presidente Malagò per la loro presenza e l’entusiasmo che hanno dimostrato per la nostra iniziativa”.
Presentato il progetto “Quando la Neve fa Scuola”: FISI, Ministero dell’Istruzione, Ministero dello Sport e CONI insieme per avvicinare i ragazzi alla montagna
La Federazione Italiana Sport Invernali coltiva un sogno. Quello di avvicinare alla montagna e agli sport invernali tutti i ragazzi delle scuole italiane. Si tratta di un sogno che si fonda sulle ricerche scientifiche, le quali attestano che, per un opportuno sviluppo motorio e cognitivo nell’età giovanile, è importante che ogni ragazzo sperimenti lo scivolamento in un ambiente naturale, quale è quello montano. Ecco perché la Federazione ha lanciato una nuova edizione di “Quando la Neve fa Scuola”: un progetto rinnovato nelle modalità e nei numeri, che si rivolge agli studenti della scuola secondaria di primo grado di tutto il territorio nazionale, realizzato con il patrocinio del Ministero per lo Sport e del Coni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, e grazie al supporto delle realtà operanti nel comparto montano e dei Gruppi sportivi militari. Il progetto è stato rpesentato a Milano alla presenza del Ministro per lo Sport, Luca Lotti, del Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, del Presidente della FISI, Flavio Roda e del Presidente del CONI, Giovanni Malagò.
L’obiettivo, per la stagione 2017/2018, è quello di portare in montagna circa 10.000 ragazzi, provenienti da tutte le regioni italiane, mediante un semplicissimo concorso fotografico da svolgere in classe. Sarà infatti sufficiente inviare una foto collettiva, sui temi cari alla Federazione (la montagna, lo sport, la preparazione fisica, la prevenzione, l’alimentazione, le Olimpiadi, i valori dell’Olimpismo) per potersi aggiudicare una giornata in montagna, grazie al coordinamento della struttura territoriale della FISI (18 Comitati regionali, 72 comitati/delegazioni provinciali e oltre 1.200 sci club operanti in tutta Italia).
Ma il progetto non termina qui. La FISI intende portare nelle classi la cultura della montagna e lo farà grazie ad una serie di incontri, tramite i quali gli esperti si recheranno presso le scuole per incontrare allievi, genitori, insegnanti, dirigenti. Sarà un “roadshow” che precederà le uscite in montagna, in modo che i ragazzi possano affrontare con una base cognitiva le esperienze che andranno a fare in un ambito ad alta sostenibilità ambientale e con un ecosistema da rispettare.
Agli insegnanti di educazione fisica, sarà rivolta una terza parte del progetto, denominata “Ski-Stage”. Gli insegnanti saranno condotti in montagna dai tecnici della Scuola Tecnici Federali, che – sempre con il supporto di impiantisti, scuole di sci, aziende del settore, e grazie alle basi logistiche dei Gruppi sportivi militari – potranno implementare la loro conoscenza degli sport invernali e praticarli fino ad acquisire il titolo di “Animatore degli Sport Invernali”. Un titolo che consentirà loro di essere gli interlocutori privilegiati per le future, e auspicabili, uscite in montagna degli allievi. Il progetto “Quando la Neve fa Scuola”, prenderà il via da ottobre con le iscrizioni on line (su www.fisi.org tutte le indicazioni necessarie) e terminerà a marzo. Non resta che partecipare.
Le dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli: “L’allargamento di questo progetto è una buona notizia per la scuola e per il Paese: perché questo vuol dire inclusione, pari opportunità, superamento di differenze geografiche e territoriali. Costruzione di cittadinanza sana e giusta. Lo sport è, infatti, l’occasione per fare scuola oltre la scuola, è una componente fondamentale nella formazione e nella crescita di ciascun individuo, è voglia di incontro, spirito di confronto. Attraverso progetti di questo tipo stiamo attivando un percorso di qualificazione dei contenuti forniti dai nostri istituti, utili per accrescere le competenze e le conoscenze delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Per molto tempo si è avuta l’idea, sbagliata, che lo sport fosse solo esercizio fisico e non contenuto educativo. Avvicinare le nostre ragazze e i nostri ragazzi all’attività motoria e sportiva sin dall’infanzia – voglio dire chiaramente che tutti gli sport devono entrare già dalla scuola primaria e devono essere aperti a ragazze e ragazzi, senza alcun tipo di discriminazione – significa insegnare loro valori e stili di vita, perché lo sport insegna molte cose: a stare in gruppo, a conoscere regole e valori importanti nelle relazioni, a rispettare e accettare gli altri, ad adottare uno stile di vita di cui lo sport e il movimento fisico sono parte integrante”.
Sulla stessa linea il Ministro dello Sport Luca Lotti: “E’ un primo importante passo e speriamo di poter ampliare sempre più questo progetto nel corso degli anni. La montagna è una grande scuola di vita e di sport, la faremo conoscere e praticare a quanti più ragazzi possiamo. Perché ognuno di loro che sarà conquistato dallo sci, dalle arrampicate, dal trekking, dalle vacanze in alta quota (e saranno tanti), sarà per noi una bella vittoria. Per loro, sarà un patrimonio di salute e passione che durerà tutta la vita. Malagò ha sottolineato l’importanza del progetto: “Il connubio tra sport e scuola rappresenta un punto nevralgico di sviluppo, non solo per il nostro movimento, ma per la società e per le future generazioni. Complimenti alla FISI e ai Ministeri che lo supportano, creando una sinergia virtuosa che può regalarci tante soddisfazioni. Questa iniziativa certifica lo straordinario ruolo rivestito dalle Federazioni e della DSA nell’ambito della promozione del movimento”.
Anche il presidente del CONI Malagò ha sottolineato l’importanza del progetto: “Il connubio tra sport e scuola rappresenta un punto nevralgico di sviluppo, non solo per il nostro movimento, ma per la società e per le future generazioni. Complimenti alla FISI e ai Ministeri che lo supportano, creando una sinergia virtuosa che può regalarci tante soddisfazioni. Questa iniziativa certifica lo straordinario ruolo rivestito dalle Federazioni e della DSA nell’ambito della promozione del movimento”.
Emozionato il Presidente Flavio Roda: “La cosa importante di questo progetto è il sistema montagna perchè coinvolge tutti gli organi e le strutture che operano in questo mondo. L’obiettivo è quello di portare 10000 ragazzi in montanga e rappresenta un primo passo importante.La scuola reciterà un passo determinante, il binomio con lo sport è vincente. Ringrazio i Ministri Lotti e Fedeli e il Presidente Malagò per la loro presenza e l’entusiasmo che hanno dimostrato per la nostra iniziativa”.