Quarto appuntamento con Federica Brignone e le “Traiettorie Liquide”

20 Febbraio 2021

“Traiettorie Liquide”, il progetto di sostenibilità ambientale di Federica Brignone che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dell’inquinamento dell’acqua in ogni sua forma, prosegue con la quarta traiettoria per denunciare un problema che sta molto a cuore alla campionessa: lo scioglimento ei ghiacciai. “Da sportiva operando sulla neve sento molto forte la connessione con questo elemento e naturalmente con l’acqua; la neve è acqua allo stato solido. – dichiara Federica – Il cambiamento climatico sta mettendo a repentaglio la maggior parte dei ghiacciai in Italia, che ogni anno arretrano di decine di metri.”

Il progetto “Traiettorie Liquide”
È un progetto sociale di responsabilità ambientale che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dell’inquinamento dell’acqua in ogni sua forma, sottolineando la sostenibilità ed il valore dell’acqua come risorsa limitata e non infinita, per suscitare una nuova presa di consapevolezza, un invito al cambiamento di mentalità. “Traiettorie Liquide” è stato ideato e realizzato da Giulia e Daniela Mancini per Federica Brignone, personalizzato sulle sue passioni e sul rispetto che ha fin da bambina per l’ambiente. A loro si aggiunge il contributo prezioso del fotografo Giuseppe La Spada, uno degli artisti visuali più interessanti ed originali nel panorama internazionale che da alcuni anni porta avanti un percorso di ricerca artistica sul tema dell’acqua. “Come posso essere utile nel mio piccolo per portare un sassolino nel mucchio che formerà la montagna, ovvero la soluzione?” È la domanda che Federica si è rivolta quando le è stato presentato il progetto. “E la risposta che mi sono data è stata: posso raccontarlo.”

Quarta traiettoria
A giugno 2020, al termine di una splendida stagione agonistica culminata con la vittoria della Coppa del Mondo Generale, Federica è salita allo Stelvio sul ghiacciaio vallivo dei Forni, il secondo più grande d’Italia: uno scenario straordinario, di grande bellezza e messo a durissima prova dalle azioni dell’uomo. Nel 1800 il ghiacciaio copriva una superficie di 20 km quadrati, nell’arco di un secolo ha perso metà della sua superficie. Dal 1986 il glaciologo Giuseppe Cola studia ed è testimone di questo declino: “Da quando faccio rilievi quassù le temperature si sono alzate di oltre un grado, ma si sono anche ristretti gli inverni e allungate le estati, e si sono ridotti gli accumuli: invece di nevicare, ormai piove. Alla velocità di cento metri l’anno, la fronte del ghiacciaio si è sempre più ristretta e assottigliata fino al collasso definitivo con la decomposizione della sua parete inferiore.” “La situazione è drammatica sia per le temperature sempre più alte provocate dai gas serra sia per il darkening, cioè lo scurimento dovuto all’inquinamento industriale, alla fuliggine degli incendi, ai detriti, alle polveri ed alla plastica, per cui riflettono meno le radiazioni del sole.” racconta Federica “Lo scatto di Giuseppe mi ritrae su questo ghiacciaio bellissimo e struggente, con un abito bianco prodotto in materiale di scarto, un mantello tricolore e la Coppa del Mondo issata dalla mia mano. Una sagoma che può richiamare la Statua della
Libertà: ho vinto e realizzato il sogno della mia vita e, tramite questo trofeo, voglio attirare ancora di più l’attenzione delle persone sul problema dell’ambiente. Altri scatti mi immortalano invece nella piscina termale, con lo sfondo meraviglioso delle montagne e del ghiacciaio: ancora una volta acqua e natura, il focus sulla montagna messa a rischio per sottolineare quanto sia importante preservare la natura, l’acqua e il territorio circostante.” Lo scioglimento del ghiaccio sulla terraferma avrà molti effetti, dall’innalzamento del livello del mare alla drastica o totale riduzione delle riserve d’acqua dei ghiacciai montani su cui si basa la vita degli ecosistemi e delle comunità umane.

Prima, seconda e terza traiettoria

Prima traiettoria
Per la prima fase del progetto nell’estate 2017 Federica si è immersa nelle acque siciliane di Lipari in tenuta da gara (con sci, casco, scarponi e bastoni) per raccontarci, tramite le splendide e suggestive foto di Giuseppe La Spada, il suo impegno ed il suo legame con il mare. “Lo shooting fotografico, realizzato sott’acqua nelle isole Eolie, è stato un’esperienza unica – racconta Federica – Con gli scarponi e gli sci si va a fondo in un attimo. Avevo un team di sub e sommozzatori che mi hanno aiutato a risalire in superficie. Anche se ho rischiato di annegare, ne è valsa la pena: è stato magico sciare nel grande blu.”

Seconda traiettoria
Nel 2018 Federica si è immersa nuovamente in acqua per documentarci, tramite le immagini ancora più impattanti delle precedenti, realizzate da Giuseppe La Spada, come l’inquinamento dovuto alla presenza di plastica nei mari stia mettendo in serio pericolo la vita di flora e fauna marina e di conseguenza anche quella di tutti noi. Le foto mirano a trasmettere il grande senso di claustrofobia e soffocamento provato da Federica che si è immedesimata negli abitanti del mare. “Come avvenuto la scorsa estate a Lipari, mi sono messa volentieri a disposizione del progetto anche quest’anno per immergermi in acqua con la mia tenuta da competizione per raccontarvi la terribile sensazione di essere circondata e soffocata dalla plastica con enormi difficoltà di movimento. Purtroppo questo è quello che stanno vivendo i pesci, le tartarughe e gli abitanti dei nostri mari… Dobbiamo impegnarci TUTTI per fermare questa terribile catastrofe.” dichiara Federica. Giuseppe precisa inoltre: “Nonostante il problema plastica sia mediaticamente sotto gli occhi di tutti, non sembra essere in atto una soluzione plausibile. I rifiuti sono ovunque in forme visibili e invisibili, la plastica si trova dal pesce al sale marino; ormai è dentro di noi. Bisogna cambiare i comportamenti e prendere consapevolezza della gestione di un problema non più trascurabile. Con questa seconda serie di immagini puntiamo a rafforzare il concetto veicolato l’anno scorso con immagini ancora più espressive, con una Federica in una veste inaspettata, alla ricerca della reale via di fuga.”

Terza traiettoria
Nell’estate 2019 Fede si è immersa nelle acque del Lago di Garda dove, con l’aiuto di alcuni subacquei esperti, ha realizzato una speciale quanto simbolica staffetta di pulizia, andando a raccogliere vari oggetti frutto della maleducazione quotidiana: bottiglie di plastica, lattine e sacchetti, consegnandoli ai bambini che la aspettavano sulla barca. Per lei infatti è fondamentale educare le generazioni future al rispetto dell’ambiente ed allo smaltimento corretto dei rifiuti: “I bambini sono i nostri migliori alleati. Riescono a comprendere l’importanza del problema e possono convincere anche nonni e genitori a comportarsi in modo più rispettoso.” afferma Federica “I miei genitori mi hanno insegnato fin da piccola a non inquinare e quando andavamo sia in spiaggia che sui sentieri di montagna dovevamo raccogliere tutti i rifiuti che avevamo prodotto in modo da poterli collocare negli appositi contenitori per la raccolta differenziata. Le persone non si rendono conto che anche un loro gesto distratto non fa altro che peggiorare una situazione già critica.”

Il messaggio: in ognuno di noi esiste una piccola parte dell’oceano primordiale e proprio per questo siamo chiamati a preservarlo, non è più un problema
distante, è un problema fondamentale per la nostra sopravvivenza. Riuscire a rendere consapevoli più persone possibili è la nostra missione. #traiettorieliquide

Foto e video di Traiettorie Liquide sono disponibili al link: http://bit.ly/FedericaBrignoneTL

Quarto appuntamento con Federica Brignone e le “Traiettorie Liquide”

20 Febbraio 2021

“Traiettorie Liquide”, il progetto di sostenibilità ambientale di Federica Brignone che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dell’inquinamento dell’acqua in ogni sua forma, prosegue con la quarta traiettoria per denunciare un problema che sta molto a cuore alla campionessa: lo scioglimento ei ghiacciai. “Da sportiva operando sulla neve sento molto forte la connessione con questo elemento e naturalmente con l’acqua; la neve è acqua allo stato solido. – dichiara Federica – Il cambiamento climatico sta mettendo a repentaglio la maggior parte dei ghiacciai in Italia, che ogni anno arretrano di decine di metri.”

Il progetto “Traiettorie Liquide”
È un progetto sociale di responsabilità ambientale che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dell’inquinamento dell’acqua in ogni sua forma, sottolineando la sostenibilità ed il valore dell’acqua come risorsa limitata e non infinita, per suscitare una nuova presa di consapevolezza, un invito al cambiamento di mentalità. “Traiettorie Liquide” è stato ideato e realizzato da Giulia e Daniela Mancini per Federica Brignone, personalizzato sulle sue passioni e sul rispetto che ha fin da bambina per l’ambiente. A loro si aggiunge il contributo prezioso del fotografo Giuseppe La Spada, uno degli artisti visuali più interessanti ed originali nel panorama internazionale che da alcuni anni porta avanti un percorso di ricerca artistica sul tema dell’acqua. “Come posso essere utile nel mio piccolo per portare un sassolino nel mucchio che formerà la montagna, ovvero la soluzione?” È la domanda che Federica si è rivolta quando le è stato presentato il progetto. “E la risposta che mi sono data è stata: posso raccontarlo.”

Quarta traiettoria
A giugno 2020, al termine di una splendida stagione agonistica culminata con la vittoria della Coppa del Mondo Generale, Federica è salita allo Stelvio sul ghiacciaio vallivo dei Forni, il secondo più grande d’Italia: uno scenario straordinario, di grande bellezza e messo a durissima prova dalle azioni dell’uomo. Nel 1800 il ghiacciaio copriva una superficie di 20 km quadrati, nell’arco di un secolo ha perso metà della sua superficie. Dal 1986 il glaciologo Giuseppe Cola studia ed è testimone di questo declino: “Da quando faccio rilievi quassù le temperature si sono alzate di oltre un grado, ma si sono anche ristretti gli inverni e allungate le estati, e si sono ridotti gli accumuli: invece di nevicare, ormai piove. Alla velocità di cento metri l’anno, la fronte del ghiacciaio si è sempre più ristretta e assottigliata fino al collasso definitivo con la decomposizione della sua parete inferiore.” “La situazione è drammatica sia per le temperature sempre più alte provocate dai gas serra sia per il darkening, cioè lo scurimento dovuto all’inquinamento industriale, alla fuliggine degli incendi, ai detriti, alle polveri ed alla plastica, per cui riflettono meno le radiazioni del sole.” racconta Federica “Lo scatto di Giuseppe mi ritrae su questo ghiacciaio bellissimo e struggente, con un abito bianco prodotto in materiale di scarto, un mantello tricolore e la Coppa del Mondo issata dalla mia mano. Una sagoma che può richiamare la Statua della
Libertà: ho vinto e realizzato il sogno della mia vita e, tramite questo trofeo, voglio attirare ancora di più l’attenzione delle persone sul problema dell’ambiente. Altri scatti mi immortalano invece nella piscina termale, con lo sfondo meraviglioso delle montagne e del ghiacciaio: ancora una volta acqua e natura, il focus sulla montagna messa a rischio per sottolineare quanto sia importante preservare la natura, l’acqua e il territorio circostante.” Lo scioglimento del ghiaccio sulla terraferma avrà molti effetti, dall’innalzamento del livello del mare alla drastica o totale riduzione delle riserve d’acqua dei ghiacciai montani su cui si basa la vita degli ecosistemi e delle comunità umane.

Prima, seconda e terza traiettoria

Prima traiettoria
Per la prima fase del progetto nell’estate 2017 Federica si è immersa nelle acque siciliane di Lipari in tenuta da gara (con sci, casco, scarponi e bastoni) per raccontarci, tramite le splendide e suggestive foto di Giuseppe La Spada, il suo impegno ed il suo legame con il mare. “Lo shooting fotografico, realizzato sott’acqua nelle isole Eolie, è stato un’esperienza unica – racconta Federica – Con gli scarponi e gli sci si va a fondo in un attimo. Avevo un team di sub e sommozzatori che mi hanno aiutato a risalire in superficie. Anche se ho rischiato di annegare, ne è valsa la pena: è stato magico sciare nel grande blu.”

Seconda traiettoria
Nel 2018 Federica si è immersa nuovamente in acqua per documentarci, tramite le immagini ancora più impattanti delle precedenti, realizzate da Giuseppe La Spada, come l’inquinamento dovuto alla presenza di plastica nei mari stia mettendo in serio pericolo la vita di flora e fauna marina e di conseguenza anche quella di tutti noi. Le foto mirano a trasmettere il grande senso di claustrofobia e soffocamento provato da Federica che si è immedesimata negli abitanti del mare. “Come avvenuto la scorsa estate a Lipari, mi sono messa volentieri a disposizione del progetto anche quest’anno per immergermi in acqua con la mia tenuta da competizione per raccontarvi la terribile sensazione di essere circondata e soffocata dalla plastica con enormi difficoltà di movimento. Purtroppo questo è quello che stanno vivendo i pesci, le tartarughe e gli abitanti dei nostri mari… Dobbiamo impegnarci TUTTI per fermare questa terribile catastrofe.” dichiara Federica. Giuseppe precisa inoltre: “Nonostante il problema plastica sia mediaticamente sotto gli occhi di tutti, non sembra essere in atto una soluzione plausibile. I rifiuti sono ovunque in forme visibili e invisibili, la plastica si trova dal pesce al sale marino; ormai è dentro di noi. Bisogna cambiare i comportamenti e prendere consapevolezza della gestione di un problema non più trascurabile. Con questa seconda serie di immagini puntiamo a rafforzare il concetto veicolato l’anno scorso con immagini ancora più espressive, con una Federica in una veste inaspettata, alla ricerca della reale via di fuga.”

Terza traiettoria
Nell’estate 2019 Fede si è immersa nelle acque del Lago di Garda dove, con l’aiuto di alcuni subacquei esperti, ha realizzato una speciale quanto simbolica staffetta di pulizia, andando a raccogliere vari oggetti frutto della maleducazione quotidiana: bottiglie di plastica, lattine e sacchetti, consegnandoli ai bambini che la aspettavano sulla barca. Per lei infatti è fondamentale educare le generazioni future al rispetto dell’ambiente ed allo smaltimento corretto dei rifiuti: “I bambini sono i nostri migliori alleati. Riescono a comprendere l’importanza del problema e possono convincere anche nonni e genitori a comportarsi in modo più rispettoso.” afferma Federica “I miei genitori mi hanno insegnato fin da piccola a non inquinare e quando andavamo sia in spiaggia che sui sentieri di montagna dovevamo raccogliere tutti i rifiuti che avevamo prodotto in modo da poterli collocare negli appositi contenitori per la raccolta differenziata. Le persone non si rendono conto che anche un loro gesto distratto non fa altro che peggiorare una situazione già critica.”

Il messaggio: in ognuno di noi esiste una piccola parte dell’oceano primordiale e proprio per questo siamo chiamati a preservarlo, non è più un problema
distante, è un problema fondamentale per la nostra sopravvivenza. Riuscire a rendere consapevoli più persone possibili è la nostra missione. #traiettorieliquide

Foto e video di Traiettorie Liquide sono disponibili al link: http://bit.ly/FedericaBrignoneTL