Ravetto striglia la squadra: “Sono preoccupato, siamo campioni ogni tanto”

19 Gennaio 2014

Dopo lo slalom di Wengen il direttore agonistico delllo sci maschile, Claudio Ravetto vuole mandare un messaggio chiaro: “Sono molto preoccupato – dice Ravetto – dopo le gare di questo week-end. Sento parlare molto di contingenti e di tante altre piccole cose, ma se lo spirito con cui andiamo alle Olimpiadi è questo anche che è già qualificato può rimanere a casa. Vedo gente spaventata, che non rischia. Alle Olimpiadi si va per fare risultato e per fare risultato bisogna rischiare a tutta. E i nostri ne hanno tutte le possibilità. Ma non lo fanno”.

“Pinturault ci ha dato la dimostrazione di cosa è un campione – prosegue Ravetto – che quando arriva il momento buono tira fuori qualcosa in più, rischia e vince. Si può anche sbagliare, certo, ma almeno si prova. Noi non abbiamo questo atteggiamento. Noi siamo campioni ogni tanto”.

“E questo vale per tutti – insiste Ravetto – vale per lo slalom, come per il gigante, come per la velocità. L’altro giorno è bastato che cambiassero le condizioni di gara in discesa e chi ha patito di più sono stati gli italiani. A venti giorni dalle Olimpiadi spero proprio che si cambi mentalità, perché quello che vedo adesso non ci porta da nessuna parte”.

Ravetto striglia la squadra: “Sono preoccupato, siamo campioni ogni tanto”

19 Gennaio 2014

Dopo lo slalom di Wengen il direttore agonistico delllo sci maschile, Claudio Ravetto vuole mandare un messaggio chiaro: “Sono molto preoccupato – dice Ravetto – dopo le gare di questo week-end. Sento parlare molto di contingenti e di tante altre piccole cose, ma se lo spirito con cui andiamo alle Olimpiadi è questo anche che è già qualificato può rimanere a casa. Vedo gente spaventata, che non rischia. Alle Olimpiadi si va per fare risultato e per fare risultato bisogna rischiare a tutta. E i nostri ne hanno tutte le possibilità. Ma non lo fanno”.

“Pinturault ci ha dato la dimostrazione di cosa è un campione – prosegue Ravetto – che quando arriva il momento buono tira fuori qualcosa in più, rischia e vince. Si può anche sbagliare, certo, ma almeno si prova. Noi non abbiamo questo atteggiamento. Noi siamo campioni ogni tanto”.

“E questo vale per tutti – insiste Ravetto – vale per lo slalom, come per il gigante, come per la velocità. L’altro giorno è bastato che cambiassero le condizioni di gara in discesa e chi ha patito di più sono stati gli italiani. A venti giorni dalle Olimpiadi spero proprio che si cambi mentalità, perché quello che vedo adesso non ci porta da nessuna parte”.