Rulfi, esordio da ricordare: “Brignone, una vittoria di carattere e maturità. E la squadra ha risposto nel modo giusto”

24 Ottobre 2015

Alla prima esperienza alla guida delle prove tecniche femminili, Gianluca Rulfi ha fatto subito centro. Il tecnico piemontese, passato alla squadra delle donne dopo tredici anni di successi alla guida della velocità maschile, raccoglie immediatamente sul ghiacciaio di Soelden un risultato di tutto rispetto, con sei atlete nelle sedici e la gemma della prima vittoria in carriera di Federica Brignone. “Eravamo partiti per fare un podio di squadra, perchè avevamo visto sia Federica che Nadia Fanchini in palla, per cui possiamo dire che l’obiettivo è stato centrato. Federica ha interpretato la gara con il carattere giusto, soprattutto nella prima manche, mentre nella seconda ha corso con maturità, con qualche piccolo errore ma ci stava. Meglio di così non poteva fare. La squadra ha dato risposte importanti, Irene Curtoni aveva un piccolo risentimento al ginocchio e non sapeva addirittura se correre, invece ha reagito nel modo giusto. E anche le giovani si sono comportate bene, magari non si vede il risultato ma c’erano. Agnelli, Pichler, Bassino e la stessa Goggia hanno interpretato nella maniera corretta il pendio. La strada per tutte è ancora lunghissima ma abbiamo imboccato il giusto sentiero”.

Rulfi, esordio da ricordare: “Brignone, una vittoria di carattere e maturità. E la squadra ha risposto nel modo giusto”

24 Ottobre 2015

Alla prima esperienza alla guida delle prove tecniche femminili, Gianluca Rulfi ha fatto subito centro. Il tecnico piemontese, passato alla squadra delle donne dopo tredici anni di successi alla guida della velocità maschile, raccoglie immediatamente sul ghiacciaio di Soelden un risultato di tutto rispetto, con sei atlete nelle sedici e la gemma della prima vittoria in carriera di Federica Brignone. “Eravamo partiti per fare un podio di squadra, perchè avevamo visto sia Federica che Nadia Fanchini in palla, per cui possiamo dire che l’obiettivo è stato centrato. Federica ha interpretato la gara con il carattere giusto, soprattutto nella prima manche, mentre nella seconda ha corso con maturità, con qualche piccolo errore ma ci stava. Meglio di così non poteva fare. La squadra ha dato risposte importanti, Irene Curtoni aveva un piccolo risentimento al ginocchio e non sapeva addirittura se correre, invece ha reagito nel modo giusto. E anche le giovani si sono comportate bene, magari non si vede il risultato ma c’erano. Agnelli, Pichler, Bassino e la stessa Goggia hanno interpretato nella maniera corretta il pendio. La strada per tutte è ancora lunghissima ma abbiamo imboccato il giusto sentiero”.