Sanfilippo: “Oggi ho capito che posso competere ad alto livello. Il segreto? La mia compagna di stanza si chiama Dorothea…”

05 Dicembre 2015

Le parole di Federica Sanfilippo dopo il secondo posto nella sprint femminile di Ostersund valevole per la Coppa del mondo che la fa diventare la sesta italiana dopo Dorothea Wierer, Nathalie Santer, Michela Ponza, Nicole Gontier e Karin Oberhofer ad entrare nella ristretta cerchia delle biathlete capaci di salire sul podio. “Non sono ancora nella mia forma ideale – spiega -, sento che manca ancora qualcosa ma credo sia normale perchè la stagione è lunga e gli allenatori hanno programmato tutto per arrvare al massimo nel prossimo futuro. Diciamo che ho fatto solamente il mio dovere, sono senza parole, il risultato della Wierer dell’altro giorno e il mio piazzamento odierno non possono che fare bene al movimento. Dedico il podio alla squadra, forse Dorothea mi ha trasmesso l’energia positiva perchè dormiamo nella stessa stanza. Penso che il secondo posto sia importante perchè accresce la fiducia nelle mie capacità, oggi ho dimostrato a me stessa che posso competere a questi livelli. Nel biathlon può succedere sempre di tutto, il vento non ha influito più di tanto. Nella pursuit di domenica penserò soltanto alla mia prova, dipende molto anche dal tempo che troveremo”. Sorridente anche Karin Oberhofer, ottava: “Mi sono concentrata molto sul tiro che recentemente mi ha creato qualche problema, finalmente ho rotto il ghiaccio e adesso cercheremo di migliorarci ulteriormente”.

Sanfilippo: “Oggi ho capito che posso competere ad alto livello. Il segreto? La mia compagna di stanza si chiama Dorothea…”

05 Dicembre 2015

Le parole di Federica Sanfilippo dopo il secondo posto nella sprint femminile di Ostersund valevole per la Coppa del mondo che la fa diventare la sesta italiana dopo Dorothea Wierer, Nathalie Santer, Michela Ponza, Nicole Gontier e Karin Oberhofer ad entrare nella ristretta cerchia delle biathlete capaci di salire sul podio. “Non sono ancora nella mia forma ideale – spiega -, sento che manca ancora qualcosa ma credo sia normale perchè la stagione è lunga e gli allenatori hanno programmato tutto per arrvare al massimo nel prossimo futuro. Diciamo che ho fatto solamente il mio dovere, sono senza parole, il risultato della Wierer dell’altro giorno e il mio piazzamento odierno non possono che fare bene al movimento. Dedico il podio alla squadra, forse Dorothea mi ha trasmesso l’energia positiva perchè dormiamo nella stessa stanza. Penso che il secondo posto sia importante perchè accresce la fiducia nelle mie capacità, oggi ho dimostrato a me stessa che posso competere a questi livelli. Nel biathlon può succedere sempre di tutto, il vento non ha influito più di tanto. Nella pursuit di domenica penserò soltanto alla mia prova, dipende molto anche dal tempo che troveremo”. Sorridente anche Karin Oberhofer, ottava: “Mi sono concentrata molto sul tiro che recentemente mi ha creato qualche problema, finalmente ho rotto il ghiaccio e adesso cercheremo di migliorarci ulteriormente”.