La prima manche di Sölden: Brignone più forte di tutte

27 Ottobre 2018

La Coppa del mondo comincia col piede giusto per Federica Brignone: partita col pettorale numero 1 nel gigante di Sölden, ha chiuso al comando la prima manche, sciando alla grande e mettendosi temporaneamente alle spalle tutte le sue avversarie con il tempo di 58″71, nonostante i soli 18 giorni di allenamento sulle gambe dopo l’infortunio subito il 10 agosto.

Le difficili condizioni meteo, con la forte nevicata che si è abbattuta sul ghiacciaio del Rettenbach, hanno costretto gli organizzatori ad “abbassare” leggermente la partenza evitando la prima parte in piano. Così è sul muro iniziale e poi nella parte finale che la Brignone ha fatto la differenza.

Mikaela Shiffrin, campionessa olimpica in carica nella specialità, ha sciato immediatamente dopo la Brignone e nei primi intermedi ha subito perso terreno recuperando parzialmente solo nella parte finale del tracciato, ma chiudendo comunque distante 60 centesimi dall’azzurra. È accaduto lo stesso a gran parte delle atlete migliori, da Tessa Worley (terza a 40 centesimi) a Ragnhild Mowinckel (quinta a 90 centesimi).

Al contrario la tedesca Rebensburg, detentrice della coppa di specialità, è rimasta davanti alla Brignone nei primi tre intermedi arrivando anche a -19 centesimi, ma sul piano finale ha rallentato la propria azione finendo 24 centesimi dietro. Per il distacco non altissimo e per la sua qualità sarà l’avversaria più pericolosa per Federica nella seconda manche.

“La verità è che non me l’aspettavo – ha commentato Federica Brignone al termine della prima manche -. Oggi ci sono condizioni molto difficili, non si vede molto bene, la pista è bella e ghiacciata, però è tutta non omogenea, continua a muoversi, per cui il feeling sotto lo sci non è di stabilità ed è difficile lasciare le punte in giù. È quello che ho cercato di fare, ho cercato di sfruttare il numero 1 e ho cercato di spingere, mi sono sentita davvero malissimo. Nella seconda manche non avrò più il numero 1, ma il numero 30: dovrò aggiustare un po’ le linee, non potrò fare quello che voglio, ma cercherò di attaccare da cima in fondo, è un’occasione da prendersi. Come va, va: come ho detto ieri per me è già un risultato essere qui alla partenza” 

Non è andata benissimo alle altre azzurre del primo e del secondo gruppo: Irene Curtoni è finita a oltre tre secondi dalla Brignone riuscendo comunque a qualificarsi per la seconda manche con il 21° tempo, Marta Bassino e Francesca Marsaglia (al rientro dopo il lungo stop) non sono riuscite a concludere la prova, come del resto anche Karoline Pichler (che era ferma da due anni). “Purtroppo per me è finita subito, sono decisamente arrabbiata – ha spiegato la Bassino -. Non ho niente da dire perché ho fatto davvero poche porte. Credo di aver girato un po’ i piedi perché ero un filo lunga e da lì poi era tutto un po’ mosso e sono scivolata. Si guarda avanti? È l’unica cosa da fare inutile piangersi addosso”.

Tra la giovani, fa meglio di tutte l’esordiente Lara Della Mea che ha chiuso al 43° posto a 4″98 dalla Brignone, mentre l’altra debuttante Elena Sandulli ha concluso la prova con il 55° tempo a +6″17. Roberta Midali e Luisa Bertani occupano rispettivamente la 47esima e la 62esima posizione.

Ecco le 30 qualificate alla seconda manche con i rispettivi tempi.

1 BRIGNONE Federica  1990  ITA 58″71
2 REBENSBURG Viktoria  1989  GER 58″95
3 WORLEY Tessa  1989  FRA 59″11
4 SHIFFRIN Mikaela  1995  USA 59″31
5 MOWINCKEL Ragnhild  1992  NOR 59″61
6 BRUNNER Stephanie  1994  AUT 59″65
7 HOLDENER Wendy  1993  SUI 1’00″43
8 LYSDAHL Kristin  1996  NOR 1’00″58
9 HECTOR Sara  1992  SWE 1’00″62
10 GUT Lara  1991  SUI 1’00″66
11 HANSDOTTER Frida  1985  SWE 1’00″73
12 MUGNIER Adeline  1992  FRA 1’01″07
13 HAUGEN Kristine Gjelsten  1992  NOR 1’01″14
14 HROVAT Meta  1998  SLO 1’01″16
15 GISIN Michelle  1993  SUI 1’01″19
16 RESCH Stephanie  1995  1’01″26
17 VEITH Anna  1989  AUT 1’01″31
18 SCHILD Bernadette  1990  AUT 1’01″32
19 VLHOVA Petra  1995  SVK 1’01″33
20 WEIRATHER Tina  1989  LIE 1’01″77
21 LIENSBERGER Katharina  1997  AUT 1’01″79
21 CURTONI Irene  1985  ITA 1’01″79
23 BARIOZ Taina  1988  FRA 1’01″81
24 GRENIER Valerie  1996  CAN 1’01″85
24 STJERNESUND Thea Louise  1996  NOR 1’01″85
26 TRUPPE Katharina AUT 1996 1’01″97
27 ANDO Asa  1996  JPN 1’02″06
28 HAASER Ricarda  1993  AUT 1’02″13
29 ISHIKAWA Haruna  1994  JPN 1’02″14
29 BREM Eva-Maria  1988  AUT 1’02″14

Le altre azzurre:

43 DELLA MEA Lara 1999 ITA 1’03″69
47 MIDALI Roberta 1996 ITA 1’03″91
55 SANDULLI Elena 2000 ITA 1’04″88
62 BERTANI Luisa Matilde Maria  1996  ITA 1’05″84
– BASSINO Marta  1996  ITA DNF
– MARSAGLIA Francesca  1990  ITA DNF
– PICHLER Karoline  1994  ITA DNF

La prima manche di Sölden: Brignone più forte di tutte

27 Ottobre 2018

La Coppa del mondo comincia col piede giusto per Federica Brignone: partita col pettorale numero 1 nel gigante di Sölden, ha chiuso al comando la prima manche, sciando alla grande e mettendosi temporaneamente alle spalle tutte le sue avversarie con il tempo di 58″71, nonostante i soli 18 giorni di allenamento sulle gambe dopo l’infortunio subito il 10 agosto.

Le difficili condizioni meteo, con la forte nevicata che si è abbattuta sul ghiacciaio del Rettenbach, hanno costretto gli organizzatori ad “abbassare” leggermente la partenza evitando la prima parte in piano. Così è sul muro iniziale e poi nella parte finale che la Brignone ha fatto la differenza.

Mikaela Shiffrin, campionessa olimpica in carica nella specialità, ha sciato immediatamente dopo la Brignone e nei primi intermedi ha subito perso terreno recuperando parzialmente solo nella parte finale del tracciato, ma chiudendo comunque distante 60 centesimi dall’azzurra. È accaduto lo stesso a gran parte delle atlete migliori, da Tessa Worley (terza a 40 centesimi) a Ragnhild Mowinckel (quinta a 90 centesimi).

Al contrario la tedesca Rebensburg, detentrice della coppa di specialità, è rimasta davanti alla Brignone nei primi tre intermedi arrivando anche a -19 centesimi, ma sul piano finale ha rallentato la propria azione finendo 24 centesimi dietro. Per il distacco non altissimo e per la sua qualità sarà l’avversaria più pericolosa per Federica nella seconda manche.

“La verità è che non me l’aspettavo – ha commentato Federica Brignone al termine della prima manche -. Oggi ci sono condizioni molto difficili, non si vede molto bene, la pista è bella e ghiacciata, però è tutta non omogenea, continua a muoversi, per cui il feeling sotto lo sci non è di stabilità ed è difficile lasciare le punte in giù. È quello che ho cercato di fare, ho cercato di sfruttare il numero 1 e ho cercato di spingere, mi sono sentita davvero malissimo. Nella seconda manche non avrò più il numero 1, ma il numero 30: dovrò aggiustare un po’ le linee, non potrò fare quello che voglio, ma cercherò di attaccare da cima in fondo, è un’occasione da prendersi. Come va, va: come ho detto ieri per me è già un risultato essere qui alla partenza” 

Non è andata benissimo alle altre azzurre del primo e del secondo gruppo: Irene Curtoni è finita a oltre tre secondi dalla Brignone riuscendo comunque a qualificarsi per la seconda manche con il 21° tempo, Marta Bassino e Francesca Marsaglia (al rientro dopo il lungo stop) non sono riuscite a concludere la prova, come del resto anche Karoline Pichler (che era ferma da due anni). “Purtroppo per me è finita subito, sono decisamente arrabbiata – ha spiegato la Bassino -. Non ho niente da dire perché ho fatto davvero poche porte. Credo di aver girato un po’ i piedi perché ero un filo lunga e da lì poi era tutto un po’ mosso e sono scivolata. Si guarda avanti? È l’unica cosa da fare inutile piangersi addosso”.

Tra la giovani, fa meglio di tutte l’esordiente Lara Della Mea che ha chiuso al 43° posto a 4″98 dalla Brignone, mentre l’altra debuttante Elena Sandulli ha concluso la prova con il 55° tempo a +6″17. Roberta Midali e Luisa Bertani occupano rispettivamente la 47esima e la 62esima posizione.

Ecco le 30 qualificate alla seconda manche con i rispettivi tempi.

1 BRIGNONE Federica  1990  ITA 58″71
2 REBENSBURG Viktoria  1989  GER 58″95
3 WORLEY Tessa  1989  FRA 59″11
4 SHIFFRIN Mikaela  1995  USA 59″31
5 MOWINCKEL Ragnhild  1992  NOR 59″61
6 BRUNNER Stephanie  1994  AUT 59″65
7 HOLDENER Wendy  1993  SUI 1’00″43
8 LYSDAHL Kristin  1996  NOR 1’00″58
9 HECTOR Sara  1992  SWE 1’00″62
10 GUT Lara  1991  SUI 1’00″66
11 HANSDOTTER Frida  1985  SWE 1’00″73
12 MUGNIER Adeline  1992  FRA 1’01″07
13 HAUGEN Kristine Gjelsten  1992  NOR 1’01″14
14 HROVAT Meta  1998  SLO 1’01″16
15 GISIN Michelle  1993  SUI 1’01″19
16 RESCH Stephanie  1995  1’01″26
17 VEITH Anna  1989  AUT 1’01″31
18 SCHILD Bernadette  1990  AUT 1’01″32
19 VLHOVA Petra  1995  SVK 1’01″33
20 WEIRATHER Tina  1989  LIE 1’01″77
21 LIENSBERGER Katharina  1997  AUT 1’01″79
21 CURTONI Irene  1985  ITA 1’01″79
23 BARIOZ Taina  1988  FRA 1’01″81
24 GRENIER Valerie  1996  CAN 1’01″85
24 STJERNESUND Thea Louise  1996  NOR 1’01″85
26 TRUPPE Katharina AUT 1996 1’01″97
27 ANDO Asa  1996  JPN 1’02″06
28 HAASER Ricarda  1993  AUT 1’02″13
29 ISHIKAWA Haruna  1994  JPN 1’02″14
29 BREM Eva-Maria  1988  AUT 1’02″14

Le altre azzurre:

43 DELLA MEA Lara 1999 ITA 1’03″69
47 MIDALI Roberta 1996 ITA 1’03″91
55 SANDULLI Elena 2000 ITA 1’04″88
62 BERTANI Luisa Matilde Maria  1996  ITA 1’05″84
– BASSINO Marta  1996  ITA DNF
– MARSAGLIA Francesca  1990  ITA DNF
– PICHLER Karoline  1994  ITA DNF