Serra e la Coppa Europa: “Lavoriamo nella fabbrica delle curve”

17 Luglio 2012

Alessandro Serra è ormai un capitano di lungo corso per gli azzurri della Coppa Europa. Anche quest’anno dalla squadra da lui condotta si preparano a spiccare il volo verso la Coppa del mondo almeno tre atleti (per ora): Roberto Nani, Luca De Aliprandini e Riccardo Tonetti. Serra ha portato tutti (ma proprio tutti) in raduno a Landgraaf, nel gelido capannone dove si macinano curve su curve e si può affinare la tecnica.
“Questa pista è la fabbrica delle curve”, dice Serra, “qui si può affinare la pura tecnica e non tanto per gli specialisti dello slalom, più abituati ad avere a che fare con le variabili delle piste vere, quanto per i non specialisti che – in assenza totale di vento, buche, eccetera, riescono a concentrarsi al massimo sul gesto tecnico. Non è un caso che i tempi migliori, qui, li faccia Patscheider”.

“Sono soddisfatto del lavoro che stiamo facendo perché non ci sono grandi differenze di tempi fra i migliori e gli ultimi. Sono tutti molto vicini e mirano ad affinare sempre più il gesto. Qui si macinano 16 giri al giorno e quando si riparte per l’Italia si sono incamerate 1500 curve. E’ un lavoro che va fatto. Forse un po’ noioso, ma indispensabile”.

“In squadra stanno lavorando tutti molto seriamente, con alcune differenze”, continua Serra. “Nani e De Aliprandini sono già concentrati sul Sud America, dove sanno di dover partire molto forte per essere fin dai primi giorni attaccati agli azzurri della squadra A e far rendere così al massimo i venti giorni di allenamento in Argentina. Per gli altri il lavoro è un continuo work in progress: da qui alle gare c’è ancora molto da fare, in particolare adattarsi ai nuovi sci da gigante”.
Squadra che vince non si cambia, anche se qualcosa è cambiato nella Coppa Europa maschile. “Cesare Pastore è passato alla Coppa del mondo ed è arrivato Manuel Pescollderungg, però l’impostazione è la stessa dell’anno scorso, imperniata sulla continuità tecnica nello slalom. Manuel è giovane e dobbiamo ancora completare l’affiatamento, ma sono molto soddisfatto e sono sicuro che i risultati non mancheranno”.

Serra e la Coppa Europa: “Lavoriamo nella fabbrica delle curve”

17 Luglio 2012

Alessandro Serra è ormai un capitano di lungo corso per gli azzurri della Coppa Europa. Anche quest’anno dalla squadra da lui condotta si preparano a spiccare il volo verso la Coppa del mondo almeno tre atleti (per ora): Roberto Nani, Luca De Aliprandini e Riccardo Tonetti. Serra ha portato tutti (ma proprio tutti) in raduno a Landgraaf, nel gelido capannone dove si macinano curve su curve e si può affinare la tecnica.
“Questa pista è la fabbrica delle curve”, dice Serra, “qui si può affinare la pura tecnica e non tanto per gli specialisti dello slalom, più abituati ad avere a che fare con le variabili delle piste vere, quanto per i non specialisti che – in assenza totale di vento, buche, eccetera, riescono a concentrarsi al massimo sul gesto tecnico. Non è un caso che i tempi migliori, qui, li faccia Patscheider”.

“Sono soddisfatto del lavoro che stiamo facendo perché non ci sono grandi differenze di tempi fra i migliori e gli ultimi. Sono tutti molto vicini e mirano ad affinare sempre più il gesto. Qui si macinano 16 giri al giorno e quando si riparte per l’Italia si sono incamerate 1500 curve. E’ un lavoro che va fatto. Forse un po’ noioso, ma indispensabile”.

“In squadra stanno lavorando tutti molto seriamente, con alcune differenze”, continua Serra. “Nani e De Aliprandini sono già concentrati sul Sud America, dove sanno di dover partire molto forte per essere fin dai primi giorni attaccati agli azzurri della squadra A e far rendere così al massimo i venti giorni di allenamento in Argentina. Per gli altri il lavoro è un continuo work in progress: da qui alle gare c’è ancora molto da fare, in particolare adattarsi ai nuovi sci da gigante”.
Squadra che vince non si cambia, anche se qualcosa è cambiato nella Coppa Europa maschile. “Cesare Pastore è passato alla Coppa del mondo ed è arrivato Manuel Pescollderungg, però l’impostazione è la stessa dell’anno scorso, imperniata sulla continuità tecnica nello slalom. Manuel è giovane e dobbiamo ancora completare l’affiatamento, ma sono molto soddisfatto e sono sicuro che i risultati non mancheranno”.