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- Sport e Salute rende noti i contributi alle Federazioni, alla FISI lo stesso importo dello scorso anno. Roda: “Questa volta non ci sto, non c’è meritocrazia”
Sport e Salute rende noti i contributi alle Federazioni, alla FISI lo stesso importo dello scorso anno. Roda: “Questa volta non ci sto, non c’è meritocrazia”
Sport e Salute ha reso noti gli importi dei contributi alle Federazioni per il 2022, che sono aumentati complessivamente rispetto all’anno passato e ammontano a 288 milioni di euro totali. Per la Federazione Italiana Sport Invernali, invece, lo stanziamento è uguale a quello ricevuto lo scorso anno.
Immediata è la reazione del Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Flavio Roda. “Questa volta non posso accettare che la FISI venga penalizzata – ha commentato il Presidente FISI -. Se i contributi complessivi aumentano, ma a noi viene attribuita la stessa cifra dello scorso anno, significa che in percentuale ci vengono dati meno soldi. Faccio davvero fatica a capire il criterio”.
“Noi sosteniamo tutta l’attività, da quella dei piccoli all’alto livello – ha proseguito Roda -, usciamo da un anno drammatico a causa della pandemia, che ha richiesto esborsi maggiori per mantenere tutti in sicurezza. Abbiamo anche dato contributi agli Sci Club, perché potessero ripartire con l’attività. Come premio, Sport e Salute non ci riconosce nulla in più”.
“Siamo nell’anno olimpico – ha detto ancora Roda -, abbiamo entrambi i portabandiera a Pechino 2022, segno che i successi della FISI sono di altissimo livello, i nostri atleti sono su tutti i giornali perché vincono quasi tutte le gare di livello internazionale, abbiamo giovani in crescita, sono in arrivo le Olimpiadi in Italia. Si continua a parlare di meritocrazia, ma guardando alla distribuzione dei contributi mi pare che i criteri siano altri”.
“Sono anni che mi batto – ha proseguito Roda – perché la FISI abbia il rango che le spetta nell’ambito delle Federazioni, ma ancora non è così. Questa volta non lo posso accettare e farò di tutto perché i contributi siano modificati. Ricordo che la Federazione Italiana Sport Invernali rappresenta ben 15 discipline, di cui ben 10 olimpiche e prepara gli atleti che costituiscono l’80% dei Giochi Olimpici Invernali. Nella nostra storia abbiamo vinto 106 medaglie olimpiche; nell’ultima edizione in Corea, i nostri atleti si sono messi al collo sei medaglie, di cui due d’oro, tra cui la prima della storia nella discesa femminile. Chiedo ai vertici di Sport e Salute cosa dobbiamo fare di più per avere la considerazione che ci spetta?”
Sport e Salute rende noti i contributi alle Federazioni, alla FISI lo stesso importo dello scorso anno. Roda: “Questa volta non ci sto, non c’è meritocrazia”
Sport e Salute ha reso noti gli importi dei contributi alle Federazioni per il 2022, che sono aumentati complessivamente rispetto all’anno passato e ammontano a 288 milioni di euro totali. Per la Federazione Italiana Sport Invernali, invece, lo stanziamento è uguale a quello ricevuto lo scorso anno.
Immediata è la reazione del Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Flavio Roda. “Questa volta non posso accettare che la FISI venga penalizzata – ha commentato il Presidente FISI -. Se i contributi complessivi aumentano, ma a noi viene attribuita la stessa cifra dello scorso anno, significa che in percentuale ci vengono dati meno soldi. Faccio davvero fatica a capire il criterio”.
“Noi sosteniamo tutta l’attività, da quella dei piccoli all’alto livello – ha proseguito Roda -, usciamo da un anno drammatico a causa della pandemia, che ha richiesto esborsi maggiori per mantenere tutti in sicurezza. Abbiamo anche dato contributi agli Sci Club, perché potessero ripartire con l’attività. Come premio, Sport e Salute non ci riconosce nulla in più”.
“Siamo nell’anno olimpico – ha detto ancora Roda -, abbiamo entrambi i portabandiera a Pechino 2022, segno che i successi della FISI sono di altissimo livello, i nostri atleti sono su tutti i giornali perché vincono quasi tutte le gare di livello internazionale, abbiamo giovani in crescita, sono in arrivo le Olimpiadi in Italia. Si continua a parlare di meritocrazia, ma guardando alla distribuzione dei contributi mi pare che i criteri siano altri”.
“Sono anni che mi batto – ha proseguito Roda – perché la FISI abbia il rango che le spetta nell’ambito delle Federazioni, ma ancora non è così. Questa volta non lo posso accettare e farò di tutto perché i contributi siano modificati. Ricordo che la Federazione Italiana Sport Invernali rappresenta ben 15 discipline, di cui ben 10 olimpiche e prepara gli atleti che costituiscono l’80% dei Giochi Olimpici Invernali. Nella nostra storia abbiamo vinto 106 medaglie olimpiche; nell’ultima edizione in Corea, i nostri atleti si sono messi al collo sei medaglie, di cui due d’oro, tra cui la prima della storia nella discesa femminile. Chiedo ai vertici di Sport e Salute cosa dobbiamo fare di più per avere la considerazione che ci spetta?”