SUBITO MEDAGLIA CON VITTOZZI, WIERER, HOFER E WINDISCH: I MONDIALI DI OESTERSUND SI APRONO CON IL BRONZO DELLA STAFFETTA MISTA

07 Marzo 2019

Subito medaglia. I Mondiali di biathlon si aprono con il bronzo della staffetta mista, con i fantastici quattro di PyeongChang che salgono ancora sul podio. Sono Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch, che ripetono lo stesso risultato dell’anno scorso alle Olimpiadi e quello ottenuto a inizio stagione a Pokljuka, in Coppa del mondo. Mai in questa gara gli azzurri erano riusciti ad arrivare tra i primi tre nella rassegna iridata e stavolta non serve una volata finale come ai Giochi, anche se i brividi non sono mancati a causa dei 14 errori complessivi (nessuno della Vittozzi). L’oro è andato alla squadra più forte, la Norvegia di Marte Olsbu Roeiseland, Tiril Eckhoff, Johannes Boe e Vetle Christiansen, mentre l’argento l’ha guadagnato la Germania di Vanessa Hinz, Denise Herrmann, Arnd Peiffer e Benedikt Doll, con l’influenzata Laura Dahlmeier che ha preferito non partecipare. Solo ottava la Francia di Martin Fourcade: ha sbagliato anche lui, ma ormai i suoi compagni avevano compromesso la gara.

La nostra gara è cominciata con una prima frazione di Lisa Vittozzi esaltante. Dopo un chilometro dietro Vanessa Hinz, la sappadina prende presto il comando della corsa, anche perché i suoi sci in discesa sembrano fare la differenza. Poi, in realtà, è lei a farla al tiro, prima a terra e poi in piedi, non solo trovando lo zero, ma anche e soprattutto con range time da favola. È così che costruisce il proprio vantaggio, anche se la norvegese Marte Olsbu Roeiseland, principale rivale delle azzurre in Coppa del mondo, è strepitosa nel fondo, al punto da recuperare 8 secondi tra il primo e il secondo poligono e 19 nell’ultimo giro sugli sci. In ogni caso la norvegese passa dietro, con 4 secondi di distacco, mentre la svedese Persson ne accumula 16 di distacco, la tedesca Hinz quasi 30 e la francese Anais Chevalier sprofonda a 1’18”, in 15esima posizione.

Dorothea Wierer ha rivali formidabili sugli sci nella propria frazione, arriva al primo poligono insieme alla norvegese Tiril Eckhoff e prova a fare la differenza sparando rapidamente, ma commette subito due errori, poi sfrutta bene le ricariche e riparte insieme all’avversaria e alla tedesca Herrmann. L’altoatesina ha il merito di tenere il passo delle altre, così rende di fatto ininfluenti i due bersagli mancati anche in piedi e dà il cambio in terza posizione, attaccata a Germania e Norvegia.

Lukas Hofer ha il durissimo compito di dover gareggiare con Johannes Boe e gli sta incollato, insieme al tedesco Arnd Peiffer, fino al primo poligono. I primi quattro colpi andati a segno danno l’illusione che l’azzurro possa continuare la sua corsa insieme ai big, ma sbaglia all’ultimo bersaglio e non sfrutta la prima ricarica, così accumula 18 secondi di ritardo. L’altoatesino fa altri tre errori, uno dietro l’altro, nella serie in piedi, ed è bravissimo, anche rischiando, a evitare il giro di penalità. Così resta davanti a Repubblica Ceca, Russia e Svezia e arriva al cambio con 56″ di ritardo da Boe e 34 secondi di vantaggio sul quarto, il ceco Moravec.

Quando raccoglie il “testimone”, Dominik Windisch sa che il suo compito è conservare la posizione, perché rimontare sulla coppia di testa è praticamente impossibile. Sugli sci dimostra di avere una condizione ben diversa da quella di inizio stagione, al tiro ha il merito di sfruttare la ricariche e tenere a distanza i rivali. Fa lo stesso, a terra (con due errori) e poi in piedi, dove in realtà ha bisogno di una ricarica supplementare per evitare il giro di penalità. Alla fine copre i cinque bersagli quando Samuelsson e Loginov hanno appena cominciato a sparare, così può ripartire senza affanni e arrivare al traguardo con il sorriso a 1’09” dal norvegese Christiansen. Considerando che le gare di Oestersund valgono anche per la Coppa del mondo, è la diciannovesima tappa consecutiva in cui l’Italia sale sul podio. I nostri Mondiali sono cominciati nel modo migliore e alle 16.15 di venerdì 8 marzo, nel giorno della festa della donna, c’è la sprint femminile, dove Lisa Vittozzi, oggi infallibile, partirà per la prima volta in carriera con il pettorale giallo di leader della generale, più quello rosso per il primato nella classifica di specialità. E la consapevolezza di avere una medaglia in più in bacheca.

Ordine d’arrivo staffetta mista Mondiali Oestersund (Swe)
1. NORVEGIA (ROEISELAND Marte Olsbu/ECKHOFF Tiril/BOE Johannes Tignes/CHRISTIANSEN Vetle Sjastad) 1:17:41.4 (0+7)
2. GERMANIA (HINZ Vanessa/HERRMANN Denise/PEIFFER Arnd/DOLL Benedikt) +13.1 (0+14)
3. ITALIA (VITTOZZI Lisa/WIERER Dorothea/HOFER Lukas/WINDISCH Dominik) +1:09.6 (0+14)
4. RUSSIA +1:32.4 (0+8)
5. SVEZIA +1:35.3 (0+10)
6. REPUBBLICA CECA +1:51.3 (0+3)
7. UCRAINA +2:27.2 (0+10)
8. FRANCIA +2:41.2 (0+15)
9. POLONIA +2:48.8 (0+4)
10. FINLANDIA +2:53.2 (0+5)

Festa StaffettaMista Oestersund

SUBITO MEDAGLIA CON VITTOZZI, WIERER, HOFER E WINDISCH: I MONDIALI DI OESTERSUND SI APRONO CON IL BRONZO DELLA STAFFETTA MISTA

07 Marzo 2019

Subito medaglia. I Mondiali di biathlon si aprono con il bronzo della staffetta mista, con i fantastici quattro di PyeongChang che salgono ancora sul podio. Sono Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch, che ripetono lo stesso risultato dell’anno scorso alle Olimpiadi e quello ottenuto a inizio stagione a Pokljuka, in Coppa del mondo. Mai in questa gara gli azzurri erano riusciti ad arrivare tra i primi tre nella rassegna iridata e stavolta non serve una volata finale come ai Giochi, anche se i brividi non sono mancati a causa dei 14 errori complessivi (nessuno della Vittozzi). L’oro è andato alla squadra più forte, la Norvegia di Marte Olsbu Roeiseland, Tiril Eckhoff, Johannes Boe e Vetle Christiansen, mentre l’argento l’ha guadagnato la Germania di Vanessa Hinz, Denise Herrmann, Arnd Peiffer e Benedikt Doll, con l’influenzata Laura Dahlmeier che ha preferito non partecipare. Solo ottava la Francia di Martin Fourcade: ha sbagliato anche lui, ma ormai i suoi compagni avevano compromesso la gara.

La nostra gara è cominciata con una prima frazione di Lisa Vittozzi esaltante. Dopo un chilometro dietro Vanessa Hinz, la sappadina prende presto il comando della corsa, anche perché i suoi sci in discesa sembrano fare la differenza. Poi, in realtà, è lei a farla al tiro, prima a terra e poi in piedi, non solo trovando lo zero, ma anche e soprattutto con range time da favola. È così che costruisce il proprio vantaggio, anche se la norvegese Marte Olsbu Roeiseland, principale rivale delle azzurre in Coppa del mondo, è strepitosa nel fondo, al punto da recuperare 8 secondi tra il primo e il secondo poligono e 19 nell’ultimo giro sugli sci. In ogni caso la norvegese passa dietro, con 4 secondi di distacco, mentre la svedese Persson ne accumula 16 di distacco, la tedesca Hinz quasi 30 e la francese Anais Chevalier sprofonda a 1’18”, in 15esima posizione.

Dorothea Wierer ha rivali formidabili sugli sci nella propria frazione, arriva al primo poligono insieme alla norvegese Tiril Eckhoff e prova a fare la differenza sparando rapidamente, ma commette subito due errori, poi sfrutta bene le ricariche e riparte insieme all’avversaria e alla tedesca Herrmann. L’altoatesina ha il merito di tenere il passo delle altre, così rende di fatto ininfluenti i due bersagli mancati anche in piedi e dà il cambio in terza posizione, attaccata a Germania e Norvegia.

Lukas Hofer ha il durissimo compito di dover gareggiare con Johannes Boe e gli sta incollato, insieme al tedesco Arnd Peiffer, fino al primo poligono. I primi quattro colpi andati a segno danno l’illusione che l’azzurro possa continuare la sua corsa insieme ai big, ma sbaglia all’ultimo bersaglio e non sfrutta la prima ricarica, così accumula 18 secondi di ritardo. L’altoatesino fa altri tre errori, uno dietro l’altro, nella serie in piedi, ed è bravissimo, anche rischiando, a evitare il giro di penalità. Così resta davanti a Repubblica Ceca, Russia e Svezia e arriva al cambio con 56″ di ritardo da Boe e 34 secondi di vantaggio sul quarto, il ceco Moravec.

Quando raccoglie il “testimone”, Dominik Windisch sa che il suo compito è conservare la posizione, perché rimontare sulla coppia di testa è praticamente impossibile. Sugli sci dimostra di avere una condizione ben diversa da quella di inizio stagione, al tiro ha il merito di sfruttare la ricariche e tenere a distanza i rivali. Fa lo stesso, a terra (con due errori) e poi in piedi, dove in realtà ha bisogno di una ricarica supplementare per evitare il giro di penalità. Alla fine copre i cinque bersagli quando Samuelsson e Loginov hanno appena cominciato a sparare, così può ripartire senza affanni e arrivare al traguardo con il sorriso a 1’09” dal norvegese Christiansen. Considerando che le gare di Oestersund valgono anche per la Coppa del mondo, è la diciannovesima tappa consecutiva in cui l’Italia sale sul podio. I nostri Mondiali sono cominciati nel modo migliore e alle 16.15 di venerdì 8 marzo, nel giorno della festa della donna, c’è la sprint femminile, dove Lisa Vittozzi, oggi infallibile, partirà per la prima volta in carriera con il pettorale giallo di leader della generale, più quello rosso per il primato nella classifica di specialità. E la consapevolezza di avere una medaglia in più in bacheca.

Ordine d’arrivo staffetta mista Mondiali Oestersund (Swe)
1. NORVEGIA (ROEISELAND Marte Olsbu/ECKHOFF Tiril/BOE Johannes Tignes/CHRISTIANSEN Vetle Sjastad) 1:17:41.4 (0+7)
2. GERMANIA (HINZ Vanessa/HERRMANN Denise/PEIFFER Arnd/DOLL Benedikt) +13.1 (0+14)
3. ITALIA (VITTOZZI Lisa/WIERER Dorothea/HOFER Lukas/WINDISCH Dominik) +1:09.6 (0+14)
4. RUSSIA +1:32.4 (0+8)
5. SVEZIA +1:35.3 (0+10)
6. REPUBBLICA CECA +1:51.3 (0+3)
7. UCRAINA +2:27.2 (0+10)
8. FRANCIA +2:41.2 (0+15)
9. POLONIA +2:48.8 (0+4)
10. FINLANDIA +2:53.2 (0+5)

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