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Un treno chiamato Paris: “La fiducia è in crescita, mi rimangono ancora due obiettivi in questa stagione”
Il treno della Val d’Ultimo è definitivamente tornato. Dopo il secondo posto nella discesa coreana di Jeongseon e il secondo posto nella combinata di venerdì a Chamonix, Dominik Paris torna a riassaporare il gusto della vittoria nella sua specialità preferita a distanza di oltre due anni dall’ultimo trionfo risalente a Lake Louise nel novembre 2013, sulla pista che nel 2011 gli regalò invece il primo podio in carriera. “Evidentemente è una pista che mi porta fortuna – esordisce il ventisettenne della Val d’Ultimo -. Sono molto contento perchè sono riuscito a fare molto bene su una pista dove non bisogna sbagliare perchè non c’è margine per recuperare. Rispetto ad inizio stagione è aumentata la fiducia in me stesso, del resto fino a settimana scorsa mi mancavano i podi ma i piazzamenti c’erano, altrimenti non sarei quinto in classifica generale. E’ salito il mio livello e adesso guardo con curiosità alle prossime gare”. Gli obiettivi nel breve periodo sono due: raggiungere Herbert Plank al secondo posto nella classifica dei plurivittoriosi italiani in discesa (gli manca un successo) e conquistare un posto sul podio nella classifica finale di specialità quando mancano due gare alla conclusione. “ma prima c’è il supergigante di Hinterstoder, una pista particolarmente tecnica, sono curioso di vedere se riesco ad adattarmi, per questo motivo vado ad allenarmi settimana prossima a Pozza di Fassa. Poi penseremo alla Norvegia e alle piste di Kvitfjell, che mi piacciono molto”.
Un treno chiamato Paris: “La fiducia è in crescita, mi rimangono ancora due obiettivi in questa stagione”
Il treno della Val d’Ultimo è definitivamente tornato. Dopo il secondo posto nella discesa coreana di Jeongseon e il secondo posto nella combinata di venerdì a Chamonix, Dominik Paris torna a riassaporare il gusto della vittoria nella sua specialità preferita a distanza di oltre due anni dall’ultimo trionfo risalente a Lake Louise nel novembre 2013, sulla pista che nel 2011 gli regalò invece il primo podio in carriera. “Evidentemente è una pista che mi porta fortuna – esordisce il ventisettenne della Val d’Ultimo -. Sono molto contento perchè sono riuscito a fare molto bene su una pista dove non bisogna sbagliare perchè non c’è margine per recuperare. Rispetto ad inizio stagione è aumentata la fiducia in me stesso, del resto fino a settimana scorsa mi mancavano i podi ma i piazzamenti c’erano, altrimenti non sarei quinto in classifica generale. E’ salito il mio livello e adesso guardo con curiosità alle prossime gare”. Gli obiettivi nel breve periodo sono due: raggiungere Herbert Plank al secondo posto nella classifica dei plurivittoriosi italiani in discesa (gli manca un successo) e conquistare un posto sul podio nella classifica finale di specialità quando mancano due gare alla conclusione. “ma prima c’è il supergigante di Hinterstoder, una pista particolarmente tecnica, sono curioso di vedere se riesco ad adattarmi, per questo motivo vado ad allenarmi settimana prossima a Pozza di Fassa. Poi penseremo alla Norvegia e alle piste di Kvitfjell, che mi piacciono molto”.