Universiade Trentino 2013, argento per March

19 Dicembre 2013

Doppio oro austriaco nel gigante parallelo di snowboard della Winter Universiade Trentino 2013 al termine di una gara di altissimo livello tra atleti di Coppa del Mondo disputata sul pendio della pista Palon del Monte Bondone. Nella gara femminile, la 27enne Julia Dujmovits ha preceduto la connazionale Sabine Shoeffmann, mentre Sebastian Kislinger ha battuto l’italiano Aaron March nella finale per l’oro maschile. Terzi posti per la tedesca Selina Joerg – che si conferma così sul podio dopo l’oro conquistato in Turchia due anni fa – e lo sloveno Tim Mastnak.

Lungo i quasi 600 metri del tracciato (25 porte) con poco meno di 200 metri di dislivello, non sono mancati i colpi di scena, complice anche la nebbia, una difficoltà in più per gli atleti in gara. La delusa di giornata è la fuoriclasse svizzera Patrizia Kummer, che si è dovuta accontentare del quarto posto dopo essere stata battuta dall’austriaca Schoeffmann in semifinale, per continuare con l’italiana Corinna Boccaccini, eliminata negli ottavi e decima assoluta. Lo stesso azzurro Aaron March (atleta che vanta otto podi in Coppa del Mondo) puntava al bersaglio grosso e alla medaglia d’oro, ma non è riuscito ad interpretare al meglio il tracciato di gara, riuscendo ad acciuffare la finale per una manciata di centesimi contro il coreano Kim, che l’aveva preceduto nella prima manche della semifinale.

Nella finalissima per l’oro, il 27enne altoatesino March – iscritto all’Università di Innsbruck e comunque soddisfatto per la sua medaglia d’argento – si è dovuto arrendere al 25enne austriaco Kislinger, che si è imposto piuttosto nettamente con 57 centesimi di vantaggio. “Sono contento, nonostante il secondo posto – ha dichiarato alla fien March -. Alcuni dei concorrenti di oggi erano veramente forti, come Sebastian, ad esempio. Lo incontrerò di nuovo in Coppa del Mondo. Nelle qualifiche ho fatto un errore imperdonabile perché sono quasi scivolato fuori dal tracciato. La pista era davvero impegnativa: non a caso numerosi atleti sono caduti”.

Universiade Trentino 2013, argento per March

19 Dicembre 2013

Doppio oro austriaco nel gigante parallelo di snowboard della Winter Universiade Trentino 2013 al termine di una gara di altissimo livello tra atleti di Coppa del Mondo disputata sul pendio della pista Palon del Monte Bondone. Nella gara femminile, la 27enne Julia Dujmovits ha preceduto la connazionale Sabine Shoeffmann, mentre Sebastian Kislinger ha battuto l’italiano Aaron March nella finale per l’oro maschile. Terzi posti per la tedesca Selina Joerg – che si conferma così sul podio dopo l’oro conquistato in Turchia due anni fa – e lo sloveno Tim Mastnak.

Lungo i quasi 600 metri del tracciato (25 porte) con poco meno di 200 metri di dislivello, non sono mancati i colpi di scena, complice anche la nebbia, una difficoltà in più per gli atleti in gara. La delusa di giornata è la fuoriclasse svizzera Patrizia Kummer, che si è dovuta accontentare del quarto posto dopo essere stata battuta dall’austriaca Schoeffmann in semifinale, per continuare con l’italiana Corinna Boccaccini, eliminata negli ottavi e decima assoluta. Lo stesso azzurro Aaron March (atleta che vanta otto podi in Coppa del Mondo) puntava al bersaglio grosso e alla medaglia d’oro, ma non è riuscito ad interpretare al meglio il tracciato di gara, riuscendo ad acciuffare la finale per una manciata di centesimi contro il coreano Kim, che l’aveva preceduto nella prima manche della semifinale.

Nella finalissima per l’oro, il 27enne altoatesino March – iscritto all’Università di Innsbruck e comunque soddisfatto per la sua medaglia d’argento – si è dovuto arrendere al 25enne austriaco Kislinger, che si è imposto piuttosto nettamente con 57 centesimi di vantaggio. “Sono contento, nonostante il secondo posto – ha dichiarato alla fien March -. Alcuni dei concorrenti di oggi erano veramente forti, come Sebastian, ad esempio. Lo incontrerò di nuovo in Coppa del Mondo. Nelle qualifiche ho fatto un errore imperdonabile perché sono quasi scivolato fuori dal tracciato. La pista era davvero impegnativa: non a caso numerosi atleti sono caduti”.