Universiade Trentino 2013, promossa

11 Luglio 2014

E’ il più grande evento sportivo mai ospitato in Trentino e il maggiore previsto in Italia sino almeno al 2020, ma è stato anche un grande momento di promozione per l’immagine di questo spicchio di Alpi racchiuso tra il Lago di Garda e le Dolomiti nonché un’occasione ideale per fare sistema, mettendo in diretta connessione mondi e professionalità che costituiscono uno dei patrimoni di questa Provincia autonoma.

La XXVI Winter Universiade 2013 ha rappresento un grande successo per l’immagine del Trentino grazie ad una organizzazione capace di enfatizzare sport e cultura, turismo e ambiente, esperienza e gioventù, tradizione e modernità, storia e innovazione. Lo hanno sottolineato Tiziano Mellarini (assessore allo Sport e Cultura del Trentino), Alessandro Andreatta (Sindaco di Trento), il prof. Paolo Bouquet (rappresentante del Rettore Da de Pretis) e Mauro Nasciutti (rappresentante del Cusi) – ovvero i rappresentanti dei quattro enti promotori di questa grande manifestazione – nell’ultimo atto ufficiale della macchina organizzativa che ha coinvolto migliaia di persone (7.000 gli accrediti emessi) tra organizzatori puri, volontari, strutture della Provincia autonoma, degli enti funzionali, delle forze di polizia, delle società degli impianti, del mondo dello sport e dell’Università, degli enti locali e della cultura. Un mondo capace di muoversi con una sincronia impressionate e in grado di risolvere ogni problema.

“Un Trentino capace di fare sistema” ha ricordato il presidente C.O. Sergio Anesi nell’aprire la cerimonia ospitata alle cantine Rotari di Mezzocorona. Con il segretario generale Filippo Bazzanella ha illustrato il valore economico-sociale dell’Universiade ospitata in Trentino dall’11 al 21 dicembre dello scorso anno. In estrema sintesi bastano tre dati: investimento di 4,5 milioni di euro, indotto economico sul territorio stimato dalla società specializzata Deloitte in 14.5 milioni di euro e valorizzazione di immagine di 10 milioni di euro grazie con oltre mezzo miliardo di contatti nel mondo attraverso televisione, carta stampata e i siti di informazione Web. “Dati che ci consentono di dire che in proporzione al rapporto costi benefici è senza dubbio l’evento più positivo mai organizzato nella storia delle Universiadi – ha proseguito -, ma lo si può dire anche tra gli eventi invernali e con le dovute proporzioni anche rapportato a grandissimi eventi quali le olimpiadi. Non è un caso che siamo entrati in due importanti commissioni europee che stanno preparando dei documenti su temi legati allo sport, innovazione, industria e veniamo citati come un caso di studio”.

Anesi ha quindi ricordato l’appoggio dato all’Universiade dai presidenti Lorenzo Dellai, Alberto Pacher e Ugo Rossi, dall’ex assessore allo Sport Marta Dalmaso (oggi presente in sala) e dall’assessore Tiziano Mellarini, che oggi ne ha rilevato le competenze con quelle della Cultura.

“Una straordinaria macchina organizzativa sono le parole pronunciate dal presidente Fisu Jean Claude Gallien alla cerimonia di chiusura a Canazei per dare un senso alla nostra capacità di fare sistema – ha ricordato proprio l’assessore Mellarini -. Oggi le ricordo perchè fotografano perfettamente il valore del modello organizzativo culturale e sportivo del Trentino. Un patrimonio basato sulla sua capacità di fare sistema sia che si tratti del mondo dell’innovazione e ricerca, sia di quello sportivo e sia delle realtà culturali. Un modello che ci viene invidiato e che oggi è utilizzato per creare quelle sinergie capaci, ad esempio, di mettere in rete i luoghi coinvolti nelle manifestazioni connesse alla ricorrenza dei cento anni dello scoppio della Grande Guerra”

Il sindaco Andreatta ha definito l’Universiade una “sfida vinta per la promozione del Trentino, delle città e delle valli, dell’ambiente, della cultura e delle storia. Abbiamo guadagnato un grande prestigio internazionale – ha aggiunto -. Ora dobbiamo cercare di non disperdere questo grande patrimonio organizzativo che va utilizzato per altri eventi”.

Nasciutti ha quindi ricordato il ruolo del Cusi in campo nazionale e internazionale, che implementa sostanzialmente quello del Coni in ambito sportivo. Mentre il prof. Paolo Bouquet, sia in veste di vicepresidente del C.O. sia di rappresentante del Rettore De Pretis, impegnata fuori Trento per impegni istituzionali, ha evidenziato o l’apporto importante dato dall’Università che ha tra l’altro promosso cinque progetti di ricerca finanziati con 100.000 euro, ma ha anche seguito il Tour della Torcia in Italia e ha organizzato la Conferenza internazionale su sport e innovazione ospitata a Rovereto nell’immediata vigilia dell’Universiade, la Torcia e il braciere elettronico e a totale sostenibilità ambientale.

Al termine sono stati consegnati il Final Report realizzato per la Fisu, il Rapporto finale per i soci e il bilancio sociale. Poi le premiazioni di Anesi, Bazzanella, del Commissario del Governo Squarcina, degli sponsor e di Franco Nones. Al grande campione olimpico, ultimo tedoforo nella cerimonia inaugurale, è stata consegnata la fotografia che lo ritrae con la Genziana delle Alpi, la torcia ultratecnologica realizzata dal dipartimento di ingegneria dei materiali dell’Università di Trento.

Di seguito alcuni dati sull’organizzazione in pillole:

2.200 volontari coinvolti (età media 38 anni) , di cui 600 studenti, il 40% donne | Un milione l’investimento in formazione occupazione | 64 persone con contratto del C.O. di cui il 34% donne e il 41% con meno di 35 anni |23.813 buoni pasto distribuiti | 0 incidente di lavoro o infortuni |0 gare cancellate | 3.042 partecipanti alloggiati, con 31.298 pernottamenti | 6.959 accrediti emessi |90 interventi medici eseguiti (antidoping) |Nell’assistenza medica generale coinvolti 40 medici con 150 infermieri |78 cerimonie di premiazione con 30 eventi culturali |500 giornalisti accreditati |420mila mail inviate dall’Ufficio stampa nei giorni delle competizioni |523,5 milioni di contatti nel mondo attraverso carta stampata, televisione e siti di informazione web |4,5 milioni di euro l’investimento |14,6 milioni di euro l’indotto stimato per il Trentino | 10mln di euro il valore della Comunicazione nel mondo |400 i fornitori del C.O. di cui 80% del territorio | 32 i partner economici |2 milioni la spesa per l’acquisto di beni e servizi | 5 progetti di ricerca finanziati dall’Università di Trento con 100.000 euro |6 i cluster territoriali e 10 le località coinvolte |78 le medaglie d’oro assegnate | prima centrale unica per le emergenze nella storia del Trentino | 33.700 gli spettatori alle gare | 7.300 i partecipanti alle cerimonie di apertura e chiusura | 10.000 gli spettatori alle premiazioni | tre le app smartphone appositamente create per partecipanti e spettatori.

Universiade Trentino 2013, promossa

11 Luglio 2014

E’ il più grande evento sportivo mai ospitato in Trentino e il maggiore previsto in Italia sino almeno al 2020, ma è stato anche un grande momento di promozione per l’immagine di questo spicchio di Alpi racchiuso tra il Lago di Garda e le Dolomiti nonché un’occasione ideale per fare sistema, mettendo in diretta connessione mondi e professionalità che costituiscono uno dei patrimoni di questa Provincia autonoma.

La XXVI Winter Universiade 2013 ha rappresento un grande successo per l’immagine del Trentino grazie ad una organizzazione capace di enfatizzare sport e cultura, turismo e ambiente, esperienza e gioventù, tradizione e modernità, storia e innovazione. Lo hanno sottolineato Tiziano Mellarini (assessore allo Sport e Cultura del Trentino), Alessandro Andreatta (Sindaco di Trento), il prof. Paolo Bouquet (rappresentante del Rettore Da de Pretis) e Mauro Nasciutti (rappresentante del Cusi) – ovvero i rappresentanti dei quattro enti promotori di questa grande manifestazione – nell’ultimo atto ufficiale della macchina organizzativa che ha coinvolto migliaia di persone (7.000 gli accrediti emessi) tra organizzatori puri, volontari, strutture della Provincia autonoma, degli enti funzionali, delle forze di polizia, delle società degli impianti, del mondo dello sport e dell’Università, degli enti locali e della cultura. Un mondo capace di muoversi con una sincronia impressionate e in grado di risolvere ogni problema.

“Un Trentino capace di fare sistema” ha ricordato il presidente C.O. Sergio Anesi nell’aprire la cerimonia ospitata alle cantine Rotari di Mezzocorona. Con il segretario generale Filippo Bazzanella ha illustrato il valore economico-sociale dell’Universiade ospitata in Trentino dall’11 al 21 dicembre dello scorso anno. In estrema sintesi bastano tre dati: investimento di 4,5 milioni di euro, indotto economico sul territorio stimato dalla società specializzata Deloitte in 14.5 milioni di euro e valorizzazione di immagine di 10 milioni di euro grazie con oltre mezzo miliardo di contatti nel mondo attraverso televisione, carta stampata e i siti di informazione Web. “Dati che ci consentono di dire che in proporzione al rapporto costi benefici è senza dubbio l’evento più positivo mai organizzato nella storia delle Universiadi – ha proseguito -, ma lo si può dire anche tra gli eventi invernali e con le dovute proporzioni anche rapportato a grandissimi eventi quali le olimpiadi. Non è un caso che siamo entrati in due importanti commissioni europee che stanno preparando dei documenti su temi legati allo sport, innovazione, industria e veniamo citati come un caso di studio”.

Anesi ha quindi ricordato l’appoggio dato all’Universiade dai presidenti Lorenzo Dellai, Alberto Pacher e Ugo Rossi, dall’ex assessore allo Sport Marta Dalmaso (oggi presente in sala) e dall’assessore Tiziano Mellarini, che oggi ne ha rilevato le competenze con quelle della Cultura.

“Una straordinaria macchina organizzativa sono le parole pronunciate dal presidente Fisu Jean Claude Gallien alla cerimonia di chiusura a Canazei per dare un senso alla nostra capacità di fare sistema – ha ricordato proprio l’assessore Mellarini -. Oggi le ricordo perchè fotografano perfettamente il valore del modello organizzativo culturale e sportivo del Trentino. Un patrimonio basato sulla sua capacità di fare sistema sia che si tratti del mondo dell’innovazione e ricerca, sia di quello sportivo e sia delle realtà culturali. Un modello che ci viene invidiato e che oggi è utilizzato per creare quelle sinergie capaci, ad esempio, di mettere in rete i luoghi coinvolti nelle manifestazioni connesse alla ricorrenza dei cento anni dello scoppio della Grande Guerra”

Il sindaco Andreatta ha definito l’Universiade una “sfida vinta per la promozione del Trentino, delle città e delle valli, dell’ambiente, della cultura e delle storia. Abbiamo guadagnato un grande prestigio internazionale – ha aggiunto -. Ora dobbiamo cercare di non disperdere questo grande patrimonio organizzativo che va utilizzato per altri eventi”.

Nasciutti ha quindi ricordato il ruolo del Cusi in campo nazionale e internazionale, che implementa sostanzialmente quello del Coni in ambito sportivo. Mentre il prof. Paolo Bouquet, sia in veste di vicepresidente del C.O. sia di rappresentante del Rettore De Pretis, impegnata fuori Trento per impegni istituzionali, ha evidenziato o l’apporto importante dato dall’Università che ha tra l’altro promosso cinque progetti di ricerca finanziati con 100.000 euro, ma ha anche seguito il Tour della Torcia in Italia e ha organizzato la Conferenza internazionale su sport e innovazione ospitata a Rovereto nell’immediata vigilia dell’Universiade, la Torcia e il braciere elettronico e a totale sostenibilità ambientale.

Al termine sono stati consegnati il Final Report realizzato per la Fisu, il Rapporto finale per i soci e il bilancio sociale. Poi le premiazioni di Anesi, Bazzanella, del Commissario del Governo Squarcina, degli sponsor e di Franco Nones. Al grande campione olimpico, ultimo tedoforo nella cerimonia inaugurale, è stata consegnata la fotografia che lo ritrae con la Genziana delle Alpi, la torcia ultratecnologica realizzata dal dipartimento di ingegneria dei materiali dell’Università di Trento.

Di seguito alcuni dati sull’organizzazione in pillole:

2.200 volontari coinvolti (età media 38 anni) , di cui 600 studenti, il 40% donne | Un milione l’investimento in formazione occupazione | 64 persone con contratto del C.O. di cui il 34% donne e il 41% con meno di 35 anni |23.813 buoni pasto distribuiti | 0 incidente di lavoro o infortuni |0 gare cancellate | 3.042 partecipanti alloggiati, con 31.298 pernottamenti | 6.959 accrediti emessi |90 interventi medici eseguiti (antidoping) |Nell’assistenza medica generale coinvolti 40 medici con 150 infermieri |78 cerimonie di premiazione con 30 eventi culturali |500 giornalisti accreditati |420mila mail inviate dall’Ufficio stampa nei giorni delle competizioni |523,5 milioni di contatti nel mondo attraverso carta stampata, televisione e siti di informazione web |4,5 milioni di euro l’investimento |14,6 milioni di euro l’indotto stimato per il Trentino | 10mln di euro il valore della Comunicazione nel mondo |400 i fornitori del C.O. di cui 80% del territorio | 32 i partner economici |2 milioni la spesa per l’acquisto di beni e servizi | 5 progetti di ricerca finanziati dall’Università di Trento con 100.000 euro |6 i cluster territoriali e 10 le località coinvolte |78 le medaglie d’oro assegnate | prima centrale unica per le emergenze nella storia del Trentino | 33.700 gli spettatori alle gare | 7.300 i partecipanti alle cerimonie di apertura e chiusura | 10.000 gli spettatori alle premiazioni | tre le app smartphone appositamente create per partecipanti e spettatori.