Seconda giornata di prove, a Vars (Francia) alla rincorsa del record mondiale di velocità. Seconda run, non si parte dalla cima, ma da poco più in basso. E Simone Origone “stampa” un 249.307 km/h, a soli 2.093 dal limite da lui stesso stabilito il 20 aprile 2006, a Les Arcs, con 251.400 km/h. Domani, dalla cima della pista Chabrières, potrebbe essere l’occasione giusta.

Man mano che si alza la partenza e, con essa, le velocità, Simone Origone (Sc Azzurri del Cervino) è sempre più irraggiungibile. Da poco sotto la guida alpina e maestro di sci di Champoluc fa registrare 249.307 km/h (nuovo record della pista; precedente, sempre di Simone Origone, del 3 aprile 2013, 248.174 km/h); alle sue spalle, il francese Bastien Montes (243.572; con caduta subito dopo le cellule, senza conseguenze) e lo svizzero Philippe May (240.964). al quarto posto Ivan Origone (Sc Val d’Ayas), con 240.642; quinto il figlio d’arte transalpino, Sion Billy (239.840) e soltanto 12° il vincitore della Coppa del Mondo 2014, l’austriaco Klaus Schrottshammer (234.834).

Al femminile, seconda posizione per la verbanese Valentina Greggio (229.153) alle spalle della francese Karine Revol-Dubouchet (231.214) e davanti alla svedese Linda Baginski, che non va oltre i 228.717 km/h.