Visintin: “Oggi non ce n’era per nessuno”. Moioli: “Non avevo le giuste sensazioni, poi mi sono scatenata”

22 Dicembre 2017

Ha atteso quasi quattro anni prima di tornare sul gradino più alto del podio in Coppa del mondo, ma Omar Visintin sapeva che si trattava solamente di una questione di giorni. “Oggi non ce n’era per nessuno – racconta il 28enne alpino di Lagundo -, in partenza andavo bene ma altri avversari erano più veloci di noi, poi sono sempre riuscito a scatenarmi da metà tracciato in giù. La parte decisiva del tracciato era un curvone a destra, dove sono sempre andato forte. Erano quattro anni che non vincevo, ma sapevo di essere competitivo, questo è solo il risultato della mia tenacia, perchè ho sempre fatto delle belle gare, sono rimasto tranquillo di testa, la vittoria di oggi è molto importante in vista delle Olimpiadi, dedico il successo a tutto il team perchè dietro a ciascun trionfo c’è sempre un lavoro di gruppo. La prima vittoria in carriera non si dimentica mai, la seconda arrivò appena prima delle Olimpiadi di Sochi, la terza è giunta davanti ai nostri tifosi, non saprei davver scegliere la più bella. Adeso ci aspetta un gennaio particolarmente intenso, sapendo però che la gara che conta è in Corea a febbraio”.

Quasi sorpresa invece Moioli, alla settima gemma sul circuito: “Diciamo che ad essere sincera ero molto tesa e stamattina un po’ spenta, non mi sentivo le gambe forti sia in quarti che in semifinale, ma una volta arrivata in finale mi sono detta che non avevo nulla da perdere ho tirato fuori gli artigli perchè avevo di fronte uno squadrone francese molto forte, che avrebbe potuto fare gioco di squadra per arrivarmi davanti. E’ la seconda vittoria in pochi giorni dopo Montafon, spero di essere sulla strada giusta, il nostro sport può cambiare da un momento all’altro e quindi continuiamo ad allenarci. Sono veramente contenta perchè si trattava della mia prima gara della carriera davanti ad un pubblico italiano”.

Visintin: “Oggi non ce n’era per nessuno”. Moioli: “Non avevo le giuste sensazioni, poi mi sono scatenata”

22 Dicembre 2017

Ha atteso quasi quattro anni prima di tornare sul gradino più alto del podio in Coppa del mondo, ma Omar Visintin sapeva che si trattava solamente di una questione di giorni. “Oggi non ce n’era per nessuno – racconta il 28enne alpino di Lagundo -, in partenza andavo bene ma altri avversari erano più veloci di noi, poi sono sempre riuscito a scatenarmi da metà tracciato in giù. La parte decisiva del tracciato era un curvone a destra, dove sono sempre andato forte. Erano quattro anni che non vincevo, ma sapevo di essere competitivo, questo è solo il risultato della mia tenacia, perchè ho sempre fatto delle belle gare, sono rimasto tranquillo di testa, la vittoria di oggi è molto importante in vista delle Olimpiadi, dedico il successo a tutto il team perchè dietro a ciascun trionfo c’è sempre un lavoro di gruppo. La prima vittoria in carriera non si dimentica mai, la seconda arrivò appena prima delle Olimpiadi di Sochi, la terza è giunta davanti ai nostri tifosi, non saprei davver scegliere la più bella. Adeso ci aspetta un gennaio particolarmente intenso, sapendo però che la gara che conta è in Corea a febbraio”.

Quasi sorpresa invece Moioli, alla settima gemma sul circuito: “Diciamo che ad essere sincera ero molto tesa e stamattina un po’ spenta, non mi sentivo le gambe forti sia in quarti che in semifinale, ma una volta arrivata in finale mi sono detta che non avevo nulla da perdere ho tirato fuori gli artigli perchè avevo di fronte uno squadrone francese molto forte, che avrebbe potuto fare gioco di squadra per arrivarmi davanti. E’ la seconda vittoria in pochi giorni dopo Montafon, spero di essere sulla strada giusta, il nostro sport può cambiare da un momento all’altro e quindi continuiamo ad allenarci. Sono veramente contenta perchè si trattava della mia prima gara della carriera davanti ad un pubblico italiano”.