Vittorie straniere nell’ottava edizione del Tour du Grand Paradis

01 Maggio 2018

Si è disputata in Valsavarenche l’8a edizione del Tour du Grand Paradis – Trofeo Renato Chabod, gara internazionale di scialpinismo a coppie. Il maltempo ha provato a rovinare quella che è una festa dello scialpinismo nonché ultima gara della lunga stagione dello scialpinismo agonistico, l’alta pressione degli ultimi dieci giorni ha ceduto il passo a una perturbazione, con nebbia alla partenza e vento freddo in quota, per cui l’organizzazione, coordinata dalle Guide Alpine Ilvo Martin e Paolo Pellissier, hanno prudentemente deciso di optare per un percorso di emergenza, accorciando la salita al Gran Paradiso, l’unico “4000” interamente in territorio italiano, dai 2160 metri previsti ai 1400 metri effettuati, passando a quota 3400 tra il ghiacciaio del Laveciau salendo dal rifugio Chabod e scendendo nel ghiacciaio del Gran Paradiso verso il rifugio Vittorio Emanuele II, per continuare sul percorso previsto che prevedeva la risalita al colletto Ciarforon e la successiva discesa nel vallone del Grand Etret fino al traguardo di Pont, dopo che la partenza era stata effettuata in località Pessey-Pravieux.

Per nulla intimoriti dal meteo incerto 240 scialpinisti hanno affrontato con determinazione agonistica e vera passione per questo sport e per queste montagne la gara odierna, che ha mantenuto fede alla sua vocazione internazionale con la vittoria di una squadra spagnola al maschile e di una francese al femminile. Tanti francesi al via anche perché questa gara è gemellata con il Vertical Transvanoise di Pralognan-la-Vanoise, in omaggio alla comune tutela ambientale fatta dal Parc National de la Vanoise e dal Parco Nazionale Gran Paradiso.

Lotta serrata per la vittoria maschile tra gli spagnoli Oriol Cardona Coll-Marc Pinsach Rubirola e i francesi Arnaud Equy-Yoann Sert risolto a favore degli spagnoli in 2h09’53” con i transalpin a soli 2 secondi. Sul terzo gradino del podio salgono Filippo Beccari-Alex Oberbacher in 2h16’29”, mentre la top ten di giornata è completata da Trento-Fleury quarti in 2h19’13”, Salvadori-Zulian quinti in 2h22’45”, i francesi Noebes-Tourres/Michelon sesti in 2h226’13”, gli sloveni Volnar-Iarnik settimi in 2h26’48”, Castagneri-Grosjacques ottavi in 2h28’02, e ancora i francesi Lardat Estubier noni in 2h31’19” e Rousset-Clarys decimi in 2h33’07”.

Si aggiudicano la categoria master i valtellinesi Marco Vavassori-Graziano Boscacci in 2h31’36”, con Graziano che oltre ad essere il papà di Michele, vincitore della Coppa del Mondo 2018, vinse qui in Valsavarenche nel 2006 e fu il il primo Campione del Mondo di scialpinismo nel 2002. Podio master completato dai francesi Bellagamba-Poncet e dagli svizzeri Cortesi-Passini.

Lotta serrata anche per la vittoria nella gara femminile, con le azzurre Ilaria Veronese-Margit Zulian a condurre la gara superate nella seconda discesa dalle francesi Lorna Bonnel-Sophie Mollard che si aggiudicano la gara in 2h42’26”, seconde Veronese-Zulian in 2h43’57” con Tatiana Locatelli-Corinna Ghirardi a completare il podio in 2h45’09”, seguite dalle sorelle Annie e Katrin Bieler quarte e dalle francesi Boncompain-Moreau quinte.
Nella categoria master femminile affermazione delle svizzere Marlen Knutti e Monika Ziegler in 3h11’22”.

Suggestiva premiazione nella chiesa di Diegioz, capoluogo della Valsavarenche. Complice il temporale pomeridiano, che ha fortunatamente risparmiato le fasi cruciali di gara, gli organizzatori si sono rivolti al parroco che ha aperto le porte della chiesa. Una novità per il panorama sportivo in Italia, non certo per lo scialpinismo, visto che la svizzera Patrouille des Glacier e la Pierra Menta francese da anni fanno briefing e presentazione dei top skier proprio in chiesa. La “voce dello scialpinismo” Silvano Gadin ha accompagnato con interviste e aneddoti anche questa fase conclusiva dalla manifestazione.

Silvia Blanc per il comitato organizzatore: “Ringraziamo tutti quelli che hanno contribuito a realizzare questo Tour du Grand Paradis, dal Comune, al Parco Nazionale Gran Paradiso, la Fondazione Grand Paradis, il Corpo Forestale Valdostano, il Soccorso della Guardia di Finanza, i tanti volontari del nostro Sci Club, e i concorrenti giunti da vicino e da lontano, come le tante squadre francesi oggi presenti, poi gli svizzeri, gli sloveni. Ci spiace per non aver fatto salire tutti al Gran Paradiso, purtroppo ancora una volta il meteo non ci è stato favorevole. Ma ci riproveremo nel 2020 e appuntamento a tutti per la prossima edizione”.

Vittorie straniere nell’ottava edizione del Tour du Grand Paradis

01 Maggio 2018

Si è disputata in Valsavarenche l’8a edizione del Tour du Grand Paradis – Trofeo Renato Chabod, gara internazionale di scialpinismo a coppie. Il maltempo ha provato a rovinare quella che è una festa dello scialpinismo nonché ultima gara della lunga stagione dello scialpinismo agonistico, l’alta pressione degli ultimi dieci giorni ha ceduto il passo a una perturbazione, con nebbia alla partenza e vento freddo in quota, per cui l’organizzazione, coordinata dalle Guide Alpine Ilvo Martin e Paolo Pellissier, hanno prudentemente deciso di optare per un percorso di emergenza, accorciando la salita al Gran Paradiso, l’unico “4000” interamente in territorio italiano, dai 2160 metri previsti ai 1400 metri effettuati, passando a quota 3400 tra il ghiacciaio del Laveciau salendo dal rifugio Chabod e scendendo nel ghiacciaio del Gran Paradiso verso il rifugio Vittorio Emanuele II, per continuare sul percorso previsto che prevedeva la risalita al colletto Ciarforon e la successiva discesa nel vallone del Grand Etret fino al traguardo di Pont, dopo che la partenza era stata effettuata in località Pessey-Pravieux.

Per nulla intimoriti dal meteo incerto 240 scialpinisti hanno affrontato con determinazione agonistica e vera passione per questo sport e per queste montagne la gara odierna, che ha mantenuto fede alla sua vocazione internazionale con la vittoria di una squadra spagnola al maschile e di una francese al femminile. Tanti francesi al via anche perché questa gara è gemellata con il Vertical Transvanoise di Pralognan-la-Vanoise, in omaggio alla comune tutela ambientale fatta dal Parc National de la Vanoise e dal Parco Nazionale Gran Paradiso.

Lotta serrata per la vittoria maschile tra gli spagnoli Oriol Cardona Coll-Marc Pinsach Rubirola e i francesi Arnaud Equy-Yoann Sert risolto a favore degli spagnoli in 2h09’53” con i transalpin a soli 2 secondi. Sul terzo gradino del podio salgono Filippo Beccari-Alex Oberbacher in 2h16’29”, mentre la top ten di giornata è completata da Trento-Fleury quarti in 2h19’13”, Salvadori-Zulian quinti in 2h22’45”, i francesi Noebes-Tourres/Michelon sesti in 2h226’13”, gli sloveni Volnar-Iarnik settimi in 2h26’48”, Castagneri-Grosjacques ottavi in 2h28’02, e ancora i francesi Lardat Estubier noni in 2h31’19” e Rousset-Clarys decimi in 2h33’07”.

Si aggiudicano la categoria master i valtellinesi Marco Vavassori-Graziano Boscacci in 2h31’36”, con Graziano che oltre ad essere il papà di Michele, vincitore della Coppa del Mondo 2018, vinse qui in Valsavarenche nel 2006 e fu il il primo Campione del Mondo di scialpinismo nel 2002. Podio master completato dai francesi Bellagamba-Poncet e dagli svizzeri Cortesi-Passini.

Lotta serrata anche per la vittoria nella gara femminile, con le azzurre Ilaria Veronese-Margit Zulian a condurre la gara superate nella seconda discesa dalle francesi Lorna Bonnel-Sophie Mollard che si aggiudicano la gara in 2h42’26”, seconde Veronese-Zulian in 2h43’57” con Tatiana Locatelli-Corinna Ghirardi a completare il podio in 2h45’09”, seguite dalle sorelle Annie e Katrin Bieler quarte e dalle francesi Boncompain-Moreau quinte.
Nella categoria master femminile affermazione delle svizzere Marlen Knutti e Monika Ziegler in 3h11’22”.

Suggestiva premiazione nella chiesa di Diegioz, capoluogo della Valsavarenche. Complice il temporale pomeridiano, che ha fortunatamente risparmiato le fasi cruciali di gara, gli organizzatori si sono rivolti al parroco che ha aperto le porte della chiesa. Una novità per il panorama sportivo in Italia, non certo per lo scialpinismo, visto che la svizzera Patrouille des Glacier e la Pierra Menta francese da anni fanno briefing e presentazione dei top skier proprio in chiesa. La “voce dello scialpinismo” Silvano Gadin ha accompagnato con interviste e aneddoti anche questa fase conclusiva dalla manifestazione.

Silvia Blanc per il comitato organizzatore: “Ringraziamo tutti quelli che hanno contribuito a realizzare questo Tour du Grand Paradis, dal Comune, al Parco Nazionale Gran Paradiso, la Fondazione Grand Paradis, il Corpo Forestale Valdostano, il Soccorso della Guardia di Finanza, i tanti volontari del nostro Sci Club, e i concorrenti giunti da vicino e da lontano, come le tante squadre francesi oggi presenti, poi gli svizzeri, gli sloveni. Ci spiace per non aver fatto salire tutti al Gran Paradiso, purtroppo ancora una volta il meteo non ci è stato favorevole. Ma ci riproveremo nel 2020 e appuntamento a tutti per la prossima edizione”.