Vittozzi: “Ero sofferente alla mano, ma ho resistito”. Wierer: “Ho reagito bene al poligono”. Hofer: “Ho una condizione invidiabile”

17 Marzo 2018

Le dichiarazioni delle azzurre al termine della staffetta femminile di Oslo che ha regalato il terzo posto all’Italia e di Lukas Hofer, secondo nella pursuit maschile.
 
Lisa Vittozzi: “Avevo abbastanza male al dito dopo la caduta durante un allenamento in tecnica classica della vigilia, ho cercato di non pensarci. Andavo molto forte sugli sci, però ero un po’ assente al poligono di testa, mi sono scappati un po’ di errori di troppo, però ho lavorato meglio con le ricariche. Le staffette si confermano un ottimo format per noi, adesso guardo alla pursuit di domenica, è la mia gara e cercherò di fare bene per chiudere il cerchio e fare risultato”.

Dorothea Wierer: “Sono veramente contenta di avere fatto due volte zero al poligono, non volevo forzare troppo sugli sci perchè le altre avversarie sono forti sugli sci, continua a esserci un buon feeling con la squadra. In questo momento non sono in formissima a livello individuale, però cerco di tenere duro, perchè in Coppa del mondo posso ancora chiudere bene. Il terzo posto nella generale non è lontano, il punto debole al momento è il tiro, vediamo cosa posso tirare fuori dal cilindro nella pursuit di domenica”.

Lukas Hofer si gode il quarto podio individuale della carriera, giunto a quattro anni dall’ultimo piazzamento fra i migliori tre: “Sono uscito dalle Olimpiadi con una grande condizione fisica – spiega -, quando sono arrivato in Corea ero reduce da una piccola influenza e ci ho messo qualche giorno a recuperare, adesso ho ritrovato le sensazioni giuste per lottare per le posizioni di vertice. Il primo errore mi è capitato esattamente come nella sprint, dopo ho gestito bene il poligono, non volevo buttare niente perchè nella pursuit conta la precisione. E’ stata soddisfazione essere premiato sul podio in mezzo a Forucade e Boe, ne ho battuto uno e chissà mai che riesca a battere pure l’altro. Il biathlon si sta facendo strada in Italia, domenica abbiamo una staffetta dove possiamo ancora raccogliere qualcosa, poi ci sarà l’ultimo step verso la Russia, dove mi è sempre piaciuto andare a correre. Quasi quasi vorrei che la stagione non finisse più”.

Vittozzi: “Ero sofferente alla mano, ma ho resistito”. Wierer: “Ho reagito bene al poligono”. Hofer: “Ho una condizione invidiabile”

17 Marzo 2018

Le dichiarazioni delle azzurre al termine della staffetta femminile di Oslo che ha regalato il terzo posto all’Italia e di Lukas Hofer, secondo nella pursuit maschile.
 
Lisa Vittozzi: “Avevo abbastanza male al dito dopo la caduta durante un allenamento in tecnica classica della vigilia, ho cercato di non pensarci. Andavo molto forte sugli sci, però ero un po’ assente al poligono di testa, mi sono scappati un po’ di errori di troppo, però ho lavorato meglio con le ricariche. Le staffette si confermano un ottimo format per noi, adesso guardo alla pursuit di domenica, è la mia gara e cercherò di fare bene per chiudere il cerchio e fare risultato”.

Dorothea Wierer: “Sono veramente contenta di avere fatto due volte zero al poligono, non volevo forzare troppo sugli sci perchè le altre avversarie sono forti sugli sci, continua a esserci un buon feeling con la squadra. In questo momento non sono in formissima a livello individuale, però cerco di tenere duro, perchè in Coppa del mondo posso ancora chiudere bene. Il terzo posto nella generale non è lontano, il punto debole al momento è il tiro, vediamo cosa posso tirare fuori dal cilindro nella pursuit di domenica”.

Lukas Hofer si gode il quarto podio individuale della carriera, giunto a quattro anni dall’ultimo piazzamento fra i migliori tre: “Sono uscito dalle Olimpiadi con una grande condizione fisica – spiega -, quando sono arrivato in Corea ero reduce da una piccola influenza e ci ho messo qualche giorno a recuperare, adesso ho ritrovato le sensazioni giuste per lottare per le posizioni di vertice. Il primo errore mi è capitato esattamente come nella sprint, dopo ho gestito bene il poligono, non volevo buttare niente perchè nella pursuit conta la precisione. E’ stata soddisfazione essere premiato sul podio in mezzo a Forucade e Boe, ne ho battuto uno e chissà mai che riesca a battere pure l’altro. Il biathlon si sta facendo strada in Italia, domenica abbiamo una staffetta dove possiamo ancora raccogliere qualcosa, poi ci sarà l’ultimo step verso la Russia, dove mi è sempre piaciuto andare a correre. Quasi quasi vorrei che la stagione non finisse più”.