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Wierer: “Ero molto nervosa ma in gara mi sono sciolta”
Dorothea Wierer dispensa sorrisi a chiunque le si avvicini dopo il traguardo per congratularsi dopo l’ennesima cavalcata vincente della stagione. Il suo terzo successo (primo di un’italiana in questo format) e l’ottavo podio dell’anno la rendono la biathleta del circuito più presente sul podio in questa edizione della coppa al pari di Gabriela Soukalova, ma la venticinquenne di Anterselva non sembra stupita, anche se ammette di avere vissuto una immediata vigilia agitata.
“Quando ho visto Windisch tagliare il traguardo davanti a tutti ero contenta per lui, ma al tempo stesso mi è salito il nervosismo. Sinceramente non capisco il motivo, probabilmente mi sono sentita responsabilizzata. Fortunatamente la mia gara è cominciata poco dopo e ho avuto modo di smaltire questa sensazione. Mi sono sentita subito bene sugli, tenevo bene il ritmo. Così non mi sono preoccupata tanto dell’errore nella prima serie e soprattutto di quello che facevano le avversarie, ho pensato solamente a tenere il mio ritmo senza farmi condizionare dal vento o altro. La mass start era l’unica gara dove ancora non ero salita sul podio, adesso ci sono riuscita e sono particolarmente contenta, ma non ho ancora fatto nulla. La posizione in classifica generale è buona ma la strada è ancora lunga. E’ presto per fare calcoli, ne riparleremo più avanti”.
Wierer: “Ero molto nervosa ma in gara mi sono sciolta”
Dorothea Wierer dispensa sorrisi a chiunque le si avvicini dopo il traguardo per congratularsi dopo l’ennesima cavalcata vincente della stagione. Il suo terzo successo (primo di un’italiana in questo format) e l’ottavo podio dell’anno la rendono la biathleta del circuito più presente sul podio in questa edizione della coppa al pari di Gabriela Soukalova, ma la venticinquenne di Anterselva non sembra stupita, anche se ammette di avere vissuto una immediata vigilia agitata.
“Quando ho visto Windisch tagliare il traguardo davanti a tutti ero contenta per lui, ma al tempo stesso mi è salito il nervosismo. Sinceramente non capisco il motivo, probabilmente mi sono sentita responsabilizzata. Fortunatamente la mia gara è cominciata poco dopo e ho avuto modo di smaltire questa sensazione. Mi sono sentita subito bene sugli, tenevo bene il ritmo. Così non mi sono preoccupata tanto dell’errore nella prima serie e soprattutto di quello che facevano le avversarie, ho pensato solamente a tenere il mio ritmo senza farmi condizionare dal vento o altro. La mass start era l’unica gara dove ancora non ero salita sul podio, adesso ci sono riuscita e sono particolarmente contenta, ma non ho ancora fatto nulla. La posizione in classifica generale è buona ma la strada è ancora lunga. E’ presto per fare calcoli, ne riparleremo più avanti”.