- Home
- Wierer: “Ho vinto perché non avevo aspettative, dedico la medaglia alle mie compagne”. Windisch: “Sensazione fantastica, ho gestito bene il vento”
Wierer: “Ho vinto perché non avevo aspettative, dedico la medaglia alle mie compagne”. Windisch: “Sensazione fantastica, ho gestito bene il vento”
Le dichiarazioni di Dorothea Wierer e Dominik Windisch dopo il doppio oro mondiale nelle mass start di Oestersund.
Dorothea Wierer
“Sono felicissima di essere riuscita a vincere il mio primo titolo mondiale, anche perché di solito i grandi appuntamenti non sono il mio forte. Sono molto contenta di aver trovato tre zeri consecutivi visto che ho avuto molti problemi al tiro in questi Mondiali, peccato per i due errori all’ultimo poligono che mi hanno costretta a soffrire un po’ di più nell’ultimo giro”.
“Dopo i due errori al poligono non ero sicura di uscire ancora prima dai giri di penalità, sapevo di avere un margine di trenta secondi al quarto poligono, quando mi hanno detto che avevo ancora dieci secondi di vantaggio, sapevo che la Yurlova non è un fulmine sugli sci e che potevo farcela, anche se non ero sicurissima perché oggi non ero al meglio sugli sci. Ma sono davvero soddisfatta di me stessa”.
Dominik Windisch
“Sensazione fantastica, sono contento per la Nazione soprattutto perché ha vinto anche Dorothea e lei lo ha meritato perché ha fatto bene durante tutta la stagione. Questo Mondiale è non era andato comunque male per l’Italia, perché erano arrivate già tre medaglie e potevamo tornare a casa contenti, ma ovviamente finire così è ancora più bello e si va via con una sensazione bellissima, possiamo festeggiare a casa, ad Anterselva”.
“Oggi era molto difficile sparare, ho cercato di concentrarmi soltanto su me stesso, anche perché in staffetta non era andata bene. Sono riuscito a gestire bene il vento, ma all’ultimo poligono per me non era così forte e sono stato fortunato. L’anno prossimo non vedo l’ora di gareggiare ai Mondiali perché saranno ad Anterselva e succede una volta nella carriera di un atleta di poter gareggiare in casa, per noi è come una mini Olimpiade”.
“La medaglia più importante? Per me resta quella dell’Olimpiade perché è una competizione superiore, ma la felicità è la stessa. Io e Wierer vittoriosi nello stesso giorno come a Canmore tre anni fa? Non sono scaramantico, ma quasi quasi comincio a crederio anche io al destino”.
Wierer: “Ho vinto perché non avevo aspettative, dedico la medaglia alle mie compagne”. Windisch: “Sensazione fantastica, ho gestito bene il vento”
Le dichiarazioni di Dorothea Wierer e Dominik Windisch dopo il doppio oro mondiale nelle mass start di Oestersund.
Dorothea Wierer
“Sono felicissima di essere riuscita a vincere il mio primo titolo mondiale, anche perché di solito i grandi appuntamenti non sono il mio forte. Sono molto contenta di aver trovato tre zeri consecutivi visto che ho avuto molti problemi al tiro in questi Mondiali, peccato per i due errori all’ultimo poligono che mi hanno costretta a soffrire un po’ di più nell’ultimo giro”.
“Dopo i due errori al poligono non ero sicura di uscire ancora prima dai giri di penalità, sapevo di avere un margine di trenta secondi al quarto poligono, quando mi hanno detto che avevo ancora dieci secondi di vantaggio, sapevo che la Yurlova non è un fulmine sugli sci e che potevo farcela, anche se non ero sicurissima perché oggi non ero al meglio sugli sci. Ma sono davvero soddisfatta di me stessa”.
Dominik Windisch
“Sensazione fantastica, sono contento per la Nazione soprattutto perché ha vinto anche Dorothea e lei lo ha meritato perché ha fatto bene durante tutta la stagione. Questo Mondiale è non era andato comunque male per l’Italia, perché erano arrivate già tre medaglie e potevamo tornare a casa contenti, ma ovviamente finire così è ancora più bello e si va via con una sensazione bellissima, possiamo festeggiare a casa, ad Anterselva”.
“Oggi era molto difficile sparare, ho cercato di concentrarmi soltanto su me stesso, anche perché in staffetta non era andata bene. Sono riuscito a gestire bene il vento, ma all’ultimo poligono per me non era così forte e sono stato fortunato. L’anno prossimo non vedo l’ora di gareggiare ai Mondiali perché saranno ad Anterselva e succede una volta nella carriera di un atleta di poter gareggiare in casa, per noi è come una mini Olimpiade”.
“La medaglia più importante? Per me resta quella dell’Olimpiade perché è una competizione superiore, ma la felicità è la stessa. Io e Wierer vittoriosi nello stesso giorno come a Canmore tre anni fa? Non sono scaramantico, ma quasi quasi comincio a crederio anche io al destino”.