- Home
- Wierer: “La vittoria più bella della mia carriera, è per tutta la squadra”. Vittozzi: “Felice così. E non sono al top…”
Wierer: “La vittoria più bella della mia carriera, è per tutta la squadra”. Vittozzi: “Felice così. E non sono al top…”
Le dichiarazioni delle azzurre dopo l’inseguimento di Anterselva, chiuso con il trionfo di Dorothea Wierer e il terzo posto di Lisa Vittozzi.
Dorothea Wierer: “Non ero in formissima prima di questa tappa e quindi mi sono dovuta limitare. Anche per me non è facile quando non mi sento al 100%, perché comunque devi correre tutte le gare e sei sotto pressione. Questa vittoria vale sicuramente più di tutte. Adesso non penso alla classifica generale anche perché non avrebbe senso, è importante restare concentrati, in una singola tappa possono succedere tante cose se non sei al 100%. Questa vittoria è per tutta la squadra, perché solo loro sanno quant’è stressante gareggiare in casa, con i pochi momenti liberi che abbiamo. È per gli skimen e allo staff che hanno fatto un buonissimo lavoro, siamo cresciuti tanto negli ultimi anni grazie a loro. Sono sempre andata vicina alla vittoria in casa, con il secondo o il terzo posto, ma non è come arrivare prima allo stadio, davanti a tutti e alla tua famiglia. Quando sono entrata alla penultima salita con 14″ secondi di vantaggio lì ho capito che non potevo perdere. Quando sono uscita dal poligono non ero sicura, perché loro erano in due e io da sola. Ho cercato di concentrarmi sul lavoro e non sul risultato. L’altitudine si è sentita, ma vale per tutti. Ora mi godo questo momento, mi è scesa una lacrima quando sono entrata allo stadio, è una situazione nuova, non tutti gli atleti possono viverla. È la vittoria più bella della mia carriera, anche perché come ho detto è la tappa più stressante per tutto lo staff e poi c’era tutta la mia famiglia. Ora c’è la mass start, sicuramente ci giocheremo tutto al poligono come oggi, speriamo ci sia meno vento. Poi andremo in America e con il fuso orario non sarà facile. Coppa del mondo o Mondiali? Non ci ho pensato. Pressione? Sono anni che sono tra le prime in coppa, sono abbastanza abituata”.
Lisa Vittozzi: “Penso che ho pagato lo scatto della Dahlmeier all’ultimo giro, sapevo che l’avrebbe fatto. Ci ho provato fino alla fine, ma non ne avevo più. La classifica? Non ci penso, mi giocherò le mie carte, voglio essere sempre costante, dove sono adesso mi piace. Non sono in formissima, ma sono sempre lì e per me questo è importante, mi fa ben sperare per le prossime gare. Sono convinta che entrerò in forma più tardi perché vado sempre più forte a fine stagione. Cosa ho pensato quando ero davanti con Wierer? Che sarebbe stato bello salire sul podio insieme. Sono partita per fare la mia gara e sono contenta di averla fatta qui, davanti ai nostri tifosi. Ho visto la mia famiglia prima della gara, ma loro vengono sempre”.
Wierer: “La vittoria più bella della mia carriera, è per tutta la squadra”. Vittozzi: “Felice così. E non sono al top…”
Le dichiarazioni delle azzurre dopo l’inseguimento di Anterselva, chiuso con il trionfo di Dorothea Wierer e il terzo posto di Lisa Vittozzi.
Dorothea Wierer: “Non ero in formissima prima di questa tappa e quindi mi sono dovuta limitare. Anche per me non è facile quando non mi sento al 100%, perché comunque devi correre tutte le gare e sei sotto pressione. Questa vittoria vale sicuramente più di tutte. Adesso non penso alla classifica generale anche perché non avrebbe senso, è importante restare concentrati, in una singola tappa possono succedere tante cose se non sei al 100%. Questa vittoria è per tutta la squadra, perché solo loro sanno quant’è stressante gareggiare in casa, con i pochi momenti liberi che abbiamo. È per gli skimen e allo staff che hanno fatto un buonissimo lavoro, siamo cresciuti tanto negli ultimi anni grazie a loro. Sono sempre andata vicina alla vittoria in casa, con il secondo o il terzo posto, ma non è come arrivare prima allo stadio, davanti a tutti e alla tua famiglia. Quando sono entrata alla penultima salita con 14″ secondi di vantaggio lì ho capito che non potevo perdere. Quando sono uscita dal poligono non ero sicura, perché loro erano in due e io da sola. Ho cercato di concentrarmi sul lavoro e non sul risultato. L’altitudine si è sentita, ma vale per tutti. Ora mi godo questo momento, mi è scesa una lacrima quando sono entrata allo stadio, è una situazione nuova, non tutti gli atleti possono viverla. È la vittoria più bella della mia carriera, anche perché come ho detto è la tappa più stressante per tutto lo staff e poi c’era tutta la mia famiglia. Ora c’è la mass start, sicuramente ci giocheremo tutto al poligono come oggi, speriamo ci sia meno vento. Poi andremo in America e con il fuso orario non sarà facile. Coppa del mondo o Mondiali? Non ci ho pensato. Pressione? Sono anni che sono tra le prime in coppa, sono abbastanza abituata”.
Lisa Vittozzi: “Penso che ho pagato lo scatto della Dahlmeier all’ultimo giro, sapevo che l’avrebbe fatto. Ci ho provato fino alla fine, ma non ne avevo più. La classifica? Non ci penso, mi giocherò le mie carte, voglio essere sempre costante, dove sono adesso mi piace. Non sono in formissima, ma sono sempre lì e per me questo è importante, mi fa ben sperare per le prossime gare. Sono convinta che entrerò in forma più tardi perché vado sempre più forte a fine stagione. Cosa ho pensato quando ero davanti con Wierer? Che sarebbe stato bello salire sul podio insieme. Sono partita per fare la mia gara e sono contenta di averla fatta qui, davanti ai nostri tifosi. Ho visto la mia famiglia prima della gara, ma loro vengono sempre”.