Fill: “Impressioni positive”. Paris: “Salti e ondulazioni, pista corta che mi piace”. Innerhofer: “Con queste condizioni faccio più fatica”

04 Febbraio 2016

Dopo i primi due giorni passati a studiare il pendio di gara, arrivano le prime concrete impressioni da parte degli azzurri impegnati sulla “Jeongseon Downhill” nel primo allenamento ufficiale in vista della discesa di sabato 6 febbraio. Peter Fill (una vittoria a Kitzbuehel e tre podi complessivi) si è mostrato subito a proprio agio col terzo tempo. “La pista mi piace tanto – racconta il carabiniere altoatesino -, presenta buoni salti e una discreta quantità di dossi. La neve risponde bene, le impressioni sono positive. Tutto è organizzato abbastanza bene, il viaggio per arrivare alle piste è impegnativo perchè ci vogliono circa 50 minuti ad andare e altrettanti a tornare in albergo, quindi la giornata comincia abbastanza presto. In generale comunque l’impressione è positiva”. 

Anche Dominik Paris, diciottesimo tempo con un ritardo di 1″41 da Kjetil Jansrud, è rimasto favorevolmente impressionato dal tracciato. “La pista è molto bella – spiega l’ex vicecampione del mondo a Schladming 2013 -, ci sono un po’ di salti e parecchie ondulazioni, c’è da divertirsi. La neve tiene bene ed è molto facile sciarci sopra, l’unico aspetto negativo è la pista un po’ corta e non difficilissima dal punto di vista tecnico, ma ci adegueremo. Venerdì aumenteremo sicuramente il ritmo e vediamo cosa succede in vista della gara”.  

Più critico invece Christof Innerhofer. “E’ ancora più facile di quanto pensavamo dopo la ricognizione – dice -, la discesa è molto molto lenta, nei tre punti di rilevamento della velocità passiamo a 85 km/h, 95 km/h e 110 km/h, l’80% della discesa vai sotto i 100 km orari e secondo me non è discesa e mi dispiace un po’. Il grande favorito è Jansrud, personalmente con queste condizioni faccio più fatica, qualcuno al traguardo diceva che è la discesa olimpica più facile dal 1984 a oggi”.

Fill: “Impressioni positive”. Paris: “Salti e ondulazioni, pista corta che mi piace”. Innerhofer: “Con queste condizioni faccio più fatica”

04 Febbraio 2016

Dopo i primi due giorni passati a studiare il pendio di gara, arrivano le prime concrete impressioni da parte degli azzurri impegnati sulla “Jeongseon Downhill” nel primo allenamento ufficiale in vista della discesa di sabato 6 febbraio. Peter Fill (una vittoria a Kitzbuehel e tre podi complessivi) si è mostrato subito a proprio agio col terzo tempo. “La pista mi piace tanto – racconta il carabiniere altoatesino -, presenta buoni salti e una discreta quantità di dossi. La neve risponde bene, le impressioni sono positive. Tutto è organizzato abbastanza bene, il viaggio per arrivare alle piste è impegnativo perchè ci vogliono circa 50 minuti ad andare e altrettanti a tornare in albergo, quindi la giornata comincia abbastanza presto. In generale comunque l’impressione è positiva”. 

Anche Dominik Paris, diciottesimo tempo con un ritardo di 1″41 da Kjetil Jansrud, è rimasto favorevolmente impressionato dal tracciato. “La pista è molto bella – spiega l’ex vicecampione del mondo a Schladming 2013 -, ci sono un po’ di salti e parecchie ondulazioni, c’è da divertirsi. La neve tiene bene ed è molto facile sciarci sopra, l’unico aspetto negativo è la pista un po’ corta e non difficilissima dal punto di vista tecnico, ma ci adegueremo. Venerdì aumenteremo sicuramente il ritmo e vediamo cosa succede in vista della gara”.  

Più critico invece Christof Innerhofer. “E’ ancora più facile di quanto pensavamo dopo la ricognizione – dice -, la discesa è molto molto lenta, nei tre punti di rilevamento della velocità passiamo a 85 km/h, 95 km/h e 110 km/h, l’80% della discesa vai sotto i 100 km orari e secondo me non è discesa e mi dispiace un po’. Il grande favorito è Jansrud, personalmente con queste condizioni faccio più fatica, qualcuno al traguardo diceva che è la discesa olimpica più facile dal 1984 a oggi”.