Pellegrino: “Voglio chiudere la questione già dalla prossima gara di Quebec City”

01 Marzo 2016

Le parole di Federico Pellegrino al termine della sprint a tecica libera di Gatineau che lo avvicina ulteriormente alla coppa del mondo di specialità, impresa mai realizzata da un italiano. “Il nono posto odierno rappresenta il rischio del mio modo di correre per cercare di risparmiare il più possibile – racconta Federico -. A volte rischi di essere in ritardo e così è successo in semifinale. Mi dispiace per la gara di oggi ma ormai è andata e tra tre giorni ce n’è un’altra, vorrei chiudere questa stagione con una vittoria per dare ulteriore pregio all’eventuale conquista della coppa. Da Planica in poi ho cominciato a pensare alla classifica e questo mi ha tolto tanto in termini di spensieratezza e tranquillità al di fuori della gara. sono state settimane abbastanza toste, l’obiettivo è vicino ma non è ancora fatta. Mi mancano tre notti di sofferenza e poi ne riparleremo. Ho fatto molto bene fino a quando non ho pensato alla coppa, adesso mi rimane un ultimo strappo, nella gara di domani (10 km in tecnica classica con partenza a massa, ndr) ho voglia di correre senza troppi pensieri, spero che il subconscio non mi faccia tirare troppo i remi in barca. Lo stato di forma c’è ancora, qui ho patito la qualifica perchè sapevo che sarebbe stata fondamentale, fortunatamente la neve ha tirato nella notte, diventando quindi simile a quella di Planica e mi ha facilitato le cose”. 

Pellegrino: “Voglio chiudere la questione già dalla prossima gara di Quebec City”

01 Marzo 2016

Le parole di Federico Pellegrino al termine della sprint a tecica libera di Gatineau che lo avvicina ulteriormente alla coppa del mondo di specialità, impresa mai realizzata da un italiano. “Il nono posto odierno rappresenta il rischio del mio modo di correre per cercare di risparmiare il più possibile – racconta Federico -. A volte rischi di essere in ritardo e così è successo in semifinale. Mi dispiace per la gara di oggi ma ormai è andata e tra tre giorni ce n’è un’altra, vorrei chiudere questa stagione con una vittoria per dare ulteriore pregio all’eventuale conquista della coppa. Da Planica in poi ho cominciato a pensare alla classifica e questo mi ha tolto tanto in termini di spensieratezza e tranquillità al di fuori della gara. sono state settimane abbastanza toste, l’obiettivo è vicino ma non è ancora fatta. Mi mancano tre notti di sofferenza e poi ne riparleremo. Ho fatto molto bene fino a quando non ho pensato alla coppa, adesso mi rimane un ultimo strappo, nella gara di domani (10 km in tecnica classica con partenza a massa, ndr) ho voglia di correre senza troppi pensieri, spero che il subconscio non mi faccia tirare troppo i remi in barca. Lo stato di forma c’è ancora, qui ho patito la qualifica perchè sapevo che sarebbe stata fondamentale, fortunatamente la neve ha tirato nella notte, diventando quindi simile a quella di Planica e mi ha facilitato le cose”.