Poche ore alla Night Race di Schladming, Vinatzer: “Fare bene la prima e poi sfruttare la tracciatura di Theolier”. Razzoli: “Farsi caricare dalla bolgia”

28 Gennaio 2020

A poche ore dalla “Night Race” (prima manche 17.45, seconda manche 20.45) di Schladming, ecco le impressioni di Alex Vinatzer e Giuliano Razzoli:

“E’ la seconda volta che gareggio sulla Planai – dice Alex Vinatzer – e penso che sia una pista sulla quale posso far bene perché si addice alle mie caratteristiche. Lo scorso anno sono arrivato 16/o, vicino ai top 15, quest’anno credo di poter migliorare”.

“La neve assomiglia molto a quella che abbiamo trovato a Kitzbuehel: abbastanza ghiacciata ma con molto grip. Quindi penso che si possa far risultato anche partendo con numeri alti e comunque la pista terrà bene”.

“L’obiettivo è cominciare a mettere in pista una bella prima manche, poi nella seconda traccerà Theolier e lì si proverà a migliorare ancora”. Generalmente è un aiuto quando traccia il tuo allenatore, perché ritrovi un tipo di tracciatura che hai già fatto molte volte in allenamento. Penso che potrà essere una serata interessante”.

“Vengo da due belle gare, la carica non mi manca di certo. Ci riprovo questa sera a Schladming – dice Giuliano Razzoli, poco prima della notturna -“.

“Le due piste sono molto differenti: Kitzbuhel è un po’ più difficile, più tattica, bisogna studiare bene come e quando spingere. Schladming è sicuramente una pista impegnativa, ma dove si può spingere molto di più. Poi bisogna farsi caricare dalla bolgia di persone che stanno a fianco della pista e che sono tifosissimi”.

“Io non ho una tradizione felicissima sulla Planai, il mio miglior risultato è stato un sesto posto, però siamo qui per migliorare e quindi a tutta”.

“Penso che stasera si possa fare una prima manche all’attacco, e nella seconda si possa spingere anche di più su una tracciatura che si conosce perché è quella italiana”.

“Solitamente a me piacciono le gare in notturna, c’è chi le patisce, ma io mi trovo bene. C’è un’atmosfera particolare. Non voglio mettermi obiettivi o limiti: da un lato non ho ancora quella continuità che mi permette di essere certo del piazzamento importante, ma dall’altro sono in crescita. Vedremo cosa dirà il cronometro”.

Poche ore alla Night Race di Schladming, Vinatzer: “Fare bene la prima e poi sfruttare la tracciatura di Theolier”. Razzoli: “Farsi caricare dalla bolgia”

28 Gennaio 2020

A poche ore dalla “Night Race” (prima manche 17.45, seconda manche 20.45) di Schladming, ecco le impressioni di Alex Vinatzer e Giuliano Razzoli:

“E’ la seconda volta che gareggio sulla Planai – dice Alex Vinatzer – e penso che sia una pista sulla quale posso far bene perché si addice alle mie caratteristiche. Lo scorso anno sono arrivato 16/o, vicino ai top 15, quest’anno credo di poter migliorare”.

“La neve assomiglia molto a quella che abbiamo trovato a Kitzbuehel: abbastanza ghiacciata ma con molto grip. Quindi penso che si possa far risultato anche partendo con numeri alti e comunque la pista terrà bene”.

“L’obiettivo è cominciare a mettere in pista una bella prima manche, poi nella seconda traccerà Theolier e lì si proverà a migliorare ancora”. Generalmente è un aiuto quando traccia il tuo allenatore, perché ritrovi un tipo di tracciatura che hai già fatto molte volte in allenamento. Penso che potrà essere una serata interessante”.

“Vengo da due belle gare, la carica non mi manca di certo. Ci riprovo questa sera a Schladming – dice Giuliano Razzoli, poco prima della notturna -“.

“Le due piste sono molto differenti: Kitzbuhel è un po’ più difficile, più tattica, bisogna studiare bene come e quando spingere. Schladming è sicuramente una pista impegnativa, ma dove si può spingere molto di più. Poi bisogna farsi caricare dalla bolgia di persone che stanno a fianco della pista e che sono tifosissimi”.

“Io non ho una tradizione felicissima sulla Planai, il mio miglior risultato è stato un sesto posto, però siamo qui per migliorare e quindi a tutta”.

“Penso che stasera si possa fare una prima manche all’attacco, e nella seconda si possa spingere anche di più su una tracciatura che si conosce perché è quella italiana”.

“Solitamente a me piacciono le gare in notturna, c’è chi le patisce, ma io mi trovo bene. C’è un’atmosfera particolare. Non voglio mettermi obiettivi o limiti: da un lato non ho ancora quella continuità che mi permette di essere certo del piazzamento importante, ma dall’altro sono in crescita. Vedremo cosa dirà il cronometro”.