Costa e Pittin solidi pilastri, i sedicenni Sieff e Radovan le speranze per un futuro radioso

19 Marzo 2020

Una leggera ma significativa crescita ha segnato la stagione del team italiano della combinata nordica, capace di disimpegnarsi in maniera onorevole su più fronti. Sotto l’attenta direzione di Federico Rigoni, chiamato dalla scorsa stagione a rilanciare la disciplina in vista dei prossimi importanti appuntamenti, i due uomini di punta della squadra, ossia Alessandro Pittin, e Samuel Costa, hanno fornito buone risposte soprattutto sugli sci stretti. Il 30enne di Tolmezzo si è confermato ai vertici della specialità (meglio di lui ha fatto solo il finlandese Ilkka Herola), mentre è stata notevole la crescita del 27enne delle Fiamme Oro, per la prima volta in carriera tra i migliori dieci in assoluto nel fondo. Certo, per compiere il salto di qualità definitivo occorre migliore le prestazioni dal trampolino, ma qualche passo in avanti è stato già fatto. I due piazzamenti nella top ten centrati da Costa (nono nelle Gundersen di Ruka e Lillehammer) vanno in questa direzione, così come i risultati ottenuti nelle due gare a squadre di Oberstdorf e Val di Fiemme, dove i due per poco non sono rientrati nella top 5. Segnali incoraggianti, che confermano come il team lavori unito verso un’unica direzione. Team che ha dovuto fare a meno a lungo di Aaron Kostner, costretto ai box dalla fine di dicembre a causa di un infortunio al ginocchio. Nonostante la lunga assenza, il 20enne gardenese, vera sorpresa della scorsa stagione, è riuscito ugualmente a guadagnare posizioni nella Coppa del mondo rispetto ad un anno fa. Un dato che conferma il suo grande potenziale: i margini di crescita sono notevoli, e la sua versatilità potrà solo aiutarlo nel raggiungere traguardi degni di nota.

È quello a cui ambisce anche Raffaele Buzzi, a punti in Cdm a Seefeld lo scorso febbraio e sesto nella staffetta maschile di Oberstdorf: il 24enne di Tarvisio ha mostrato buone cose specialmente sugli sci (17esimo nello Best Skier Trophy) e si è messo in luce nella Continental Cup, dove ha agguantato la decima piazza. Spiccano inoltre i quattro podi centrati nella manifestazione, con la vittoria mancata di un soffio nelle prove disputate negli Usa ed a Eisenerz. Nessun podio ma tanta costanza il segreto della trentina Veronica Gianmoena, sesta nella graduatoria finale della Continental Cup: nelle otto gare disputate la 24enne ha chiuso per ben cinque volte nella top 6 dimostrandosi ormai una certezza. Bene anche Daniela Dejori, decima e protagonista ai Mondiali giovanili di Oberwiesenthal con Annika Sieff: le due, accompagnate da Stefano Radovan e Iacopo Bortolas hanno concluso in quinta posizione una avvincente staffetta mista. Per Sieff e Radovan, appena sedicenni, è arrivata anche la soddisfazione di un piazzamentro tra i dieci nelle rispettive prove singole: la qualità c’è ed anche il tempo è dalla loro parte. Adesso non resta che aspettare per vederli presto stupire in palcoscenici ancora più prestigiosi.

Costa e Pittin solidi pilastri, i sedicenni Sieff e Radovan le speranze per un futuro radioso

19 Marzo 2020

Una leggera ma significativa crescita ha segnato la stagione del team italiano della combinata nordica, capace di disimpegnarsi in maniera onorevole su più fronti. Sotto l’attenta direzione di Federico Rigoni, chiamato dalla scorsa stagione a rilanciare la disciplina in vista dei prossimi importanti appuntamenti, i due uomini di punta della squadra, ossia Alessandro Pittin, e Samuel Costa, hanno fornito buone risposte soprattutto sugli sci stretti. Il 30enne di Tolmezzo si è confermato ai vertici della specialità (meglio di lui ha fatto solo il finlandese Ilkka Herola), mentre è stata notevole la crescita del 27enne delle Fiamme Oro, per la prima volta in carriera tra i migliori dieci in assoluto nel fondo. Certo, per compiere il salto di qualità definitivo occorre migliore le prestazioni dal trampolino, ma qualche passo in avanti è stato già fatto. I due piazzamenti nella top ten centrati da Costa (nono nelle Gundersen di Ruka e Lillehammer) vanno in questa direzione, così come i risultati ottenuti nelle due gare a squadre di Oberstdorf e Val di Fiemme, dove i due per poco non sono rientrati nella top 5. Segnali incoraggianti, che confermano come il team lavori unito verso un’unica direzione. Team che ha dovuto fare a meno a lungo di Aaron Kostner, costretto ai box dalla fine di dicembre a causa di un infortunio al ginocchio. Nonostante la lunga assenza, il 20enne gardenese, vera sorpresa della scorsa stagione, è riuscito ugualmente a guadagnare posizioni nella Coppa del mondo rispetto ad un anno fa. Un dato che conferma il suo grande potenziale: i margini di crescita sono notevoli, e la sua versatilità potrà solo aiutarlo nel raggiungere traguardi degni di nota.

È quello a cui ambisce anche Raffaele Buzzi, a punti in Cdm a Seefeld lo scorso febbraio e sesto nella staffetta maschile di Oberstdorf: il 24enne di Tarvisio ha mostrato buone cose specialmente sugli sci (17esimo nello Best Skier Trophy) e si è messo in luce nella Continental Cup, dove ha agguantato la decima piazza. Spiccano inoltre i quattro podi centrati nella manifestazione, con la vittoria mancata di un soffio nelle prove disputate negli Usa ed a Eisenerz. Nessun podio ma tanta costanza il segreto della trentina Veronica Gianmoena, sesta nella graduatoria finale della Continental Cup: nelle otto gare disputate la 24enne ha chiuso per ben cinque volte nella top 6 dimostrandosi ormai una certezza. Bene anche Daniela Dejori, decima e protagonista ai Mondiali giovanili di Oberwiesenthal con Annika Sieff: le due, accompagnate da Stefano Radovan e Iacopo Bortolas hanno concluso in quinta posizione una avvincente staffetta mista. Per Sieff e Radovan, appena sedicenni, è arrivata anche la soddisfazione di un piazzamentro tra i dieci nelle rispettive prove singole: la qualità c’è ed anche il tempo è dalla loro parte. Adesso non resta che aspettare per vederli presto stupire in palcoscenici ancora più prestigiosi.