Thaler: “Soddisfatto, ho dato tutto. Peccato per gli errori ma ci stanno”. Ravetto: “Il bicchiere è ancora mezzo vuoto”

17 Novembre 2013

Patrick Thaler è soddisfatto dopo il suo sesto posto, ma non nasconde che si poteva anche puntare più in alto. “Sono contento perché ho dato tutto e ho fatto una bella gara – dice l’azzurro di Sarentino – mi dispiace solo per i due errori che ho commesso, senza i quali avrei potuto essere un po’ più in alto e forse puntare al podio. Comunque, l’errore ci sta. Ero molto tranquillo e concentrato fin dalla prima manche, sapevo quello che dovevo fare in gara e l’ho fatto”.

Thaler è il primo azzurro (donne comprese) a realizzare il minimo per le qualificazioni olimpiche. Ma l’esperto carabiniere non vuole correre. “Non basterà certo questo sesto posto per andare alle Olimpiadi, ho fatto il minimo ma le gare sono molte e bisognerà migliorare”.

Gli avversari che più hanno impressionato? “Gli austriaci sono fortissimi, ma hanno sciato molto bene anche i norvegesi. Non è difficile fare una previsione: Kristoffersen diventerà presto uno dei più forti slalomisti al mondo. Ha tecnica e solo 19 anni, un gran talento”.

Se Thaler ha ripetuto il bell’inizio di stagione dello scorso anno (fu quinto a Levi) non così si può dire degli altri azzurri. Claudio Ravetto è lucido nell’analisi: “Sprazzi di buono sci si sono visti, ma il bicchiere è mezzo vuoto per quello che riguarda l’Italia. Gross non è ancora così libero mentalmente da riuscire ad esprimersi ai livelli che gli competono, Moelgg male nella prima meglio nella seconda poi l’uscita. Deville è ancora indietro e anche Razzoli è sotto i suoi standard. Dai giovani mi aspettavo qualcosa in più. Siamo solo all’inizio e lo sappiamo, però gli austrici sono molto forti e, pur con il cambio di allenatore, guidano già le classifiche. Noi siamo più indietro. Bravo Thaler perché ha sciato senza pressione e ha fatto quello che doveva fare: è il primo a fare il posto per l’Olimpiade. Peccato solo perché avrebbe potuto anche salire sul podio”.

Thaler: “Soddisfatto, ho dato tutto. Peccato per gli errori ma ci stanno”. Ravetto: “Il bicchiere è ancora mezzo vuoto”

17 Novembre 2013

Patrick Thaler è soddisfatto dopo il suo sesto posto, ma non nasconde che si poteva anche puntare più in alto. “Sono contento perché ho dato tutto e ho fatto una bella gara – dice l’azzurro di Sarentino – mi dispiace solo per i due errori che ho commesso, senza i quali avrei potuto essere un po’ più in alto e forse puntare al podio. Comunque, l’errore ci sta. Ero molto tranquillo e concentrato fin dalla prima manche, sapevo quello che dovevo fare in gara e l’ho fatto”.

Thaler è il primo azzurro (donne comprese) a realizzare il minimo per le qualificazioni olimpiche. Ma l’esperto carabiniere non vuole correre. “Non basterà certo questo sesto posto per andare alle Olimpiadi, ho fatto il minimo ma le gare sono molte e bisognerà migliorare”.

Gli avversari che più hanno impressionato? “Gli austriaci sono fortissimi, ma hanno sciato molto bene anche i norvegesi. Non è difficile fare una previsione: Kristoffersen diventerà presto uno dei più forti slalomisti al mondo. Ha tecnica e solo 19 anni, un gran talento”.

Se Thaler ha ripetuto il bell’inizio di stagione dello scorso anno (fu quinto a Levi) non così si può dire degli altri azzurri. Claudio Ravetto è lucido nell’analisi: “Sprazzi di buono sci si sono visti, ma il bicchiere è mezzo vuoto per quello che riguarda l’Italia. Gross non è ancora così libero mentalmente da riuscire ad esprimersi ai livelli che gli competono, Moelgg male nella prima meglio nella seconda poi l’uscita. Deville è ancora indietro e anche Razzoli è sotto i suoi standard. Dai giovani mi aspettavo qualcosa in più. Siamo solo all’inizio e lo sappiamo, però gli austrici sono molto forti e, pur con il cambio di allenatore, guidano già le classifiche. Noi siamo più indietro. Bravo Thaler perché ha sciato senza pressione e ha fatto quello che doveva fare: è il primo a fare il posto per l’Olimpiade. Peccato solo perché avrebbe potuto anche salire sul podio”.