Pellegrino: “Vittoria di cuore e testa, vorrei che questo momento non finisse mai”

06 Gennaio 2015

“Se a Davos la mia era stata la vittoria della sorpresa, questa è la vittoria della certezza”. Federico Pellegrino si batte con le mani testa e cuore per celebrare un trionfo netto, cercato e voluto al cospetto di un parterre de roi, dove Northug e Suyndby sono stati relegati al ruolo paggetti e il padrone di casa a Val Mustair Cologna “costretto” ad applaudire le gesta del valdostano. “L’altra volta mi sono trovato davanti ad un bivio – racconta Federico -, stavolta avevo il peso della responsabilità perchè se avessi fallito sarei stato timbrato come quello che non sa vincere. Però mi sono presentato in gara con la tranquillità di chi conosce le proprie possibilità e il tipo di tracciato mi consentiva di attuare una tattica diversa rispetto a Davos. A questa quota (1700 metri, ndr) rendo al meglio perchè in Val d’Aosta vivo alla stessa altitudine, mentre gli avversari fanno più fatica, anche se arrivavo da due gare sulla distanza che mi avrebbero potuto stancare. In finale ho tenuto d’occhio Northug un po’ troppo e mi sono lasciato scappare Sundby. Ho pensato di essere un pollo, invece ho fatto benissimo l’ultima curva grazie a sci meravigliosi e mi sono ritrovato in linea con i norvegesi. Era un’occasione da sfruttare e l’ho presa al volo, un trionfo che vale tanto perchè c’erano quasi tutti i migliori sprinter e quelli che mancavano avrebbero comunque sofferto, questo tracciato si adattava perfettamente anche a chi sprinter non è”.

Il terzo posto conquistato nelal classifica di specialità in Coppa del mondo rilancia le ambizioni del valdostano. “Il podio è l’obiettivo di coppa, ma la stagione è ancora lunga sia nel bene che nel male, per cui bisogna rimanere focalizzati sul futuro. Mercoledì parteciperò alla 10 chilometri di Dobbiaco, poi penso di fermarmi, tornare a casa e continuare ad allenarmi perchè nelle prossime settimane mi aspettano altre sprint molto importanti. Intanto mi godo questa vittoria, vorrei che questi giorni non finissero mai. Dedici il successo a tutti i tecnici della squadra che riescono sempre a mettermi nelle condizioni migliori per rendere al meglio”.

Pellegrino: “Vittoria di cuore e testa, vorrei che questo momento non finisse mai”

06 Gennaio 2015

“Se a Davos la mia era stata la vittoria della sorpresa, questa è la vittoria della certezza”. Federico Pellegrino si batte con le mani testa e cuore per celebrare un trionfo netto, cercato e voluto al cospetto di un parterre de roi, dove Northug e Suyndby sono stati relegati al ruolo paggetti e il padrone di casa a Val Mustair Cologna “costretto” ad applaudire le gesta del valdostano. “L’altra volta mi sono trovato davanti ad un bivio – racconta Federico -, stavolta avevo il peso della responsabilità perchè se avessi fallito sarei stato timbrato come quello che non sa vincere. Però mi sono presentato in gara con la tranquillità di chi conosce le proprie possibilità e il tipo di tracciato mi consentiva di attuare una tattica diversa rispetto a Davos. A questa quota (1700 metri, ndr) rendo al meglio perchè in Val d’Aosta vivo alla stessa altitudine, mentre gli avversari fanno più fatica, anche se arrivavo da due gare sulla distanza che mi avrebbero potuto stancare. In finale ho tenuto d’occhio Northug un po’ troppo e mi sono lasciato scappare Sundby. Ho pensato di essere un pollo, invece ho fatto benissimo l’ultima curva grazie a sci meravigliosi e mi sono ritrovato in linea con i norvegesi. Era un’occasione da sfruttare e l’ho presa al volo, un trionfo che vale tanto perchè c’erano quasi tutti i migliori sprinter e quelli che mancavano avrebbero comunque sofferto, questo tracciato si adattava perfettamente anche a chi sprinter non è”.

Il terzo posto conquistato nelal classifica di specialità in Coppa del mondo rilancia le ambizioni del valdostano. “Il podio è l’obiettivo di coppa, ma la stagione è ancora lunga sia nel bene che nel male, per cui bisogna rimanere focalizzati sul futuro. Mercoledì parteciperò alla 10 chilometri di Dobbiaco, poi penso di fermarmi, tornare a casa e continuare ad allenarmi perchè nelle prossime settimane mi aspettano altre sprint molto importanti. Intanto mi godo questa vittoria, vorrei che questi giorni non finissero mai. Dedici il successo a tutti i tecnici della squadra che riescono sempre a mettermi nelle condizioni migliori per rendere al meglio”.