Pellegrino: “Un altro obiettivo raggiunto con anticipo: adesso alzo l’asticella”

09 Marzo 2016

L’anno magico di Federico Pellegrino non poteva chiudersi nel modo migliore, con il primo trionfo a tecnica classica della carriera nella sprint di Canmore che regala ulteriore lustro alla sfera di cristallo conquistata qualche giorno fa nel corso del Tour del Canada. “Questa vittoria ha un valore fondamentale per he mi insegna che con i materiali al top come sono stati oggi è una condizione al top come quella attuale, possono competere per il successo anche nel passo alternato – racconta il poliziotto valdostano -. È’ stata una gara molto dura sotto il profilo fisico sia per l’altitudine (1500 metri, ndr) che per la neve molle, ma queste condizioni mi esaltano. Ho raggiunto un obiettivo che mi ero posto entro il 2019, c’è l’ho fatta con margine e adesso sposto l’asticella verso le sprint cittadine che rimangono il mio tallone d’Achille, conto di migliorare anche su quei tipi di tracciati”. 

Pellegrino racconta anche la strana finale disputata da Northug, il quale ha sostanzialmente rinunciato a correre. “I norvegesi volevano fare gioco di squadra mentre Brandstadt in testa a tenere basso il ritmo, purtroppo per loro Magnificat gli ha rovinato il piano e allora ha deciso di risparmiare le forze per la Skiathlon di mercoledì”. Nel momento della premiazione c’è stato tempo per un siparietto divertente: “Non è partito l’inno italiano, così mi sono messo a cantarlo a squarciagola, è stato divertente. Nel giorno della festa della donna dedico la vittoria a tutte le donne ma soprattutto alla mia fidanzata Greta Laurent”.

Pellegrino: “Un altro obiettivo raggiunto con anticipo: adesso alzo l’asticella”

09 Marzo 2016

L’anno magico di Federico Pellegrino non poteva chiudersi nel modo migliore, con il primo trionfo a tecnica classica della carriera nella sprint di Canmore che regala ulteriore lustro alla sfera di cristallo conquistata qualche giorno fa nel corso del Tour del Canada. “Questa vittoria ha un valore fondamentale per he mi insegna che con i materiali al top come sono stati oggi è una condizione al top come quella attuale, possono competere per il successo anche nel passo alternato – racconta il poliziotto valdostano -. È’ stata una gara molto dura sotto il profilo fisico sia per l’altitudine (1500 metri, ndr) che per la neve molle, ma queste condizioni mi esaltano. Ho raggiunto un obiettivo che mi ero posto entro il 2019, c’è l’ho fatta con margine e adesso sposto l’asticella verso le sprint cittadine che rimangono il mio tallone d’Achille, conto di migliorare anche su quei tipi di tracciati”. 

Pellegrino racconta anche la strana finale disputata da Northug, il quale ha sostanzialmente rinunciato a correre. “I norvegesi volevano fare gioco di squadra mentre Brandstadt in testa a tenere basso il ritmo, purtroppo per loro Magnificat gli ha rovinato il piano e allora ha deciso di risparmiare le forze per la Skiathlon di mercoledì”. Nel momento della premiazione c’è stato tempo per un siparietto divertente: “Non è partito l’inno italiano, così mi sono messo a cantarlo a squarciagola, è stato divertente. Nel giorno della festa della donna dedico la vittoria a tutte le donne ma soprattutto alla mia fidanzata Greta Laurent”.