Paris: “Devo ancora lavorare molto, riparto da Saalbach”. Innerhofer: “Stavolta niente miracolo”. Commozione cerebrale per Bank

08 Febbraio 2015

Gli attimi di silenzio e di angoscia seguiti alla caduta di Ondrej Bank dopo l’ultimo salto della discesa valevole per la supercombinata lasciano spazio ad un grosso sospiro di sollievo dopo il bollettino medico emesso dal Vail Valley Medical Center dove è stato ricoverato lo sfortunato sciatore ceco, il quale parla di una commozione cerebrale e lacerazioni facciali, oltre a una contusione alla gamba. Così a fine gara si può tornare a parlare solamente di sport. Ecco le dichiarazioni degli azzurri:

Dominik Paris. “Devo dire che la manche di slalom è la migliore di questa settimana. E’ stato un weekend da dimenticare, se non sfrutto la discesa dove sono bravo, è impossibile fare risultato. Oggi mi è scappato lo sci un’altra volta sul ripido, nella stessa posizione di sabato. Devo lavorare molto sotto questo punto di vista. Adesso ricarico le pile per qualche giorno e riparto da Saalbach”.

Christof Innerhofer: “Con poco allenamento in slalom è difficile andare forte, ho fatto cinque giorni di allenamento nel’ultimo anno e questi sono i risultai. Ci ho provato ma non ho trovato il ritmo, forse qualcuno sperava in un miracolo ma stavolta non è venuto. Hirscher è stato il più bravo, sfruttando al meglio il pettorale numero 1, altri non ci sono riusciti. Di questo Mondiale porto a casa poche cose positive, è stata una bella esperienza umana ma non sono in giro per fare il turista e i risultati stavolta sono scarsi. Bisogna cambiare qualcosa, in questi ultimi mesi non ho trovato continuità di allenamento. Mi rimangono ancora tanti anni di attività, saprò cosa fare in primavera”.   

Matteo Marsaglia: “Oggi ho sentito molto meglio gli sci sotto i piedi, in discesa un errore mi è costato tanto, in slalom ho limitato gli errori, è stato comunque un Mondiale bello in un posto bellissimo, a cui sono molto legato. Adesso abbiamo ancora una discreta porzione di stagione per rifarci”.

Paris: “Devo ancora lavorare molto, riparto da Saalbach”. Innerhofer: “Stavolta niente miracolo”. Commozione cerebrale per Bank

08 Febbraio 2015

Gli attimi di silenzio e di angoscia seguiti alla caduta di Ondrej Bank dopo l’ultimo salto della discesa valevole per la supercombinata lasciano spazio ad un grosso sospiro di sollievo dopo il bollettino medico emesso dal Vail Valley Medical Center dove è stato ricoverato lo sfortunato sciatore ceco, il quale parla di una commozione cerebrale e lacerazioni facciali, oltre a una contusione alla gamba. Così a fine gara si può tornare a parlare solamente di sport. Ecco le dichiarazioni degli azzurri:

Dominik Paris. “Devo dire che la manche di slalom è la migliore di questa settimana. E’ stato un weekend da dimenticare, se non sfrutto la discesa dove sono bravo, è impossibile fare risultato. Oggi mi è scappato lo sci un’altra volta sul ripido, nella stessa posizione di sabato. Devo lavorare molto sotto questo punto di vista. Adesso ricarico le pile per qualche giorno e riparto da Saalbach”.

Christof Innerhofer: “Con poco allenamento in slalom è difficile andare forte, ho fatto cinque giorni di allenamento nel’ultimo anno e questi sono i risultai. Ci ho provato ma non ho trovato il ritmo, forse qualcuno sperava in un miracolo ma stavolta non è venuto. Hirscher è stato il più bravo, sfruttando al meglio il pettorale numero 1, altri non ci sono riusciti. Di questo Mondiale porto a casa poche cose positive, è stata una bella esperienza umana ma non sono in giro per fare il turista e i risultati stavolta sono scarsi. Bisogna cambiare qualcosa, in questi ultimi mesi non ho trovato continuità di allenamento. Mi rimangono ancora tanti anni di attività, saprò cosa fare in primavera”.   

Matteo Marsaglia: “Oggi ho sentito molto meglio gli sci sotto i piedi, in discesa un errore mi è costato tanto, in slalom ho limitato gli errori, è stato comunque un Mondiale bello in un posto bellissimo, a cui sono molto legato. Adesso abbiamo ancora una discreta porzione di stagione per rifarci”.