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Hintermann vince per la seconda volta a Kvitfjell. Bosca 14/o. Quattro azzurri alle finali
Niels Hintermann ritrova la sua Olympiabakken e la conquista per la seconda volta in carriera, dopo il successo di due anni. Lo svizzero chiude con il tempo di 1’44″62, inattaccabile per gli avversari, anche se Vincent Kriechmayr è secondo per soli 8 centesimi, e il canadese Cameron Alexander terzo a 19.
Gara molto stretta, con distacchi risicati e che fa pagare salato ogni errore. Gli azzurri sono vicini, ma qualche errore lo pagano caro. Guglielmo Bosca è il migliore degli italiani con il 14/o posto a 93 centesimi, mentre Dominik Paris ha di che rammaricarsi, per un errore all’atterraggio di un salto a metà percorso, che lo ha fatto finire a terra e perdere oltre un secondo. Il distacco del campione della Val d’Ultimo è di un secondo da Hintermann, il che fa capire quanto l’azzurro potessere essere competitivo al massimo livello.
Ottima prova per Christof Innerhofer, che riesce a mettere in pista una gara d’attacco e chiude a 1″09 dal vincitore. Mattia Casse è invece a 1″26, preceduto da Pietro Zazzi che fa punti importanti e che contiene di stacco in 1″23. Nicolò Molteni è a 1″65, mentre Gregorio Bernardi è a 2″41. Più attardato Florian Schieder a 2″58 di ritardo a causa di un grave errore al “Tommy Moe”.
“Sto sciando bene – ha detto Bosca -, purtroppo oggi ho fatto qualche errorino. Sapevo di avere nelle corde un buon piazzamento, vedendo anche le prove, ma ho saltato un po’ troppo e ho perso decimi che in una gara così stretta si pagano. Saremo più carichi per domani, cercando di fare ancora meglio”.
“Ho perso l’equilibrio all’atterraggio di quel salto – ha detto Paris -, ho provato a riprendere lo sci ma mi è scappato e non c’è stato niente da fare. Un peccato. Alla fine sono arrivato in fondo: un po’ in ritardo… Non sono contento, non va bene. Quando sai che sei primo nella parte alta e in quella bassa e fai un errore così è ancora peggio di quando scii male”.
“Gara buona, sicuramente ho un trend positivo – ha detto Innerhofer -. Qualche errorino, sarebbe stato possibile fare due decimi in meno. Sicuramente è stata una stagione difficile, perché ho gareggiato con un tendine staccato. Mi piace troppo sciare, e quando sto bene si vede che posso fare buoni risultati”.
“Sto cercando di attaccare e di fare velocità – ha commentato Casse -, ma non arriva quella velocità che vorrei. Sto sciando bene, ma è come se non riuscissi a rischiare quel pelino in più. Ho una buona costanza, ma fatico a trovare il limite”.
“Sulla ‘Tommy Moe’ ho preso qualcosa – ha detto Schieder -, non ho capito nemmeno bene cosa, e sono deragliato. Purtroppo su una pista così, con un errore del genere sei completamente fuori. Ma non c’è niente da fare, è così. Guardiamo avanti”.
Questa era l’ultima discesa prima di quella delle finali, alla quale prenderanno parte per l’Italia: Paris, che conserva il terzo posto nella classifica di specialità con 342 punti, alle spalle di Odermatt (552) e Sarrazin (510), Schieder 11/o con 194 punti, Casse 12/o con 185 e Bosca 25/o con 73. Rimane escluso Innerhofer, 28/o a 69.
Hintermann vince per la seconda volta a Kvitfjell. Bosca 14/o. Quattro azzurri alle finali
Niels Hintermann ritrova la sua Olympiabakken e la conquista per la seconda volta in carriera, dopo il successo di due anni. Lo svizzero chiude con il tempo di 1’44″62, inattaccabile per gli avversari, anche se Vincent Kriechmayr è secondo per soli 8 centesimi, e il canadese Cameron Alexander terzo a 19.
Gara molto stretta, con distacchi risicati e che fa pagare salato ogni errore. Gli azzurri sono vicini, ma qualche errore lo pagano caro. Guglielmo Bosca è il migliore degli italiani con il 14/o posto a 93 centesimi, mentre Dominik Paris ha di che rammaricarsi, per un errore all’atterraggio di un salto a metà percorso, che lo ha fatto finire a terra e perdere oltre un secondo. Il distacco del campione della Val d’Ultimo è di un secondo da Hintermann, il che fa capire quanto l’azzurro potessere essere competitivo al massimo livello.
Ottima prova per Christof Innerhofer, che riesce a mettere in pista una gara d’attacco e chiude a 1″09 dal vincitore. Mattia Casse è invece a 1″26, preceduto da Pietro Zazzi che fa punti importanti e che contiene di stacco in 1″23. Nicolò Molteni è a 1″65, mentre Gregorio Bernardi è a 2″41. Più attardato Florian Schieder a 2″58 di ritardo a causa di un grave errore al “Tommy Moe”.
“Sto sciando bene – ha detto Bosca -, purtroppo oggi ho fatto qualche errorino. Sapevo di avere nelle corde un buon piazzamento, vedendo anche le prove, ma ho saltato un po’ troppo e ho perso decimi che in una gara così stretta si pagano. Saremo più carichi per domani, cercando di fare ancora meglio”.
“Ho perso l’equilibrio all’atterraggio di quel salto – ha detto Paris -, ho provato a riprendere lo sci ma mi è scappato e non c’è stato niente da fare. Un peccato. Alla fine sono arrivato in fondo: un po’ in ritardo… Non sono contento, non va bene. Quando sai che sei primo nella parte alta e in quella bassa e fai un errore così è ancora peggio di quando scii male”.
“Gara buona, sicuramente ho un trend positivo – ha detto Innerhofer -. Qualche errorino, sarebbe stato possibile fare due decimi in meno. Sicuramente è stata una stagione difficile, perché ho gareggiato con un tendine staccato. Mi piace troppo sciare, e quando sto bene si vede che posso fare buoni risultati”.
“Sto cercando di attaccare e di fare velocità – ha commentato Casse -, ma non arriva quella velocità che vorrei. Sto sciando bene, ma è come se non riuscissi a rischiare quel pelino in più. Ho una buona costanza, ma fatico a trovare il limite”.
“Sulla ‘Tommy Moe’ ho preso qualcosa – ha detto Schieder -, non ho capito nemmeno bene cosa, e sono deragliato. Purtroppo su una pista così, con un errore del genere sei completamente fuori. Ma non c’è niente da fare, è così. Guardiamo avanti”.
Questa era l’ultima discesa prima di quella delle finali, alla quale prenderanno parte per l’Italia: Paris, che conserva il terzo posto nella classifica di specialità con 342 punti, alle spalle di Odermatt (552) e Sarrazin (510), Schieder 11/o con 194 punti, Casse 12/o con 185 e Bosca 25/o con 73. Rimane escluso Innerhofer, 28/o a 69.