Moioli: “Una medaglia vinta con la personalità, su un tracciato per niente adatto alle mie caratteristiche”

12 Marzo 2017

Le parole di Michela Moioli dopo il secondo bronzo iridato consecutivo conseguito nei Mondiali. “Sapevo che sarebbe stata una finale difficilissima, in cui mi sarei potuta trovare in ritardo fino alla curva in prossimità del traguardo – racconta la bergamasca -. Ho mantenuto sangue freddo in una situazione tatticamente nuova per me, sono proprio contenta, non ho vinto ma ho centrato l’obiettivo della stagione e per la sottoscritta ha un valore enorme. Due anni fa a Kreischberg non ero tra le favorite, per cui salire sul podio era più un sogno che una speranza, qua invece arrivavo con maggiore pressione perchè in questi due anni ho vinto abbastanza e tutti si apsettavano qualcosa da me. Su questa pista non ero sicuramente la favorita, oggi non vinceva la più forte ma chi sapeva gestire la situazione. Piano piano sto arrivando a colmare gli aspetti tecnici e di personalità in cui sono più carente, non mi sento per niente arrivata. Adesso mi sento molto tranquilla, vado a Veysonnaz per la tappa finale di Coppa del mondo con la voglia di divertirmi, su una pista dove mi trovo sempre bene. Voglio ringraziare il nostro staff che mi dà un grande appoggio e tutte le persone che mi sostengono sempre, compresa nonna Adriana che fa sempre il tifo davanti alla televisione”.

Moioli: “Una medaglia vinta con la personalità, su un tracciato per niente adatto alle mie caratteristiche”

12 Marzo 2017

Le parole di Michela Moioli dopo il secondo bronzo iridato consecutivo conseguito nei Mondiali. “Sapevo che sarebbe stata una finale difficilissima, in cui mi sarei potuta trovare in ritardo fino alla curva in prossimità del traguardo – racconta la bergamasca -. Ho mantenuto sangue freddo in una situazione tatticamente nuova per me, sono proprio contenta, non ho vinto ma ho centrato l’obiettivo della stagione e per la sottoscritta ha un valore enorme. Due anni fa a Kreischberg non ero tra le favorite, per cui salire sul podio era più un sogno che una speranza, qua invece arrivavo con maggiore pressione perchè in questi due anni ho vinto abbastanza e tutti si apsettavano qualcosa da me. Su questa pista non ero sicuramente la favorita, oggi non vinceva la più forte ma chi sapeva gestire la situazione. Piano piano sto arrivando a colmare gli aspetti tecnici e di personalità in cui sono più carente, non mi sento per niente arrivata. Adesso mi sento molto tranquilla, vado a Veysonnaz per la tappa finale di Coppa del mondo con la voglia di divertirmi, su una pista dove mi trovo sempre bene. Voglio ringraziare il nostro staff che mi dà un grande appoggio e tutte le persone che mi sostengono sempre, compresa nonna Adriana che fa sempre il tifo davanti alla televisione”.