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Costazza si ritira a 34 anni: “Ho dato tutto a questo sport, ma sono arrivata a un limite: nessun rimpianto, ho avuto una carriera bellissima”
“Oggi è stata la mia ultima gara”. Chiara Costazza dà l’annuncio in diretta tv, ma l’abbraccio ricevuto da tutta la squadra al traguardo, dopo l’uscita nella prima manche dello slalom di Soldeu, era già piuttosto eloquente. Si ritira a 34 anni, dunque, di cui quasi 19 trascorsi in Nazionale, con l’esordio in Coppa Europa nel 2000 e quello in Coppa del mondo nel 2002, a Lenzerheide, appena maggiorenne.
Da allora ne ha fatta di strada: “È stata un’emozione incredibile – ha spiegato -, ho dato tutto a questo sport e non ho nessun rimpianto. Ho dato sempre il massimo, qualche volta non è andata bene come oggi, ma ormai tutto è passato. Mi godo questo momento, ci sono tante persone che mi hanno sempre sostenuta. L’abbraccio della squadra? Ci vogliamo tanto bene, nonostante sia uno sport individuale siamo un team, gioiamo e soffriamo tanto insieme”.
Il ricordo più bello di una carriera fatta di quattro Olimpiadi, sei Mondiali e 146 presenze in Coppa del mondo è legato chiaramente a quell’indimenticabile 29 dicembre 2007, giorno in cui l’atleta fassana delle Fiamme Oro ha scritto il proprio nome nell’albo d’oro delle vincitrici. A Lienz, in Austria, trionfò con una gara sensazionale, stabilendo il miglior tempo nella prima e nella seconda manche. Un mese prima era arrivato il primo podio di Coppa del mondo con il terzo posto di Reiteralm, ma chiaramente il primo successo ebbe tutto un altro sapore.
“Il momento in cui realizzi che questo piccolo bellissimo mondo sta finendo – ha rivelato Costazza – è triste: sono comunque molto molto serena, era il momento di fare questa scelta, nonostante sia stata combattuta perché fisicamente sto ancora bene. L’età è quella che è, ma in tante gare ho dimostrato di poter stare con le più bravine, magari non le più brave, ma nelle prime dieci. Mi hanno sempre detto di prendere questa decisione quando me la sarei sentita, e così è stato”.
“Non ho nessun rimpianto. Sono felicissima di tutta la mia carriera e delle persone che ho incontrato sulla mia strada. È stata un’esperienza di vita pazzesca che augurerei a tutti, nonostante ci siano tante batoste. Il bello è che riesci sempre a rialzarti e a ripartire il giorno dopo. Ho imparato tanto e spero di trasmetterlo anche agli altri”.
“Sono arrivato a un punto in cui non riuscivo a fare quel qualcosa in più. Sicuramente la mia decisione è stata dovuta anche a questo. Entrare tra le prime dieci è un bel risultato, ma quando sai cosa vuol dire essere davanti, è quasi un accontentarsi. Ho visto che sono arrivata a un limite: più di così non riuscivo a fare, magari di testa ho patito l’ultimo periodo e dopo l’infortunio non sono stata la stessa. Ma sono stata fortunata ad arrivare fin qui, ho sciato tanto nella mia vita, ringrazio chi mi ha dato l’opportunità”
“”Ora mi sono resa conto che è finita, sono curiosa di scoprire cosa c’è dopo – ha chiuso Chiara – sono anni che faccio questa vita. Ma ci ho messo tanto ad avere delle risposte riguardo allo sci, ora ci metterò di più a capire cosa voglio fare. Non so quali porte mi si apriranno. Valuterò un po’, sono già istruttrice e quindi rimango comunque nel mondo dello sci. Magari farò l’allenatrice”.
Costazza si ritira a 34 anni: “Ho dato tutto a questo sport, ma sono arrivata a un limite: nessun rimpianto, ho avuto una carriera bellissima”
“Oggi è stata la mia ultima gara”. Chiara Costazza dà l’annuncio in diretta tv, ma l’abbraccio ricevuto da tutta la squadra al traguardo, dopo l’uscita nella prima manche dello slalom di Soldeu, era già piuttosto eloquente. Si ritira a 34 anni, dunque, di cui quasi 19 trascorsi in Nazionale, con l’esordio in Coppa Europa nel 2000 e quello in Coppa del mondo nel 2002, a Lenzerheide, appena maggiorenne.
Da allora ne ha fatta di strada: “È stata un’emozione incredibile – ha spiegato -, ho dato tutto a questo sport e non ho nessun rimpianto. Ho dato sempre il massimo, qualche volta non è andata bene come oggi, ma ormai tutto è passato. Mi godo questo momento, ci sono tante persone che mi hanno sempre sostenuta. L’abbraccio della squadra? Ci vogliamo tanto bene, nonostante sia uno sport individuale siamo un team, gioiamo e soffriamo tanto insieme”.
Il ricordo più bello di una carriera fatta di quattro Olimpiadi, sei Mondiali e 146 presenze in Coppa del mondo è legato chiaramente a quell’indimenticabile 29 dicembre 2007, giorno in cui l’atleta fassana delle Fiamme Oro ha scritto il proprio nome nell’albo d’oro delle vincitrici. A Lienz, in Austria, trionfò con una gara sensazionale, stabilendo il miglior tempo nella prima e nella seconda manche. Un mese prima era arrivato il primo podio di Coppa del mondo con il terzo posto di Reiteralm, ma chiaramente il primo successo ebbe tutto un altro sapore.
“Il momento in cui realizzi che questo piccolo bellissimo mondo sta finendo – ha rivelato Costazza – è triste: sono comunque molto molto serena, era il momento di fare questa scelta, nonostante sia stata combattuta perché fisicamente sto ancora bene. L’età è quella che è, ma in tante gare ho dimostrato di poter stare con le più bravine, magari non le più brave, ma nelle prime dieci. Mi hanno sempre detto di prendere questa decisione quando me la sarei sentita, e così è stato”.
“Non ho nessun rimpianto. Sono felicissima di tutta la mia carriera e delle persone che ho incontrato sulla mia strada. È stata un’esperienza di vita pazzesca che augurerei a tutti, nonostante ci siano tante batoste. Il bello è che riesci sempre a rialzarti e a ripartire il giorno dopo. Ho imparato tanto e spero di trasmetterlo anche agli altri”.
“Sono arrivato a un punto in cui non riuscivo a fare quel qualcosa in più. Sicuramente la mia decisione è stata dovuta anche a questo. Entrare tra le prime dieci è un bel risultato, ma quando sai cosa vuol dire essere davanti, è quasi un accontentarsi. Ho visto che sono arrivata a un limite: più di così non riuscivo a fare, magari di testa ho patito l’ultimo periodo e dopo l’infortunio non sono stata la stessa. Ma sono stata fortunata ad arrivare fin qui, ho sciato tanto nella mia vita, ringrazio chi mi ha dato l’opportunità”
“”Ora mi sono resa conto che è finita, sono curiosa di scoprire cosa c’è dopo – ha chiuso Chiara – sono anni che faccio questa vita. Ma ci ho messo tanto ad avere delle risposte riguardo allo sci, ora ci metterò di più a capire cosa voglio fare. Non so quali porte mi si apriranno. Valuterò un po’, sono già istruttrice e quindi rimango comunque nel mondo dello sci. Magari farò l’allenatrice”.