Sabato 23 Wierer va a caccia della storia nella pursuit di Oslo: “La stanchezza si sente, ma ho ritrovato sicurezza al tiro: attaccherò”

22 Marzo 2019

È la grande vigilia per Dorothea Wierer, un po’ più vicina alla conquista dellla Coppa del mondo dopo l’undicesimo posto della sprint. Nella gara a inseguimento di sabato 23 marzo (ore 15, diretta tv su Eurosport) potrà già vincere aritmeticamente la prima sfera di cristallo della sua carriera, un risultato storico per il biathlon italiano che mai è riuscito, né tra gli uomini, né tra le donne, a portare a casa il trofeo. Basterà il settimo posto per tenere a distanza le rivali straniere Marte Olsbu Roeiseland e Anastasiya Kuzmina, con un podio si metterebbe al riparo anche dalla compagna di squadra Lisa Vittozzi, oggi seconda a -30 ed esclusa dalla pursuit per aver mancato l’accesso alle prime 60 nella gara di giovedì. Tra l’altro, Wierer può andare a caccia anche della coppa di specialità, dove è seconda a -3 dalla sappadina: serve un piazzamento nella top ten. 

“Sicuramente non sono soddisfatta al 100% – spiega Dorothea Wierer -. Purtroppo non mi sentivo al top sugli sci, ma ci sta. Dopo un Mondiale molto lungo e pesante, si comincia a sentire la stanchezza sia fisica che mentale e l’errore al poligono potevo evitarlo. Ma sono ancora in lotta per la classifica generale e attaccherò ancora nelle prossime due gare. Mi dispiace per Lisa Vittozzi, ma quello che è successo la farà crescere, attaccherà alla grande nella mass start e potrà fare una bella gara domenica”.

“C’è poco da pensare. Sabato ci sarà un po’ più di vento e bisognerà stare attenti al poligono. Spero di poter fare un bel risultato, adesso mi sento un po’ più sicura al tiro, mentre a Oestersund, come si è visto, avevo qualche incertezza. Poi si vedrà, dipende anche dalle altre: la Kuzmina è molto forte sugli sci, lei e la Herrmann sono andate molto veloci nella sprint, poi magari cambia tutto con i risultati al tiro. Il podio di Hofer? Sono molto contenta per lui, era un po’ dispiaciuto per non aver vinto una medaglia individuale ai Mondiali, l’avrebbe meritata, ma questo risultato gli dà fiducia e sicurezza in se stesso”.

Sabato 23 Wierer va a caccia della storia nella pursuit di Oslo: “La stanchezza si sente, ma ho ritrovato sicurezza al tiro: attaccherò”

22 Marzo 2019

È la grande vigilia per Dorothea Wierer, un po’ più vicina alla conquista dellla Coppa del mondo dopo l’undicesimo posto della sprint. Nella gara a inseguimento di sabato 23 marzo (ore 15, diretta tv su Eurosport) potrà già vincere aritmeticamente la prima sfera di cristallo della sua carriera, un risultato storico per il biathlon italiano che mai è riuscito, né tra gli uomini, né tra le donne, a portare a casa il trofeo. Basterà il settimo posto per tenere a distanza le rivali straniere Marte Olsbu Roeiseland e Anastasiya Kuzmina, con un podio si metterebbe al riparo anche dalla compagna di squadra Lisa Vittozzi, oggi seconda a -30 ed esclusa dalla pursuit per aver mancato l’accesso alle prime 60 nella gara di giovedì. Tra l’altro, Wierer può andare a caccia anche della coppa di specialità, dove è seconda a -3 dalla sappadina: serve un piazzamento nella top ten. 

“Sicuramente non sono soddisfatta al 100% – spiega Dorothea Wierer -. Purtroppo non mi sentivo al top sugli sci, ma ci sta. Dopo un Mondiale molto lungo e pesante, si comincia a sentire la stanchezza sia fisica che mentale e l’errore al poligono potevo evitarlo. Ma sono ancora in lotta per la classifica generale e attaccherò ancora nelle prossime due gare. Mi dispiace per Lisa Vittozzi, ma quello che è successo la farà crescere, attaccherà alla grande nella mass start e potrà fare una bella gara domenica”.

“C’è poco da pensare. Sabato ci sarà un po’ più di vento e bisognerà stare attenti al poligono. Spero di poter fare un bel risultato, adesso mi sento un po’ più sicura al tiro, mentre a Oestersund, come si è visto, avevo qualche incertezza. Poi si vedrà, dipende anche dalle altre: la Kuzmina è molto forte sugli sci, lei e la Herrmann sono andate molto veloci nella sprint, poi magari cambia tutto con i risultati al tiro. Il podio di Hofer? Sono molto contenta per lui, era un po’ dispiaciuto per non aver vinto una medaglia individuale ai Mondiali, l’avrebbe meritata, ma questo risultato gli dà fiducia e sicurezza in se stesso”.