“Vogliamo davvero il quarto Mondiale?” Pieno successo per il talk-show organizzato a Lago di Tesero. Roda: “FISI più che favorevole”

22 Novembre 2016

Con un minuto di silenzio per Giulia e Alessandro, operatori della Val di Fiemme recentemente scomparsi, si è aperto, presso il Centro del fondo di Lago di Tesero, il talk-show “Vogliamo davvero il quarto Mondiale?”, una domanda aperta a quella che è considerata la culla dello sci nordico italiano.
Gli interventi sono stati aperti da Mauro Gilmozzi, assessore della provincia di Trento alle infrastrutture e all’ambiente. “L’idea di far crescere la valle come area per lo sci nordico nasce dal senso di comunità diffuso, e da personaggi come Micheletti e Nones che hanno portato a pensare a una sede per le competizioni di sci nordico, che fosse diversa da quelle tradizionali del Nord Europa. Una macchina organizzativa sempre efficiente e l’aiuto delle istituzioni politiche hanno permesso di ottenere già tre edizioni dei Campionati Mondiali. L’obiettivo non era solo quello di ottenere i Mondiali, ma soprattutto quello di permettere lo sviluppo socio-economico della Val di Fiemme”.
È intervenuto quindi Tito Giovannini, direttore dell’acquisizione diritti degli sport invernali per Infront. “I dati parlano chiaro: l’ultimo Mondiale è stato visto da oltre 600 milioni di persone nel mondo, con le maggiori audience nel centro dell’Europa e in Asia. Una vetrina formidabile che deve spingere a ottenere il quarto Mondiale, che sarà innovativo e “verde”, grazie all’arrivo del treno”.
Quindi è stato il turno di Tiziano Mellarini, assessore allo sport della Provincia di Trento. “Sono decisamente favorevole al quarto Mondiale in Val di Fiemme, perché può aumentare l’internazionalità del Trentino. Bisogna tenere presente che il 6,4% del Pil trentino è dettato dallo sport. I valori che lo sport sa trasmettere sono fondamentali, incluso quello del rispetto per l’ambiente. Il valore aggiunto che il territorio può offrire è quello del Centro federale di Tesero, importantissima base formativa per i più giovani”.
Piero De Godenz ha ricordato che “il Mondiale 2003 di Fiemme fu il primo completamente accessibile ai disabili, l’ultimo porto’ la banda larga”.
Quindi è intervenuto il Presidente della FISI, Flavio Roda, che si è dichiarato “più che favorevole al quarto Mondiale”. “A livello internazionale – ha detto Roda – c’è un importante riconoscimento all’organizzazione fiemmese, non solo per quello che riguarda i Mondiali, ma per tutte le manifestazioni, comprese quelle definite “minori”. È importante costruire una candidatura condivisa con le altre nazioni in modo che sia fin da subito vincente. La Federazione ha fatto scelte importanti negli ultimi anni: si è rinnovata nell’immagine e si è resa appetibile per nuovi sponsor che hanno portato nuove risorse da investire nell’attività agonistica. È stata ridisegnata l’organizzazione tecnica complessiva, con la creazione della figura del direttore sportivo, che è coadiuvato da direttori tecnici di alto livello. Ne è un esempio il salto, dove l’Italia vanta uno dei tecnici più importanti al mondo. Ora si può essere ottimisti per il futuro, e in particolare per il futuro dello sci nordico, anche grazie alla creazione del Centro federale che sarà una palestra importante per i più giovani”.
Ora, la domanda lanciata nel talk-show si apre alla comunità fiemmese.

“Vogliamo davvero il quarto Mondiale?” Pieno successo per il talk-show organizzato a Lago di Tesero. Roda: “FISI più che favorevole”

22 Novembre 2016

Con un minuto di silenzio per Giulia e Alessandro, operatori della Val di Fiemme recentemente scomparsi, si è aperto, presso il Centro del fondo di Lago di Tesero, il talk-show “Vogliamo davvero il quarto Mondiale?”, una domanda aperta a quella che è considerata la culla dello sci nordico italiano.
Gli interventi sono stati aperti da Mauro Gilmozzi, assessore della provincia di Trento alle infrastrutture e all’ambiente. “L’idea di far crescere la valle come area per lo sci nordico nasce dal senso di comunità diffuso, e da personaggi come Micheletti e Nones che hanno portato a pensare a una sede per le competizioni di sci nordico, che fosse diversa da quelle tradizionali del Nord Europa. Una macchina organizzativa sempre efficiente e l’aiuto delle istituzioni politiche hanno permesso di ottenere già tre edizioni dei Campionati Mondiali. L’obiettivo non era solo quello di ottenere i Mondiali, ma soprattutto quello di permettere lo sviluppo socio-economico della Val di Fiemme”.
È intervenuto quindi Tito Giovannini, direttore dell’acquisizione diritti degli sport invernali per Infront. “I dati parlano chiaro: l’ultimo Mondiale è stato visto da oltre 600 milioni di persone nel mondo, con le maggiori audience nel centro dell’Europa e in Asia. Una vetrina formidabile che deve spingere a ottenere il quarto Mondiale, che sarà innovativo e “verde”, grazie all’arrivo del treno”.
Quindi è stato il turno di Tiziano Mellarini, assessore allo sport della Provincia di Trento. “Sono decisamente favorevole al quarto Mondiale in Val di Fiemme, perché può aumentare l’internazionalità del Trentino. Bisogna tenere presente che il 6,4% del Pil trentino è dettato dallo sport. I valori che lo sport sa trasmettere sono fondamentali, incluso quello del rispetto per l’ambiente. Il valore aggiunto che il territorio può offrire è quello del Centro federale di Tesero, importantissima base formativa per i più giovani”.
Piero De Godenz ha ricordato che “il Mondiale 2003 di Fiemme fu il primo completamente accessibile ai disabili, l’ultimo porto’ la banda larga”.
Quindi è intervenuto il Presidente della FISI, Flavio Roda, che si è dichiarato “più che favorevole al quarto Mondiale”. “A livello internazionale – ha detto Roda – c’è un importante riconoscimento all’organizzazione fiemmese, non solo per quello che riguarda i Mondiali, ma per tutte le manifestazioni, comprese quelle definite “minori”. È importante costruire una candidatura condivisa con le altre nazioni in modo che sia fin da subito vincente. La Federazione ha fatto scelte importanti negli ultimi anni: si è rinnovata nell’immagine e si è resa appetibile per nuovi sponsor che hanno portato nuove risorse da investire nell’attività agonistica. È stata ridisegnata l’organizzazione tecnica complessiva, con la creazione della figura del direttore sportivo, che è coadiuvato da direttori tecnici di alto livello. Ne è un esempio il salto, dove l’Italia vanta uno dei tecnici più importanti al mondo. Ora si può essere ottimisti per il futuro, e in particolare per il futuro dello sci nordico, anche grazie alla creazione del Centro federale che sarà una palestra importante per i più giovani”.
Ora, la domanda lanciata nel talk-show si apre alla comunità fiemmese.